|Capitolo 24|

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È da poco che abbiamo smesso di giocare a nascondino, e ora io e Safaa stiamo guardando la TV. Zayn è andato a fasi una doccia, spero arrivi presto, perché non so che fare con questa piccolina.

«Mi prometti una cosa?» Mormora la bambina.

«Certo, dimmi» Annuisco, curiosa, volendo sapere cosa mi avrebbe chiesto.

«Non lasciarlo solo» Mormora, la piccola, degnandomi del suo sguardo. Aggrotto le sopracciglia in un cipiglio.

«Non lo farò, a meno che non me lo chieda lui» Ammisi. Sono troppo legata a lui per lasciarlo. Ci sono troppo dentro per tornare indietro.

«Bene» Afferma, secca. «Mi piaci, Amber» continua sorridendo.

«Ah si? Pure tu mi piaci, Safaa» Le dico, sorridendole di rimando.

«Quando si cena?» Chiede. Il suo pancino emise un brontolio, alchè risi. È davvero adorabile.

«Parlo un'attimo con Zayn e poi vediamo cosa fare» Annuisce. Mi dirigo verso il bagno, dove Zayn indossa solo un asciugamano attorno alla vita. Merda.

«Ti piace quello che vedi, eh?» Ammicca, alzando le sopracciglia. Dio, che bello.

«C-che facciamo per cena? Ordiniamo una pizza o qualcosa del genere?» Balbetto stupidamente, cambiando discorso. Mi tiro mentalmente una pacca sulla spalla per il fatto di riuscire ancora a parlare dopo la splendida vista. Non capisco come possa succedere il fatto che, i miei ormoni, non appena mi avvicini a lui, inizino ad agitarsi.

«Quand'è che hai l'appuntamento per la pillola?» chiede mentre si avvicina e mi attacca al muro.

Abbiamo una bambina di là, ma la voglia di far sesso con lui è alle stelle.

«Domani» Deglutisco, cercando di farlo spostare.

«Cazzo, non vedo l'ora di scoparti quando mi pare, senza un fottuto preservativo.» Dice, sorprendendomi, e fa scivolare per terra l'unico tessuto presente sul suo corpo.

«C'è Safaa di là, Zayn.» Gli ricordo, con voce dura ma allo stesso tempo un po' tremante, e guardo ogni cosa tranne ciò che gli interessa.

«E io non posso scopare la mia ragazza, solo perché di là c'è mia sorella? È assurdo. Non sentirà niente.» La voce più alta di un ottava. Un sopracciglio alzato formando un cipiglio. Il mio autocontrollo è veramente agli sgoccioli.

«Una sorella di sette anni, Zayn.» Lo rimprovero e nel mentre gli poso una mano sul petto duro come qualcos'altro a contatto con il mio ventre.

«È casa mia, ti amo e voglio scoparti. Fine della discussione» Sussurra nel mio orecchio e lo morde.

«Piacerebbe anche a me, Zayn, ma non credo proprio sia il momento adatto.» Sussurro, come se Safaa potesse sentirci. Scuote la testa in disapprovazione, e inizia a baciarmi.

«Zayn, dai! Smettila di fare il quindicenne impaziente!» Sbuffo, la voce piena di frustrazione ma nascondo un sorriso.

«Amore, piccola, senti sono duro come una mazza da baseball, ti prego, non ce la faccio e se non ti entro dentro all'istante rischio di morire.» Si lamenta, ma io quasi non lo ascolto perché, lo stronzo, si sta strusciando su di me e la cosa provoca un forte calore nel mio basso ventre. Lo prendo per il collo e inizio a baciarlo, le lingue si intrecciano e dalla sua bocca esce un gemito roco.

Mi sbottona i jeans e mi toglie le mutande in un unico movimento, prende una bustina dalla cassettiera e la apre, srotolando il contenuto sulla sua lunghezza. È possibile che abbia i preservativi in ogni angolo della casa?
Mette le mani sotto le mie cosce e fa aderire il mio corpo al muro mentre le mie braccia si intrecciano dietro al suo collo, mentre le mie dita gli accarezzano i capelli.

Impure Love. [z.m.] in revisione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora