New Job (7)

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Clarke Pov

Nella strada di ritorno non posso fare altro che guardare il cellulare.
Non dovevo essere così ottimista, come potevo trovare un lavoro così velocemente?

sul mio telofono c'è solo una notifica con scritto:
15 chiamate perse da "mamma"

Da quando mio padre è morto, lei ha iniziato ad ignorare sia me che i miei problemi. Non le è più importato se ero triste o arrabbiata o felice. A mia madre bastava che avessi sempre i voti migliori, che mi laureassi in medicina ,così che potessi lavorare nel suo campo e con una buona paga, e che stessi sempre al suo fianco.
Alla fine sono diventata io la mamma.

Riguardo il telefono, la mano che lo regge è rossa e stringe forte il cellulare...
Prendo un respiro profondo e seleziono il suo numero.

Sii educata Clarke.
Ha subito un trauma.
Ma è sempre tua madre e ti vuole bene.

《Pronto? Clarke sei tu?》
Mi guardo per controllare il mio aspetto, come se, in qualche modo, lei mi potesse vedere.
Sospiro
《Si sono io.》
《Oh Clarke mi hai fatto preoccupare. Se Marcus non mi avesse rivelato che fossi scappata avrei chiamato la polizia!》
"scappata"?
Non sono scappata.
Ho 22 anni e che cazzo, una vita me la dovrò pur fare.
《Mamma...》
《No. Senti Clarke capisco che in questo periodo tu non ti senta molto bene, hai passato dei brutti momenti. Tramquilla sto entrando adesso in auto. Ti vengo a prendere.》

Per poi tornare a casa con lei?
Solo perché possa tornare a dirmi cosa fare e come farlo?
Sono stanca.
Sono quasi 3 anni che papà non c'è più e lei continua ad essere così.
Sembrava una fase e ,per un certo periodo, Marcus era riuscita a farla ritornare quella di una volta.
Ma ora?

prendo un respiro profondo.
《No.》dico.
《Scusa?》
《Mamma non sono scappata》creo un momento di pausa tra una frase è un'altra. Non so il perché io lo faccia, forse per prendere coraggio in quei pochi secondi che mi concedo
《mi sono trasferita.》
Il silezio che prosegue questa frase sembra durare ore.
《Clarke sto per partire.》dice con voce ferma.
《Mamma non sono un'adolescente in fuga.》
È come se sentissi il suo cuore distruggersi.
La parte più brutta... È che non mi fa ne caldo ne freddo.
《Come... come farai con l'università?》
Il mio cuore inizia ad accelerare più che mai.
Dopo tutto quello che ho passato. Dopo tutte le stronzate che ho fatto e detto. Dopo tutte le notti passate in ospedale...
È veramente questo quello che mi chiede?

《Mamma l'ho mollata l'università! Ti sei mai resa conto, in tutta la tua vita, che fare il medico non mi interessava?!》Sento le guance riscaldarsi e la mano, con cui non sto mantenendo il cellulare, stringersi in un pugno《O eri troppo impegnata a pensare a te stessa per badare alla tua figlia distrutta!?》
altro silenzio.
《Non ho più 16 anni cazzo! Mi voglio fare una nuova vita e voglio dimenticare il passato!》Dico.
Prendo un respiro profondo e proseguo abbassando un po' la voce.《Non ti piacerebbe che ricominciassi da capo? Mamma?》
Prosegue un altro silezio rumoroso finché lei non dice:
《D'accordo... Se hai bisogno d'aiuto mi chiami》Continua ad avere una voce ferma nonostante tutto《Tra una settima verrò da te, giusto per vedere come procede la tua "nuova vita".》
dice "nuova vita" con un tono più acido del solito.
Io rimango in silenzio.
《Clarke...》
《si?》
《ti voglio bene.》 e attacca.

Verrà qui tra una settimana.
Mia madre verrà a casa mia tra una settimana.
E io non ho lavoro.
《Porca puttana》dico a voce fin troppo alta a quanto pare
《Tutto bene?》
una ragazza dagli occhi verdi e i capelli lunghi e castani si ferma davanti a me
《Si》dico per poi allontanarmi.
So di star per scoppiare e non vorrei che quella ragazza diventasse una mia vittima.
Era troppo bella per morire

Svolto l'angolo e mi ritrovo davanti al mio edificio.
Ho il cellulare ancora in mano.
Ora c'è una nuova notifica:

messaggio da "Marcus"

apro e leggo:

Ho cercato di spiegare ad Abby la situazione ma non mi ha ascoltato, presto ti richiamerà, spero che tu sappia farla ragionare

È di un'ora fa.
Sospiro.
Quante persone al mondo si possono trovare così merda come sta succedendo a me?
Probabilmente 0.
Ci vorebbe un miracolo per sistemare almeno uno dei miei problemi.
《Hey biondina!》
Sento una voce femminile avvicinarsi così mi giro verso di essa e vedo la ragazza-occhi-verdi correre per raggiungermi.
《Ehm... Si?》
lei mi guarda è sorride
《Credi davvero di poter chiudere una conversazione così?》
io rimango in silenzio a fissarla.
Con gli occhi mi studia dalla testa ai piedi
《Sei carina. Io sono Lexa.》dice con voce ferma.
《Ciao Lexa, sono Carina.》
ridacchia un po'.
Ha i capelli stretti in una lunga coda ed è vestita tutta di nero.
Una giacca di pelle?
Siamo a fine Agosto, come cavolo fa?
《Beh, Carina. A quanto vedo hai un cellulare.》
Indica la mia mano destra.
《E allora?》
《Non ci arrivi da sola?》
Ehmm... no?
《Senti io ora devo andare, sono nuova in città e ho bisogno di trovare un lavoro quindi...》 mentre parlo mi giro per andarmene ma lei mi ferma
《Ti posso aiutare, sono uno chef di un ristorante poco lontano da qui. Ci serve una cameriera.》
dice con voce ferma.

fidarsi o non fidarsi?
Non so cosa rispondere e mi ritrovo a rimanere in silenzio per qualche secondo.

《Il posto è tuo se emetti almeno un suono dalla bocca.》dice.
Rido un po' e lei mi sorride.
《Bene, tieni. Questo è il mio numero mentre, questo bigliettino, è il biglietto da visita del ristorante.》
mi passa un foglio con diverse cifre sopra e un piccolo biglietto con l'icona del ristorante insieme ad un numero e il nome "Polis".

《Presentati Mercoledì alle 8:00 in questo posto. Vedrò di fare il tuo nome al capo》dice 《Carina giusto?》 dice con sarcasmo... credo?
È un po' difficile interpretare le sue espressioni
《Sono Clarke. Il mio nome è Clarke Griffin》Dico solo.

《Bene Clarke. Spero di vederti Mercoledì.》

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spazio Autrice
Ecco il nuovo capitolo!
Che ne dite?
Forse sto mettendo troppa gente. Devo ancora capire come sviluppare la situazione.
Per il momento godetevi questo capitolo😊

ɪ ᴄᴀɴ'ᴛ ᴘʀᴇᴛᴇɴᴅ. (in Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora