"-John? Hey John! -". Schioccai due dita davanti alla faccia imbambolata del ragazzo moro. Lui alzò la testa di scatto.
"-Cosa? -".
"-Stai studiando o stai dormendo? Guarda che mancano tre settimane all'esame-" dissi. Lui guardò il libro con aria persa.
"-Sì, sono solo un po' distratto di recente, ma sono comunque al passo con gli studi".
"-Bhè, farai meglio a muoverti, sono a dieci pagine più in là con il libro-".
Era passato un anno e qualche mese da quando mi ero trasferita e tre settimane dopo avrei dovuto sostenere l'esame di terza media. Il rapporto tra me, Alex e John era senza dubbio cresciuto e adesso eravamo praticamente inseparabili.
Di recente John mi era sembrato molto assente, non faceva altro che pensare ai fatti suoi ma non ci diceva mai cosa lo turbasse, all'inizio pensavamo che fosse solo qualcosa di passeggero ma col tempo non stava migliorando ed eravamo davvero preoccupati per lui.
"-Hey Lavi? -" disse John. Alzai la testa dal libro e lo guardai. "-Ti è mai capitato di sentirti a disagio di fianco a una persona a cui volevi bene? -" mi chiese.
"-In che senso? -".
"-Hai in mente quando inizi ad avere le farfalle nello stomaco quando gli sei vicino, oppure quando ti imbarazzi a guardarlo negli occhi? -"
Annuii.
"-Ecco, io di recente mi sono sentito così con una persona-". Mi disse guardando in basso.
"-E chi di grazia? -" gli chiesi.
"-Ecco, quando andavo alle elementari avevo un compagno di classe, il suo nome era Toby Erin Rogers, lui veniva bullizzato per via della sua sindrome di Tourette, e io venivo a mia volta bullizzato per altri motivi, così diventammo amici. Ma di recente mi sono sentito così... agitato intorno a lui... ma il problema non è questo, il problema è che non posso sentirmi così per un ragazzo-" confessò.
"-Hai mai sentito parlare dell'omosessualità? -" gli chiesi.
"-Sì però... se qualcuno lo scoprisse, o peggio, lo dicesse ai miei genitori, sarebbe la fine-".
"-John, ho visto e parlato più volte con i tuoi genitori, non sono quel tipo di persone. Ti accetterebbero anche se ti innamorassi di una gallina-".
"-Tutti i genitori sembrano così all'inizio, però poi, quando dici che ti piace uno del tuo stesso sesso, ti lanciano addosso mille domande sul perché non sei "normale"-" concluse lui.
"-John, l'omosessualità non è più una malattia, ormai è normale essere omosessuali-" dissi cercando di confortarlo.
"-Sì, per la scienza e la medicina, ma per la società e tutta un'altra storia-" disse lui con gli occhi lucidi. Gli andai vicino e gli misi una mano sulla spalla.
"-Hey, guarda che non lo dirò a nessuno e se ti serve qualcuno per sfogarti io ci sono, adesso però dobbiamo metterci sotto con lo studio-". Lui si asciugò gli occhi e si mise a leggere il libro.
Qualche ora dopo dovetti tornare a casa ed ero più che esausta, non vedevo l'ora di buttarmi sul letto e di non fare niente. Quando finii di cambiarmi notai che era già ora di cena così scesi in sala da pranzo. I miei genitori ci stavano aspettando in piedi di fronte al tavolo.
"-Allora, abbiamo delle notizie-" disse mamma.
"-Belle o brutte? -" chiese Lily
"-Magnifiche-" rispose con un grande sorriso.
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Alternative Life
ФанфикLa storia di una ragazza che ha dovuto cambiare più volte vita...