SKAM ITALIA // Elia

DUE

Il ricordo di ciò che aveva fatto da ubriaco durante la festa d'inizio anno lo turbava anche se Elia era sempre stato il classico ragazzo bello e (non troppo dai) stupido, quello da una botta e via. Non lo aveva deciso lui, o forse sì, ormai le cose stavano così, tutti lo conoscevano in quel modo e per certi versi anche lui si riconosceva in quel modello.
Non si era mai preoccupato per una ragazza che non fosse stata sua amica, ma a dirla tutta, non aveva neanche avuto troppe amiche femmine. Si trovava meglio con i maschi, forse perché si sentiva più libero di dire cazzate, di fare commenti sulle ragazze, di dire ciò che pensava e chissà cos'altro.

Una cosa era certa: doveva chiedere scusa a Lisa.

Lunedì 21 settembre, 13:04

All'uscita da scuola le ragazze di salutarono, incamminansosi Lisa vide Niccolò e decise di fermarsi a parlare con lui.

Lisa: "ehy ciao"

N: "ciao, come va?"

L: "tutto bene grazie. Ti volevo chiedere se avevi un momento libero, vedi... Mi volevo sdebitare con te per l'altra sera e mi chiedevo se ti andava che ti offrissi qualcosa, un caffè, una brioche..."

N: "ok tranquilla, calma calma" Niccolò la fermò sorridendo, lei era in imbarazzo.

In quel momento arrivò Martino che salutò e disse: "Nicco gli altri vanno al baretto, andiamo anche noi no? Ah Lisa se vuoi puoi venire anche tu"

L: "grazie mille Martino, accetterei l'invito perché, se non ti dispiace, ho un debito da saldare con il tuo ragazzo... :)"

M: "per la festa? Tranquilla fai pure, ma davvero non dovresti"

N: "Marti ha ragione, non ho fatto nulla di speciale".

Detto ciò, i tre ragazzi si incamminarono per raggiungere gli altri.

Arrivati, si sedettero al tavolino.
Lisa notò subito che Elia la stava squadrando e così ricambiò gli sguardi, cercando di sfuggire nel momento in cui lui le prestava attenzione con gli occhi.

Giovanni: "eh Lisa, che ci stai a fare a Roma tu?"

Lisa: "allora, come sapete abitavo a Firenze ma i miei si sono separati e sono venuta a vivere qui con mia madre dato che lei è romana".

Luca: "ah capisco, 'na volta ce porti a Firenze vero?"

Lisa: "quando volete" rispose infine lei con un sorriso.

Elia aveva fatto silenzio per tutta la conversazione, strano, solitamente lui è "l'anima della festa".

Martedì 22 settembre, 11:54

Mancavano pochi minuti alla fine dell'intervallo, il gruppo delle matte, con Lisa, stava seduto al solito posto accanto alla finestra, Eva stava aspettando Giovanni e Martino, suoi compagni di classe, per sapere se avevano trovato la chiavetta USB con la loro ricerca di storia.

Eva: "Gio, Martì, 'ndo state... Dai che se ci interroga siamo nella merda..."

Eleonora: "Eva tranquilla, la troveranno. Anzi guarda"

Eleonora indicò un gruppo di ragazzi che stava correndo verso di loro.

Erano Giovanni, Martino, Elia e Luca.

Arrivati, tutti si misero a parlare con qualcuno, Silvia con Luca, Eva ed Eleonora con Martino e Giovanni, Sana con Federica...

Rimanevano solo Elia e Lisa cosi egli le si avvicinò per parlarle, era l'occasione giusta, sarebbe stato breve e coinciso chiarendo che lui quella sera era ubriaco e che avrebbero potuto fare pace e ricominciare da capo, da amici ovvio.

Elia: "ehy ciao," Lisa" vero? Ehm... Io volevo... Semplicemente chied- "

Proprio in quel mentre un suono distrasse tutti i ragazzi.

Lisa: "oh scusa sta suonando la campanella".

Disse mentre si alzò incamminandosi verso la sua aula.

Elia rimase di sasso. Lei aveva fatto finta di nulla. Di solito le ragazze non si comportavano così con lui, soprattutto quando era palese che egli si stesse scusando o volesse avere una conversazione con loro.
Era stato rifiutato? Sì. Forse. No.
Ma la sensazione che provava gli piaceva.
Sì era un sottone sotto sotto, fare il duro era solamente una maschera. Stava di fatto che pensava solo a cosa stesse passando per la testa di quella ragazza che lo aveva messo in imbarazzo e in difficoltà.

Elia aveva capito che non sarebbe riuscito a parlarle tranquillamente poiché lei era sfuggente e non lo considerava affatto.
Doveva trovare un modo per trovarsi con lei in una situazione in cui non avrebbe potuto far finta di nulla.
Si illuminò.
Radio Osvaldo.
Sì, quella poteva essere la sua occasione. Aveva sentito Martino e Niccolò parlare della radio e dire che Lisa aveva fatto domanda per partecipare ma per iniziare un nuovo programma sarebbe servita qualche persona in più e che per ora avrebbe aiutato gli altri con i loro lavori.

Chat con Silvia, telefono di Elia

Ciao Silvia, quando
sarà la prossima
riunione della radio?

Cioa Elia, sono contenta che
tu voglia venire :)
La riunione sarà giovedì alle 3

Ok grazie, ci si vede.

Ciao! :)

Mercoledì 23 settembre, 10:56

La campanella dell'intervallo era suonata da poco ed Elia stava andando verso le macchinette per prendersi un caffè, arrivato, trovo anche Sana in fila.

Sana: "ciao senti, detto chiaramente, come mai hai chiesto a Silvia delle riunioni per la radio?"

Elia: "ehm, sì, le riunioni... Beh... Mi interesserebbe partecipare e dare il mio contributo (?)"

Non ci credeva lui, come poteva crederci Sana?

S: "senti, io non sono mica nata ieri, so che hai un secondo fine, in fondo sei Elia per un motivo. Comunque se me lo chiedessi ti potrei anche dare una mano"

E: "ma noooo, quale secondo fine?" disse lui in tono scherzoso poggiando una mano sulla spalla della ragazza.

S: "mmm... Vediamo... Forse inizia per "L" e finisce per "isa"? Ah già, non mi toccare."

Sana tolse la mano dalla spalla e se ne andò.

Elia non ebbe "coraggio" di controbattere, Sana aveva centrato il punto ma, era così palese?

____________________________________
Spazio autore

Ciau raga, ammetto che questo capitolo non è né lungo, né così bello, ma i prossimi riservano qualche interessante sorpresa...

A voi commenti e conclusioni, ciau.

Ps. Mettendo le date ai capitoli seguendo le linee di SKAM la serie, ho notato che effettivamente corrispondono davvero alle giornate del 2020, lol.

Giorginaaa✨