2 | Quarto anno

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Una folla di studenti stava varcando i portoni di Hogwarts, chiacchiere e schiamazzi riempirono l'ingresso del castello, che durante quell'estate era stato meno silenzioso del solito.

-Paura, Potter?- peeves il poltergeist, ignorando l'occhiata di rimprovero che gli rivolse Sir Nicholas, fluttuò con le mani dietro la testa intorno alla persona interpellata.

-Ignoralo... È molto fastidioso- disse il fantasma di Grifondoro, avvicinandosi anche lui.

-Silente- la figura dell'umana neanche si voltò, mentre quel nome le scivolò dalle labbra come in un sussurro. -Non conosco nessun Potter, io sono Ariana Silente- Abigail si voltò finalmente verso i due fantasmi, i lunghi capelli rossi le finirono in viso a causa del movimento. Li spostò con un movimento lento della mano, un sorriso cordiale comparse sul suo viso mentre gli occhi castani rimanevano impassibili, quasi come se il sistema nervoso non gli avesse inviato nessun segno di dover funzionare.

I due fantasmi si lanciarono una rapida occhiata, il cambiamento necessario che la ragazza aveva dovuto fare aveva dato i suoi frutti, tanti piccoli successi che messi insieme creavano la figura della cugina del preside.

Una voce alla loro spalle si schiarì la gola, tutti e tre si voltarono verso la McGranitt. I due fantasmi, capendo lo sguardo dell'insegnante, si dileguarono, scivolando attraverso le parete per raggiungere la sala grande.

-A momenti arriverà Hagrid con i ragazzi del primo anno. Sentirete il mio discorso di benvenuto, dopo vi porterò dentro ed avverrà lo smistamento, sei pronta?- nell'ultima parte del discorso la sua voce si tradì leggermente, mostrandosi quasi insicura di fronte alla quattordicenne.

Lei si limitò ad annuire e seguì la professoressa giù per le scale. Le faceva strano raggiungere l'ingresso, aveva passato gran parte dell'estate ai piani più alti della scuola insieme ai gemelli Prewett.

Mentre lei e la McGranitt scendevano le scale, ogni singolo quadro della scuola la salutava, oppure le sorrideva e basta. Alcuni curiosi che ancora non erano entrati nella Sala Grande alzavano lo sguardo, Abigail  non fece scontrare i suoi occhi con nessuno di loro.

-Sirius, che fai?- Remus Lupin guardò stranito il suo amico, mentre quest'ultimo sbatteva ripetutamente la testa contro il tavolo di Grifondoro. Il riccio alzò il capo, assottigliando lo sguardo ed indicando il piatto vuoto.

-Non capisco- proclamò dopo qualche secondo di riflessione James, appoggiando il mento sulla mano destra ed osservando l'amico.

-Ma non mi dire... James Potter che non capisce, che novità!- Lily, che si era ritrovata seduta vicino a lui senza saperne la causa, lo prese in giro sputando quelle parole con tono ironico. Non l'aveva ancora perdonato per quello scherzo fatto ai suoi capelli l'anno prima.

-Ma dai Evans, io capisco tante cose- sorrise lascivo James, si passò una mano tra i capelli e le fece l'occhiolino. Lei alzò gli occhi al cielo e gli diede le spalle, cominciando a parlare con Alice Prewett.

-Pronto? Pianeta Malandrini chiama James, o per caso è rimasto sul pianeta Evans?- Remus rise divertito, mentre Peter gli passava una mano davanti agli occhi.

Sirius sbattè una mano sul tavolo, zittendo gli amici.

-Stavamo parlando di me!- esclamò reclamando l'attenzione.
-Quella pazza di mia madre mi ha fatto partire senza colazione, ho bisogno di cibo- disse poi fulminando il primino che era stato smistato in Corvonero. Perché quell'anno ci erano così tanti nuovi arrivati?

Over the time • Sirius BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora