11 | Felix Felicis

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-Da quand'è che Ariana Silente mangia quanto Codaliscia?- esclamò Remus, guardando scioccata la ragazza dai capelli rossi seduta alla fine del tavolo con i suoi amici, che incurante degli sguardi altrui si stava riempiendo il piatto di cibo.

-Merlino, come fa ad essere così magra?!- gli diede corda Marlene, invidiosa del fisico dell'altra.

-Non ricordate? Quello che ha detto la McGranitt l'anno scorso intendo...- chiese Frank, tutti si voltarono verso di lui.

-Spiegati meglio Frank- gli disse James, poggiando i gomiti sul tavolo di legno ed assumendo una posizione interessata.

-Già, Minnie ci dice tante cose...- ridacchiò Sirius, mascherando la curiosità di sapere cosa intendesse Paciock.

-La McGranitt aveva detto che mangiava davvero poco- cominciò a parlare il portiere della squadra di Quidditch di Grifondoro, mentre Alice gli accarezzava il dorso della mano, ma venne interrotto da Lily.

-La quantità di cibo che mangiava veniva influenzata dal suo stato d'animo- esclamò illuminandosi la ragazza, Frank annuì.

-Traduci con parole più semplici- balbettò Peter, leggermente rosso in viso, Sirius e James annuirono concordando con quello che aveva detto.

-Se è triste non mangia, se è felice mangia- sbuffò Remus, divertito dalla stupidità dei suoi amici. Un coro di "oh" si alzò da parte dei tre ragazzi, qualcuno ridacchiò. Il loro gruppo si erano unito ancora di più quell'anno, ormai stavano sempre insieme, nonostante a volta i Malandrini si distaccavano per stare solo loro quattro, purtroppo non avevano permesso a Frank di entrare a far parte della loro piccola ed intima cerchia.

-Vorrei avere anche io il fisico di Ariana- sospirò invidiosa Lily, James sorrise guardandola.

-Tu stai meglio- disse il ragazzo, accorgendosi solo dopo di essere davanti a tutti i loro amici, arrossì. Sirius rise battendogli una mano sulla spalla, felice che per una volta sarebbe stato l'altro a fare una figuraccia.

-Ehm... grazie Potter- sussurrò imbarazzata Lily, senza guardare negli occhi l'altro caposcuola.

-Poi di che ti lamenti, siete praticamente identiche- esclamò Alice, dando voce ai pensieri di tutti.

-No non è vero- avrebbe voluto rispondere la Evans, ma le parole le furono rubate di bocca da qualcun altro. -Black, te che ne sai?- esclamò poi la rossa, guardando stranita il ragazzo dai capelli neri.

-Si nota molto, a partire dalla tonalità dei capelli, poi lei ha il naso più all'insù e gli occhi scuri- borbottò lui, picchiandosi mentalmente per essersi lasciato sfuggire quelle parole. Marlene al suo fianco assunse un'espressione infastidita, le sue amiche la guardarono preoccupate. La McKinnon era una ragazza forte, che lottava per ciò che voleva, ma Sirius era sempre stato il suo punto debole. Sapeva che il ragazzo non provava niente per lei, sapeva di non avere possibilità contro una ragazza come Ariana ma non riusciva a staccarsi dal Black.

-Hai dimenticato un particolare, Ariana ha un taglio all'altezza del labbro inferiore- una voce alla spalle del ragazzo li fece voltare, Albus Silente sorrise gentilmente ai suoi alunni. Era strano vederlo affiancato al tavolo di Grifondoro, raramente durante la cena si alzava dal tavolo dei professori.

-Signor Preside- Sirius ebbe la decenza di arrossire accorgendosi di aver fatto capire al cugino ultra-ottantenne della ragazza che gli piaceva di avere un debole per lei.

-Signor Black, stia tranquillo, non la mangio mica. Dovrò però consigliargli di scoraggiarsi, mia cugina frequenta il signor Peterson da quando ne ha memoria- Silente fece un cenno della testa verso la fine della tavolata. I volti di Abigail ed Harry erano a pochi centimetri l'uno dall'altra, e lei stava sorridendo soddisfatta di qualcosa appena detto dal ragazzo. Sirius strinse i pugni osservandoli, la mano scivolò sulla sua emanandogli un tocco caldo.

Over the time • Sirius BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora