Harry sospirò guardando la sua scuola, un senso di serenità lo invase da cima a fondo. Hogwarts sorgeva imponente davanti ai suoi occhi, mostrandosi come il bel castello che aveva visto per la prima volta all'età di undici anni.
All'epoca Harry l'aveva definito come la sua prima vera casa, come il primo posto dove sentirsi se stesso e legare con delle persone. Dopo quel giorno, il giorno in cui scoprì che la sua amata sorellina era completamente scomparsa, il giovane Potter capì che non era Hogwarts a farlo sentire a casa, ma bensì Abigail. Quel giorno Harry capì che non ci si affezionava ad un posto, ma alla persona con cui lo si viveva. Dopo la scomparsa della gemella, Harry aveva ritrovato la sensazione di casa persino nel sottoscala di Privet Drive, purché ricordasse i bei momenti passati lì con Abigail.-Fa strano... Vedere il castello intendo- Ron spezzò quel silenzio per primo, senza neanche accorgersene erano rimasti in silenzio lì per minuti, contemplando la bellezza della scuola. Harry si voltò verso il suo migliore amico, poi guardò oltre di lui, Hermione fissava corrucciata il rosso mentre Malfoy non aveva staccato gli occhi dal castello neanche per un secondo.
-In che senso Ronald?- l'unica ragazza del gruppo si fece curiosa, le parole del suo fidanzato l'aveva risvegliata dallo stato di trans in cui era entrata. Hermione aveva vissuto una guerra, aveva affrontato le sue più grandi paure e si era lasciata alle spalle momenti di felicità non realizzati, solo per restare al fianco dei suoi amici e lottare per la causa giusta. Eppure, nonostante qualsiasi altra ragazza avrebbe perso il senno, lei rimaneva la strega più brillante della sua età, una ragazza curiosa e sensibile, oltre ad essere anche la persona più giusta che Harry avesse mai conosciuto.
-Nel senso... Strano- con la solita difficoltà che aveva ad esprimersi, Ron si strinse nella spalla. -L'abbiamo vista in macerie a causa della guerra con Voldemort, poi l'abbiamo ricostruita ed infine... I mangiamorte l'hanno distrutta di nuovo. Ora mi fa strano rivederla come la prima volta, come se nessuna guerra l'avesse scalfita- un fiume di parole uscirono dalla bocca del ragazzo, Harry ed Hermione lo fissarono stupiti, non erano da lui tutte quelle parole profonde.
Draco staccò gli occhi dal castello con un movimento secco, quasi a rallentatore. Gli faceva strano essere in compagnia di quei ragazzi, stare al fianco di quel trio che aveva tanto odiato, e che nonostante ciò gli aveva salvato la vita. Puntò lo sguardo malinconico sul Weasley, anche lui stupito dalle parole che erano uscite dalla bocca del rosso, Se le sarebbe aspettate dalla Granger, persino da Potter non avrebbe potuto immaginare un commento del genere. Mentre rifletteva su questo, i suoi occhi incontrarono quelli smeraldo del Grifondoro, subito distolse lo sguardo, un lieve rossore per essere stato beccato gli colorò le guance.
Harry lo notò, una strana sensazione si disparse nel suo stomaco.
-Dovremmo bussare- Hermione lo distolse dai suoi pensieri, la ragazza fissava il portone di Hogwarts con decisione.
-Alberforth ha detto che siamo nel 1977, ciò significa...- Ron non concluse la frase, ma lanciò uno sguardo obliquo ad Harry, per controllare se stesse bene.
-Che ci saranno i miei genitori lì dentro, sta tranquillo Ron... sto bene- l'occhialuto incurvò le labbra all'insù per qualche secondo, poi tornò serio.
I suoi migliori amici, ma anche Draco, aveva capito che non era per niente vero.-Alberto- fece per domandare Draco, ma venne interrotto da Weasley.
-Si chiama Alberforth- lo corresse il ragazzo, scoccandogli un occhiata stizzita. Certo, Malfoy sarà anche passato dalla parte giusta, ma ciò non gli faceva scordare tutti gli insulti lanciati nei corridoi scolastici e fuori...
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Over the time • Sirius Black
FantasíaAbigail Lily Potter non avrebbe mai voluto trovarsi in quella situazione, non avrebbe mai voluto prendere quel giratempo ne tantomeno dover cambiare drasticamente la sua vita. A distanza di pochi anni, però, è cambiata... Non è più la bambina insic...