You Belong With Me -a romanogers story

13💗

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16 dicembre

Natasha era tornata da una missione di due settimane, assieme a Bucky.
Steve invece faceva missioni di salvataggio nel fine settimana con Clint e Sam.

<<Natasha!>> la chiamò Steve tra le persone nell'aeroporto
<<Ti voglio bene anche io>> rispose Bucky sarcastico mentre lui e Natasha andavano da Steve

<<Com'è andata la missione ?>> chiese Steve con un braccio attorno alle spalle di Nat mentre camminavano per il parcheggio
<<Bene>> rispose Bucky
<<Noiosa>> aggiunse Natasha
<<Stai bene?>>
<<Si, molto... ah tu chiedevi a lei, ho capito sono il terzo in comodo>> disse Bucky <<e vedo che sei venuto con la moto, grazie >> commentò sarcastico
<<Scusa, non credevo venissi con noi>>
<<Non ti preoccupare, chiamo un taxi >>
<<Okay, allora ci vediamo>>
<<Ciao>>

Bucky e Alex si erano lasciati, un po' era per Alex che lavorava molto ed era molto gelosa del fatto che sarebbe andato in missione con una sua ex fiamma e un po' per Bucky che non aveva "combattuto" per restare assieme. Steve e Natasha salirono sulla moto.
Per le strade di New York, c'era aria natalizia in giro.
Passarono davanti al Rockefeller Centre dove c'era il grande albero di Natale, fuori ai negozi di giocatoli c'era la fila. Arrivarono a casa di Tasha .

<<Non decori la casa per Natale?>>
<<No, io... non lo festeggio >> rispose mentre svuotava la valigia
<<Sul serio?>>
<<Si, di solito il mio Natale è una bottiglia di vodka>> spiegò mentre posava i vestiti nella cabina armadio<<Comunque qualche alcolico. Non vado nei bar perché una volta , non a Natale, non mi è andata particolarmente bene>>
<<Cosa? Hai ucciso qualcuno?>>
<<No, a me è successo, ma non è un problema>>
<<Che è successo?>>
<<Allora... credo che qualcuno mi abbia messo qualcosa nel bicchiere e vari uomini ne hanno approfittato>>
<<Ti hanno violentata?>>
<<Non ti allarmare, lo stavano per fare ma fortunatamente non rispondevo a telefono a Fury, e dovevo andare in missione, quindi è arrivato prima che potesse accadere qualcosa...Mi aiuti a posare questa sopra l'armadio ?>> chiese facendo un cenno verso la valigia. Lui la aiutò
<<Dormi qui>>
<<D'accordo >>
<<Non era una domanda>> rispose mentre si metteva i pantaloni del pigiama.

<<Perché mi guardi così?>> chiese mentre si cambiava i vestiti con il pigiama
<<Non mi parli mai di alcune cose>> rispose seduto sul bordo del letto
<<Non vedo perché debba farlo, dato che non c'è ragione di portare volontariamente qualcosa di spiacevole in una conversazione>> gli spiegò stendendosi sotto le coperte e poggiando la testa sul cuscino
<<È come una parte di te sia sconosciuta>>
<<Steve...>> iniziò a dire prendendogli una mano<<...le cose importanti su di me le sai. Non è che tu sia tanto differente dato che nemmeno tu parli molto di te. Poi la maggior parte delle cose su di me sono missioni, niente di entusiasmante. Gli argomenti interessanti te li ho detti, se vuoi sapere qualcosa chiedila ma non ti racconterò niente di mia spontanea volontà a meno che non ci arrivi a parlarne come oggi>> spiegò mentre gli accarezzava la mano <<mettiti il pigiama e stenditi vicino a me>>
Lui ubbidì e andò a prendere il suo pigiama da un cassetto del comò. Si vestì per poi stendersi affianco a lei, che era stesa e fissava il soffitto.
<<Buonanotte>> le disse dandole un bacio per poi spegnere la luce <<ti amo>>
Lei gli sorrise e si strinse più a lui.
<<Se vuoi la lista delle volte in cui mi hanno scopata senza che fossi consenziente...non te lo saprei dire>> disse dopo qualche minuto di silenzio <<Per un periodo semplicemente chiudevo gli occhi e aspettavo che passasse, sperando che non mi facessero male e pensando di essere in un altro posto, mi ripetevo che sarebbe passato in fretta...>> si confidò, Steve non le disse nulla, si limitò ad ascoltarla<<Passava in fretta, ma poi ricominciavano e io non potevo fare nient'altro che stare lì ad aspettare che smettessero di divertirsi con una ragazzina...all'inizio piangevo tutto il tempo, poi mi sono abituata e non provavo più nulla...e dovevo stare lì, perché non dovevo far saltare le missioni o perché non potevo ribellarmi e dovevo essere forte e... ed è stato utile, perché sono diventata forte...ma dopo con altri uomini, scelti da me, ho iniziato ad apprezzarlo, ma è stato difficile...facevo sogni dove rivivevo quei momenti e sembravano così reali...Per questo quando eravamo assieme come due fuggitivi, spesso mi svegliavo sudata e mi allontanavo da te; volevo tenermi il più lontano possibile da un uomo, anche se eri solo tu>> gli confidò, non stava piangendo e la voce non le traballava, era stranamente calma come se l'argomento non la impressionasse <<se vuoi fare qualche domanda puoi, non provo nulla al riguardo. Non ti preoccupare, so che vuoi chiedermi qualcosa>>
<<Come ci sei passata sopra?>>
Lei fece spallucce <<Ho piantato un coltello nel petto di tutti quegli uomini, non ti dico il resto che gli ho fatto... È stato abbastanza soddisfacente>> fece un mezzo sorriso <<Sto bene ora Steve, non preoccuparti>> si sporse su di lui e gli diede un bacio <<magari potremo mettere qualche addobbo di Natale...>>
<<Dici sul serio?>> le domandò Steve che non aveva festeggiato il Natale a casa in compagnia da molto-Sharon l'anno prima l'aveva passato a Washington e non gli aveva chiesto di passarlo assieme e finì per passarlo da solo, solo l'anno ancora prima con Nat l'aveva passato in compagnia.
<<Si, puoi prendere un albero se vuoi e mettere ghirlande... quello che vuoi se ti fa piacere, ma li dobbiamo comprare, non ho nulla>>
<<Possiamo prenderli domani mattina, dopo che siamo andati a correre>> le disse accarezzandole una guancia
<<va bene, li prendiamo domani>> gli sorrise e gli diede un altro bacio <<Buonanotte>> gli disse accoccolandosi a lui
<<Buonanotte>> le rispose dandole un bacio sulla testa e stringendola dolcemente a sè.
...
Giorno dopo
Ore 8.47