A volte mi dicevano che ero l'esatta copia di mia madre Lily, dicevano che anche lei fosse una studentessa studiosa e che avesse i miei stessi capelli rosso fuoco. Di mio padre invece, sempre a detta di esterni, avevo preso gli occhi: due pozze castane, tendenti al nero, ma le mie non avevano bisogno di lenti da vista.Vorrei tanto andare fiera di queste qualità, ma ogni volta che mi guardavo allo specchio, che fosse uno di quelli dei bagni della scuola o quello che zia Petunia mi aveva permesso di tenere nel sottoscala, vedevo soltanto qualcuno che non sarebbe mai tornato indietro.
Cercavo sempre di mostrarmi forte, di nascondere quei piccoli attimi di malinconia, lo facevo per Harry. Il mio gemello, nonostante fosse un vero cuor di leone, degno componente della nostra casa, quando si trattava l'argomento "genitori" diventava incredibilmente sensibile.
Peccato che la maggior parte delle volte fosse solo un Grifondoro impulsivo...
Ora si trovava davanti a me, gli occhi inietti di rabbia mentre a passo svelto cercava di raggiungere l'uscita del castello, il mantello dell'invisibilità stretto tra le mani. Io cercavo di raggiungerlo, per quanto le stampelle mi permettessero di reggere il passo.
-Harry! Vuoi fermarti un attimo per favore?!- dissi a fatica dopo che avevamo attraversato buona parte dell'ultimo corridoio che ci avrebbe portato al portone d'ingresso, sentivo le braccia urlarmi pietà per tutta quella fatica che gli stavo facendo fare. Maledetto il giorno in cui ero stata talmente buona da mettermi tra quell'Ippogrifo e Malfoy. Non avevo neanche potuto partecipare all'ultima partita Grifondoro-Tassorosso, che abbiamo addirittura perso...
-Vogliono uccidere Fierobecco, Abigail! Lo sai benissimo anche tu che non ti avrebbe mai ferito se prima Malfoy non lo avesse provocato- trattenni uno sbuffo dopo la sua esclamazione.
Perché sentiva questo continuo bisogno di fare l'eroe? Per una volta, una sola santissima volta, non poteva semplicemente stare zitto?!-Si Harry lo so, Ma di grazia, cosa hai intenzione di fare una volta lì?- cercai di farlo ragionare con calma, imporgli di non fare qualcosa gli avrebbe semplicemente dato l'ultima spinta per convincerlo a farla.
Non mi arrivò nessuna risposta alla mia domanda, capii che non lo sapeva neanche lui, ma lessi nei sui occhi la stessa determinazione di prima. Non riuscii a nascondere quello stupido sorriso che stava per spuntarmi in volto, sospirai mordendomi il labbro.
-Promettimi che Ron ed Hermione saranno con te- dissi alla fine nominando i suoi migliori amici. Ron e la famiglia Weasley avevano fatto molto per noi, mentre la Granger era abbastanza intelligente da evitare la morte del rosso e di mio fratello.
Loro tre formavano il "Golden trio", avevano cercato di farmi entrare o di includermi, ma erano talmente in sintonia l'uno con l'altro che mi ero sempre sentita di troppo.
-Certo, Ron ed Hermione mi staranno attaccati come cozze!- gli occhi di Harry brillavano dalla gioia di aver ricevuto il mio permesso, mi strinse in un abbraccio lasciandomi un bacio sulla fronte, poi si passò una mano tra i capelli. Subito il sorriso abbandonò il mio viso, quando mio fratello faceva così significava che stava per chiedermi qualcosa di improponibile.
-Leggendo la mappa del malandrino ho visto che Piton stava venendo da questa parte, puoi intrattenerlo tu per favore?- spalancai la bocca a quella sua richiesta, pensava davvero che lo avrei fatto? Guardai Harry negli occhi, lui li spalancò mentre controllava nuovamente quella stupida mappa che Fred e George gli avevano regalato qualche mese fa.
-Sta venendo, devo andare a prendere Ron ed Hermione... portalo via da qui sorellina- mi stampò un bacio sulla guancia prima di sparire sotto il mantello dell'invisibilità, andai in panico.
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Over the time • Sirius Black
FantasyAbigail Lily Potter non avrebbe mai voluto trovarsi in quella situazione, non avrebbe mai voluto prendere quel giratempo ne tantomeno dover cambiare drasticamente la sua vita. A distanza di pochi anni, però, è cambiata... Non è più la bambina insic...