the head and the heart.(49)

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Clarke pov

Il vento mi scompiglia i capelli.

Guardo in alto e vedo le nuvole fondersi tra di loro mentre chiedo a bellamy:
《Obbligo o verità?》
Nel mentre che continuiamo a passeggiare la luce del sole sembra allontanarsi sempre di più.
Magari è meglio così, stavo morendo di caldo.
Bellamy mi sorride, allunga un mano verso di me e sistema una mia ciocca di capelli dietro al mio oreccchio.
《Obbligo》dice.
Sul mio viso si forma subito un ghigno mentre lui sbuffa divertito.
《Non avrei dovuto dirlo vero?》chiede.
《Sta sera vieni alla metro. Ho in mente un'idea che ti piacerà.》dico e
Lui ridacchia.
《Non mi vorrà far pensare male Principessa?》mi chiede.
Gli do una piccola gomitata
《Cosa diavolo dovrebbe succedere in una metro?》dico facendo la finta offesa《Il suo comportamento è molto infantile signor Blake.》
Lui ridacchia
《Va bene principessa. Allora sta sera mi troverà alla metro.》
Un piccolo punto bianco si appoggia sul naso di Bellamy, un altro gli cade sulla spalla e altri li seguono a ruota.
Io e Bellamy alziamo lo sguardo al cielo e ciò che vediamo è una pioggia di fiocchi di neve calare pian piano su Brooklyn.

Sbuffo sorridendo e ripensando all'ultima volta che la neve mi ha ricoperto il viso.
L'orologio che mio padre mi aveva regalato si era rotto e Bellamy aveva sofferto. Tutto questo per colpa mia.

Oggi però, l'orologio è ancora con me, più rotto di prima, ma con ricordi nuovi.
Forse questo è veramente l'unico motivo per cui lo tengo ancora con me.
I ricordi.

Quando mi volto vedo in Bellamy un espressione che ho visto solamente quando ci siamo incrociati.. in quel maledetto 22 settembre.
《Tutto bene?》chiedo.
Rimane per qualche secondo in silenzio, poi sospira inclinando il capo
《Non volevo farti soffrire.》Dice tenendo lo sguardo basso《Ero così ...arrabbiato quando ti ho visto con Lexa》alza il viso e posa il suo sguardo sul mio《Non voglio più sentirmi in quel modo.》

Gli sorrido.

Bellamy pov

Quel sorriso.
Quel fottutissimo sorriso.
Mi sorride come se non le avessi fatto niente.
Come se non le avessi portato solo altro dolore.
Lei ha perdonato il mio sbaglio subito mentre io ho passato un mese senza accettarlo come tale.
Come uno sbaglio.
Lei si avvicina a me.
《I tuoi capelli non sono ancora bagnati.》mi sussurra sorridendo.
La guardo confusa.
Di cosa sta parlando?
Si alza in punta di piedi e i nostri visi si avvicinano a tal punto che i nostri nasi si sfiorano.
Mi scuote i capelli d'improvviso.
Mi allontano di scatto cadendo per terra.
《Ma che cazzo?》
《Ora non hai neve sui capelli.》dice sorridente.
Sorrido alzando gli occhi al cielo.
《Ah ah molto divertente. Ora mi dai una mano?》
Lei mi allunga la mano mentre dice:
《Dillo che ti mancava il culo ghiacciato.》
《Sai cos'altro mi mancava?》dico mentre le prendo la mano.
Lei mi guarda confusa.
《Questo.》dico alzandomi.
Ci ritroviamo vicini come prima.
L'unica cosa che separa i nostri corpi sono le nostre mani ancora legate tra loro.
Lei mi guarda e sorride
《Si. Credo mancasse anche a me.》sussurra.
Avvicino un po' il viso al suo premendo le mie labbra sulle sue.

Sono solo istanti.
Solo Secondi.
Sono solo niente gli attimi che passano durante un bacio o un abbraccio.
Così dicono... ma quel che penso io è diverso.
Io credo che se sei con la persona giusta quei secondi diventano minuti, ore, giorni.
Diventano parte di quello che era il tempo prima che le lancette si fermassero. Prima che voi vi baciaste.
E in quei secondi il mondo smette di girare.
Le persone smettono di parlare e i cellulari di squillare.
Se sei con la persona giusta, i secondi di un semplice abbraccio, gli attimi di un semplice bacio...
Riescono a trasportarti lontano da tutti. In un luogo solo tuo e di quella persona giusta per te.

ɪ ᴄᴀɴ'ᴛ ᴘʀᴇᴛᴇɴᴅ. (in Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora