CAPITOLO 4 - Una coppia di completi sconosciuti

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Corsi verso la camera dei ragazzi con le lacrime agli occhi, non riuscivo a credere a cosa fosse appena successo, per me era ingiusto e inaccettabile.

Sbattei violentemente la porta dietro di me e crollai in ginocchio sul pavimento, Matt e Mello corsero verso di me e mi chiesero cos'era successo, si sentiva nelle loro voci che erano molto preoccupati perché nemmeno nella fase degli incubi avevo pianto così forte o violentemente. Asciugai le lacrime che continuavano a uscire incessantemente dai miei occhi e iniziai a spiegare.

Roger mi aveva chiamato mentre tornavo dal bagno e mi aveva portato in una parte totalmente sconosciuta da me di Wammy's House, il suo ufficio. Mi aveva fatto sedere e potevo dire dalla sua espressione che non stava per darmi buone notizie; dopo un momento di silenzio mi iniziò a spiegare cosa stava succedendo.

"-Lavi, tu quando sei entrata in questo orfanotrofio hai aderito al non nascondere la tua identità e a non diventare un possibile successore di L, una cosa che devi sapere è che tutti i bambini che hanno scelto questa strada, o tutti i successori che vanno in classifica dal trentuno in giù, possono essere adottati-". La mia mente stava iniziando a farsi un'idea di quello che stava per dirmi ma scacciai via quel pensiero pensando che forse voleva solo spiegarmi delle regole di Wammy's House.

"-Pertanto, devi sapere che una coppia è venuta qui stamattina, i loro nomi sono Peter William Collins e Penelope Julia Armstrong e hanno una figlia di dodici anni che si chiama Lily Collins; sono una famiglia molto benestante e sarebbero interessati all'adozione di una ragazza. Così abbiamo mostrato loro alcune delle ragazze registrate e loro sembravano molti interessati a te-".

Stavo stringendo i jeans talmente forte che pensavo che gli avrei strappati, i miei occhi erano bagnati e la mia mente cercava di trovare un'altra ragione sul perché di quel discorso.

"-Ovviamente gli abbiamo dato delle informazioni generali su di te, la tua età, il tuo comportamento, il tuo rendimento scolastico. Insomma cose così. E più gli parlavamo di te, più loro sembravano interessati alla tua persona. Ora, prima che io vada al punto di questo discorso, noi a Wammy's House facciamo delle sessioni tra i genitori e i ragazzi in modo che ci sia un qualcosa tra i due e se i ragazzi non sono troppo convinti, facciamo in modo che ci sia un tutore in casa per una settimana e se tutto va bene allora si completa l'adozione, se però c'è qualcosa che non va si cerca di correggerlo in un'altra settimana e se i genitori non la correggono il bambino verrà rimandato all'orfanotrofio-".

Avevo la testa bassa e stavo iniziando a piangere, non ce la facevo più a stare zitta, io dovevo sapere.

"-Quindi mi stai dicendo che questa famiglia vuole adottarmi? -".

"-Sì, non volevo girarci così tanto attorno però pensavo che così non avresti sofferto tanto, ma ho solo peggiorato le cose. Le sessioni inizieranno tra una settimana così che tu possa iniziare a preparare le tue cose, saranno dieci sessioni, una alla settimana. Ora puoi anche andare-".

Fate conto che eravamo negli anni novanta, i telefoni c'erano però quello dell'orfanotrofio era da usare solo per le emergenze.

Matt e Mello mi guardarono scioccati, come se gli avessi appena detto il senso della vita. Matt mi abbracciò, stringendomi forte a sé mentre Mello era ancora imbambolato finché non vidi delle lacrime formarsi nei suoi occhi, anche lui mi abbracciò, senza alcuna intenzione di lasciarmi andare.

In quel momento capì quanto a loro importasse di me, Matt l'avevo già visto piangere, ma Mello, lui non ha mai pianto, non l'ho mai visto versare una lacrima e adesso lui stava piangendo come un bambino.

Nonostante la depressiva notizia, passammo il resto della giornata nel modo più felice possibile, così che i nostri ultimi momenti insieme fossero felici.

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