You Belong With Me -a romanogers story

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ore 7:08
Erano tornati a New York da qualche giorno
Maria stava facendo colazione con dei pancakes mentre leggeva il giornale e anche Natasha, ma lei non leggeva il giornale ma un libro, mentre sorseggiava una tazza di caffè.
Nel frattempo sentivano Sam urlare dal palazzo affianco.

<<Oh merda ci risiamo...>> disse Hill alzandosi dalla sedia
<<Maria non ti intromettere >> la fermò Nat seccata

Maria uscì da casa ma rimase davanti la loro porta, con la tazza di caffè in mano, e guardando la litigata tra Sam e Steve, che avevano lasciato la porta aperta.
I due stavano litigando per Sharon, che sarebbe rimasta per sette giorni a dormire da loro, cosa non apprezzata da Sam.
Poi arrivò Bucky dalle scale e fece per entrare nell'appartamento dei ragazzi ma Maria lo tirò per la manica della maglietta e disse <<Stanne fuori>>
<<Cosa mi sono perso?>>
<<Rischiamo di avere Sharon come vicina per una settimana...>> rispose Maria
<<Ma lei non abita a Washington?>> chiese Bucky confuso
Natasha era dentro casa, abbastanza disinteressata e infastidita da ciò che stava accadendo, e quando finì il suo caffè andò a cambiarsi in camera sua.
Steve poi pose fine al litigio: <<Non fare discussioni, tanto gliel'ho già detto verrà qui. Verrà giovedì. Sto facendo tardi allo shield >> Uscì di casa
Bucky e Maria erano entrati nell'appartamento loro, e quando Steve aveva sceso le scale, Maria invitò Sam ad entrare.
...

Sam e Bucky stavano mangiando
<<Sono triste>> ammise Sam <<Mai stato così in tutta la mia vita... ho perso una battaglia...>>
<<Sii più maturo>> affermò Natasha mentre controllava di aver messo quello che le serviva nella borsa
<<Strano che lo dica proprio tu, dal momento che con lei in giro non potrai più strusciarti addosso al capitano >>
<<Io non mi struscio addosso a nessuno, non sono una troia. E la permanenza di Carter a casa vostra non cambierà la mia vita, quindi non ho problemi. Ma se continui a guardarmi la scollatura avrai tu problemi>> lo avvertì Nat mentre si avvicinava alla porta di casa
<<Dove vai? >> chiese Maria a Nat
<<In palestra, poi a fare un massaggio. Ci vediamo sta sera forse>>
...

Quando Natasha finì di allenarsi alla palestra, Fury la chiamò e le disse di recarsi allo shield.
Arrivata allo Shield, andò nell'ascensore e arrivò all'ufficio di Fury

<<Agente Romanoff ben arrivata>> la salutò <<Stavo proprio per dire a Rogers che dovete interrogare l'uomo che avete preso>> disse indicando Steve
<< perché? Non abbiamo già detto chi passava le informazioni?>>
<<Si, infatti l'abbiamo già imprigionato... solo che lo shield ha bisogno di altre informazioni... abbiamo lui quindi è meglio scoprire il più possibile>>
<<Io ho un appuntamento per un massaggio tra meno di un'ora, non hai nessuno che può farlo al posto mio?>>
<<Si, ma voglio che lo faccia tu. Vai>>

Natasha e Steve andarono al piano -13 , dove si trovavano delle stanze per l'interrogatorio.
Entrarono in una delle stanze e c'era quel tizio, ammanettato, mani e piedi, seduto su una sedia davanti ad un tavolo.

<<Oh ecco due facce che conosco>> disse<<Natalie, giusto?>>
<<Sbagliato>>
<<Dobbiamo farti delle domande>> tagliò corto Steve <<Allora che tipo d'informazioni è al corrente l'hydra?>>
<<Su qualche agente, non molto importanti... alcune armi>>
<<A cosa vi servono? >>
<<Per sapere contro chi ci mettiamo?>>
<<Perché? Con chi siete in accordo?>>
<<Credete davvero che mi farete parlare così facilmente? >> Nat fece per avvicinarsi al soggetto ma Steve la fermò prima che lei potesse dare un pugno all'uomo.
<<Natasha calma>>
<<Ah quindi è la vedova nera la puttanella che stavo per fo... ?>> a questo punto fu Steve a tirare un gancio destro all'uomo al quale iniziò a sanguinare il naso. Uscirono dalla stanza, non essendo arrivati a nulla.
<<Calma?>> commentò Natasha
<<Ti stava insultando...>>
<<E allora? Sai quante persone l'hanno fatto>>
<<Si, ma non doveva>>
<<Non ho bisogno di essere difesa...Lasciamo stare, mi stai facendo perdere tempo e devo andare. Ho quel massaggio da fare>>