Ero seduta sul sedile di pelle marrone, in silenzio, non un pensiero o un'emozione che passasse per la mia mente, era come se fossi diventata insensibile.
I campi fuori dal finestrino scorrevano veloci e la strada non curata faceva in modo che la macchina sobbalzasse di tanto in tanto; stringevo tra le mie mani un peluche di un lupo ormai un po' rovinato dal tempo. Di fianco a me c'era una piccola valigia grigio scuro contenente solo alcuni vestiti e una foto di quella che era, una volta, la mia famiglia prima dell'incendio.
Mi girai verso Henry che si stava lamentando silenziosamente della strada e gli chiesi se fossimo arrivati.
"-Ancora cinque minuti-". Rispose senza guardarmi.
"Sì, certo, sono sempre cinque minuti" pensai appoggiando la testa al finestrino chiudendo gli occhi.
Gli riaprii sentendo il bip che faceva la macchina quando Henry faceva retromarcia; guardai fuori dal finestrino per vedere una distesa di campi che si estendeva all'orizzonte.
"-Siamo arrivati-" disse Henry.
Scesi dalla macchina che era davanti a una struttura che sembrava molto vecchia ma era comunque tenute in un buon stato. La recinzione metallica che la circondava era alta come un essere umano adulto e i cancelli erano riccamente decorati.
Presi la mia valigia e il mio pupazzo e mi diressi verso i cancelli.
"-Questa Lavi, è Wammy's House, un orfanotrofio un po' sperduto ma è comunque quello più vicino alla nostra zona-" disse Henry tutto sorridente cercando di essere rassicurante, inutile dire che non stava funzionando.
"-Quindi resterò qui finché una coppia di completi sconosciuti non deciderà di portarmi, forzatamente, nella loro casa? " chiesi guardando le grandi porte in legno dell'edificio anch'esse decorate come i cancelli.
Henry si inginocchiò alla mia altezza "-Hey, non essere così negativa, chissà, magari ti troverai bene con quella coppia di completi sconosciuti-" rispose indossando ancora quel sorriso grande e bianco come il marmo.
Mi rigirai verso la struttura notando un uomo di vecchia età avvicinarsi ai cancelli, attraversando il grande cortile. Aveva delle rughe sul viso e quei pochi capelli che aveva erano oramai grigi e spenti, però era vestito in un modo elegante.
Dopo averci aperto i cancelli si presentò.
"-Buongiorno signor. Pierce è un piacere conoscerla il mio nome è Roger-". Si strinsero la mano e poi Roger si rivolse a me. "-E tu devi essere Lavinia, giusto? Mi hanno raccontato molto su di te, spero che ti troverai bene a Wammy's House-". Annuii.
"-Bene, allora direi di entrare-" disse prendendo la mia valigia.
Vidi Henry salutarmi con un gesto dalla portiera aperta dell'auto e lo ricambiai con un sorriso prima di seguire Roger attraverso il cortile.
Una volta arrivati davanti al grosso portone Roger si voltò verso di me e mi chiese se ero pronta, risposi con un semplice sì ed entrammo.
Davanti a me c'era un enorme stanza con ogni tipologia di bambino che giocava con dei giochi da tavolo o che parlava con gli altri, alcuni si girarono quando entrai ma la maggior parte non mi diede troppa attenzione. Roger ed io attraversammo tutta la sala fino ad arrivare alle scale che si trovavano in fondo, quest' ultime erano grandi in modo da farci passare almeno otto persone alla volta ed erano in legno scuro con una moquette rossa. Salite le scale si divideva a destra, sinistra e in avanti dei corridoi a strisce rosse grandi e ambra piccole con delle porte in legno e lampade da muro bianche. Dopo un po' di giri tra i corridoi arrivammo, finalmente alla mia stanza.
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Alternative Life
ФанфикLa storia di una ragazza che ha dovuto cambiare più volte vita...