6 | E chi se lo aspettava che proprio voi due vi sareste alleati!

1.6K 73 10
                                    



La McGranitt guardò stupita il ragazzo di fianco ad Abigail, non riusciva a credere che fosse vero. La somiglianza con il padre era schiacciante, ma quegli occhi verdi, carattere di Lily, rendeva la sua figura meno imponente di quella di James Potter. Harry Potter, ai suoi occhi, aveva un aria più riservata.

-Ariana mi ha parlato di lei, signor Potter- disse la donna, mentre si stringevano la mano.

-Ed io nel mio tempo ho conosciuto lei, professoressa- le sorrise Harry, felice. Abigail lo era altrettanto, il sorriso che le illuminava le labbra non era sparato fin da quando era uscita dall'ufficio di Silente trascinando il fratello dietro di sè, per farlo conoscere alla McGranitt. Ci teneva particolarmente che quella che per lei era come una madre, conoscesse il suo gemello.

-Allora se siete gemelli... Auguri anche a lei signor Potter- disse la professoressa, mentre un sorriso le incurvava le labbra.

-Grazie- rispose il ragazzo, mentre sentiva Abigail stringergli la mano. Voltò lo sguardo verso di lei, si sorrisero. Era così strano rivederla, cresciuta e totalmente diversa dalla bambina di tredici anni che era scomparsa quando erano piccoli, eppure allo stesso tempo gli sembrava come non averla mai persa.

-Abbiamo organizzato una festa di compleanno per Ariana oggi, festeggeremo anche te ragazzo. Siamo ancora in tempo per aggiungere un posto in più- esclamò la McGranitt.

-quattro posti in più- la corresse Abigail, sempre più felice. -Ci sono anche dei nostri amici- aggiunse.

-Oh perfetto! Allora io vado nelle cucine, così avverto gli elfi- la professoressa sorrise, mentre si alzava da dietro la scrivania. -A dopo ragazzi- aggiunse prima di lasciare la stanza.

-Torniamo dagli altri?- chiese Abigail, ricordandosi solo in quel momento di averli lasciati davanti all'ufficio del preside da soli. Harry annuì, e sempre mano nella mano si incamminarono.

-Toglimi una curiosità... Perché ti chiamano Ariana Silente?- chiese il ragazzo. La rossa si strinse nelle spalle sospirando, sapeva che quella domanda sarebbe arrivata.

-Quando il preside ha scoperto che non sarei più tornata nel mio tempo, decise di farmi continuare gli studi sotto un altra identità. Divenni così sua "cugina" Ariana- spiegò la ragazza a testa bassa. Harry annuì.

-Capisco- disse l'occhialuto. -Quindi... Hai conosciuto i nostri genitori?- domandò incerto.

-Si- rispose Abigail, perdendo un po' il sorriso, il fratello se ne accorse e si fermo nel corridoio.

-Cosa?- chiese Harry, inarcando un sopracciglio quando la sorella scosse la testa. -Cosa?- ripetè più deciso.

-Con papà ed i Malandrini... non ci vado molto d'accordo- sussurrò piano la rossa, arrossendo.

Harry si incupì. Ripensò ai ricordi di Piton, dove i Malandrini erano solo dei bulli.

-Che ti hanno fatto?- chiese serio. Abigail si morse il labbro, poi con ancora le mani intrecciate a quelle del fratello, lo spinse a ricominciare la loro camminata.

-Niente di che, solo uno scherzo di cattivo gusto- disse forzandosi di sorridere. -Un Molliccio, davanti tutta la sala grande- sussurrò poi a testa bassa, Harry schiuse le labbra stupito.

-Hai avuto paura? Del dissenatore intendo- le chiese. I ricordi delle lezioni private sui Patronus che avevano svolto con il professor Lupin popolarono la sua mente.

-Non era il dissenatore, non all'inizio, il mio molliccio eravate te, Hermione e Ron... che mi chiedevate se ero morta- sussurrò Abigail, Harry la strinse in un abbraccio.

Over the time • Sirius BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora