CAPITOLO 6 - Una nuova vita

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Durante il viaggio in aereo eravamo tutti esaltati, non sembrava vero, io e Lily continuavamo a parlare su quanto fossimo eccitate. Non vedevo l'ora di atterrare e di arrivare alla nuova casa: a quanto dire da papà, doveva essere già arredata con i nostri vecchi mobili.

Adesso eravamo in macchina e come al solito, io e Lily stavamo urlando tutte le canzoni che passavano alla radio, solo una canzone la cantammo intonata volontariamente ed era una di David Bowie, Space Oddity. Era una delle nostre canzoni preferite, la cantavamo ogni volta che avevamo tre minuti di tempo. Mamma e papà si girarono verso di me quando iniziai a cantare da sola la prima strofa.

"-Lavi sei bravissima a cantare, dove hai imparato? -" disse Julia quando finimmo di cantare.

"-Per me dovresti fare un corso di canto, anche tu Lily. Cantate benissimo tutte e due quando non urlate come due indemoniate-" disse papà.

"-Lavi, tu mica sapevi suonare la chitarra e il pianoforte? -" chiese Lily.

"-Bhè, con il piano forte devo ancora esercitarmi molto ma la chitarra la suono da anni ormai, del resto il mio sogno è diventare una rockstar-" dissi io.

"-Allora facciamo così, trovate il batterista e il bassista, Lily va al microfono, Lavi alla chitarra e io e papà ci occupiamo della scenografia-" disse Julia.

"-A noi andrebbe anche bene-" disse Lily.

"-E il nome del gruppo? -" chiese papà.

"-I Mr. Tail, così, a caso-" disse Lily.

"-Io voto per "I poracci abusivi"-" dissi guardando Lily.

"-Ok, hai vinto, fa più schifo il tuo-" disse lei passandomi dieci dollari.

Ma lasciamo stare le scommesse che si formano tra sorelle e concentriamoci sulle cose serie.

Quando fummo arrivati a destinazione, io e Lily rimanemmo a bocca aperta.

Il giardino immenso era ben curato, erba tagliata, fiori nelle aiuole e siepi come recinzione; però la casa era ancora meglio. Essa era molto grande, fatta in legno dipinto di verde, porte e finestre erano bianche e aveva anche un porticato. Una volta entrati si vedeva a destra il salotto mentre a sinistra c'era la sala da pranzo che in fondo aveva la cucina. Procedendo in linea retta all'entrata c'era la scala che portava al piano di sopra.

"-Lavi, camera tua non è ancora stata arredata perché avevamo pensato di arredarla una volta sistemati, quindi per un paio di settimane dormirai nella camera degli ospiti-" disse papà.

Andai al piano di sopra dove c'era un corridoio che si estendeva sia a sinistra che a destra, a sinistra c'erano tre porte in legno scuro, le aprii tutte e tre per vedere cos'erano, quella in fondo il bagno, quella a destra del bagno era la camera dei miei genitori, mentre quella a sinistra del bagno era la camera degli ospiti. Sul lato sinistro c'erano sempre tre porte, una da un lato e due da un altro, le prime due erano la camera mia e di mia sorella mentre l'altra era un altro bagno.

Appoggiai la mia valigia sul letto della camera degli ospiti e sistemai le mie cose prima di scendere di sotto.

{CHAT: Matt, Mello e Lavi}

Matt: Allora come è andata?

Mello: Già, com'è l'America?

Lavi: Bene, mi sono trovata molto bene, la nostra casa è enorme
però la mia camera deve ancora essere arredata
perché avevano in mente di comprare i mobili una volta arrivati,
quindi dovrò dormire per un po' nella camera degli ospiti.
Voi invece come ve la passate?

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