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Prima di iniziare il capitolo vorrei informarvi di una o due cose cioè:
Peter Parker ha 15 anni per ora, ma ne deve fare sedici. Poi non si sa nel mondo che è Spider-Man ma solo che fa lo stage alla Stark.
Time skip
14 marzo

Quarantena. Si, lo so molti odiano questa parola ora, ma la quarantena è quella che affronteranno i nostri avengers insieme.
<<E qui ci sono l'agente Romanoff, agente Hill, il capitan Rogers, agente Barnes, Tony Stark... ah e quello laggiù si chiama Sam>> disse Peter con una telecamera in mano, era alla base degli avengers
<<Che fai?>> chiese Tony
<<Video >>
[...]

Dopo cena...Sul divano erano seduti Nat, Steve, Tony e Peter. Poi Wanda e Visione erano su una poltrona, vicini. Maria era seduta su un pouf e Sam e Bucky erano seduti a terra. Guardavano un film. Nat aveva la testa poggiata sulla spalla di Steve (as always) .
<<Peter devi andare a dormire>> gli disse Tony
<<Ma signor Stark>>
<<No, ho promesso a tua zia che se fossi rimasto qui, saresti dovuto andare a dormire ad un orario decente e sono già le undici quindi vai a dormire>>
<<D'accordo, buonanotte>>

<<Tony sai che saresti un bravo padre >> gli disse Hill
<<Grazie. Vado a telefonare Pepper, è in California >>
<<Io e Visione andiamo a dormire>> disse Wanda
Lei e Visione se ne andarono nelle loro camere.
<<Grazie al cielo se ne sono andati, ora posso sedermi comodo>> dice Sam andandosi a sedere sulla poltrona.
<<Fa freddo qui, non ci sono i riscadamenti?>>domandò Nat
<<Si spengono dopo le dieci>> rispose Hill
<<Tieni>> le disse Steve dandole la sua felpa
<<Grazie>> rispose Nat mettendola.
Continuarono a guardare film

Dopo un po' solo Natasha e Steve
<<Orai sei più calda?>> chiese Steve a Nat
<<Si, grazie... Sai che corri il rischio di non averla più indietro?>>
<<Come sempre. Quante me ne hai rubate?>>
<<Intendi quest'anno o da quando ci conosciamo?>> sorriderò divertiti tutti e due
<<Lascia stare... perché ti piace mettere le mie magliette?>>
<<Sto più comoda>>
<<Davvero?>>
<<Si. Perché Sharon non ti ha mai preso una maglietta?>>
<<No>>
<<Ah...almeno non rimarrai senza vestiti>>
<<Si, mi basta una persona che mi ruba felpe e magliette>>
<<Anche una camicia>> disse Nat mentre si alzava dal divano
<<Una camicia?>>
<<Si. Alla festa di Stark di due anni fa che ha fatto qua, ero talmente sbronza che sono rimasta in reggiseno>>
<<Ricordo... Nota personale controllare che tu non beva più di quattro drink >>
<<No, cado a terra più tardi di quattro drink.
Dipende da che bevo >>

<<...Io vado a dormire>>
<<Buonanotte >>
<<'Notte>>
Lui le diede il solito abbraccio e poi la rossa se ne andò camera sua.
Dopo essersi messa una delle magliette rubate dal suo amico andò a dormire.
C'è ancora il suo profumo

Pensò lei. Aveva un bicchiere d'acqua sulla scrivania, prese una medicina e poi bevve il bicchiere d'acqua.
Andò a stendersi nel letto e dopo un po' si addormentò.
...

Stava correndo in quella che sembrava una foresta
La stavano inseguendo,l'aria era buia...
Era stanca le facevano male i piedi...ma doveva continuare a correre ... la stava raggiungendo...
Continuava a correre, aveva quasi seminato il suo inseguitore, ma inciampò in una radice di un albero...
Qualcosa, o qualcuno, le prese una gamba
<<No!>> lei cercò di liberarsi dalla presa, ci riuscì, ma quando si stava per mettere di nuovo a correre le prese la caviglia e la fece cadere di nuovo, a pancia a terra.
Lei iniziò a dimenarsi, a calciare, cercando di togliersi dalla presa, sapendo che ciò che l'aspettava se fosse rimasta li sarebbe stato tutt'altro che piacevole...
<<Via via, piccola Natalia...>> disse l'uomo in russo tenendola ferma, con le mani dietro la schiena e un coltello tenuto fermo contro la sua nuca <<È l'ennesima volta che scappi, credevamo avessi imparato...>>
La rossa sapeva chi era, uno degli insegnati di danza...
<<Sai che ti aspetta, non è vero?>>
<<Per favore...>> disse in quasi un bisbiglio<<...non ancora...>>
<<Devi imparare...ti farà più male del solito questa volta...Ivan non è qui a proteggerti e conosci i metodi degli altri...sei sola>>
<<Per favore no...>> disse lei di nuovo nel vano tentativo di fargli un po' pena
<<Mi dispiace piccola, ma non funziona, vai punita... iniziamo da una cosa che sarà abbastanza dolorosa per te, ma piacevole per me>> le disse mentre si liberava la mano con il coltello, e le iniziava ad alzare la parte di sotto della camicia da notte. Una lacrima iniziò a farsi strada sul viso della ragazza mentre ripetè a bassa voce <<per favore...>>
<<Bimba non far finta di essere una santarella, sei mostro e lo sai...hai disubbidito e meriti di essere punita... non fai pena a nessuno, sei sola...tutta sola>> disse mentre lui si slacciava i pantaloni<<Ma non ti preoccupare, questo non sarà niente in confronto a ciò che dovrai passare dopo. Prova a godertelo...>>

You Belong With Me -a romanogers storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora