QUATTORDICI

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Sabato 7 novembre, 10:46

Dopo qualche ora di treno i due ragazzi arrivarono nella stazione fiorentina di Santa Maria Novella.
Appena fuori dal complesso ferroviario Lisa prese un gran respiro, simile a quelli che si fanno in montagna per respirare a pieni polmoni l'aria pulita dei rilievi. Era tornata a casa, sapeva che non sarebbe rimasta più di una giornata, ma voleva godersi il momento senza guastare nulla con il pensiero del ritorno alla sua attuale casa.

Elia si guardò intorno, non c'era mai stato lì, ma più che guardare la bellissima città attorno a lui, guardava la bellissima ragazza accanto a sé.
(almeno a parer suo, lei era bellissima)

Elia: "allora che si fa?"

Lisa: "preferirei salutare subito i' mi' babbo, così poi siamo liberi"

Elia annuì mentre disse: "perfetto" e poi insieme si dirigerono alla casa del padre della ragazza.

11:07

Lisa: "babbo!" lo salutò lei dopo essere entrata in casa con l'amico.

Babbo: "Lisa come stai? La mamma? Tutto bene? La scuola?"

Lisa: "sì, mi trovo bene. Comunque, lui è Elia"

Elia: "piacere" disse sorridendo mentre si stringevano la mano.

Babbo: "sei un amico della scuola nuova?"

Lui rispose affermativamente, nel mentre sentì la suoneria del telefono squillare, perciò si scusò e poi uscì dall'uscio per rispondere.

Nel frattempo la figlia e il papà parlarono un po', poi gli chiese se avrebbero potuto mangiare da lui.

Babbo: "no Lisa non riesco mi spiace, oggi mi fermo dallo zio che tanto abita vicino a dove lavoro."

Lisa: "proprio oggi? Lo sapevi che sarei venuta!"

Babbo: "pensavo fossi da sola"

Lisa: "vabbè c'è Elia che cambia?"

In quel momento Elia chiuse la telefonata ma, sentendo parlare, decise di aspettare a rientrare perché non voleva interrompere la discussione.

Babbo: "non mi sarei mai aspettato da te, che dopo due mesi mi portassi il tuo nuovo ragazzo di una città di cui neanche conosci le strade! Insomma sei come tua madre... Cambio casa, cambio vita..."

Lisa: "allora: uno, lui non è il mio ragazzo, è solo un amico che mi ha accompagnata perché entrambe le nostre compagnie sono impegnate e perché evidentemente lui non aveva nulla da fare; due, direi che sia io che la mamma abbiamo il diritto di rifarci una vita; e tre, almeno lei c'era quando ho avuto bisogno.
Comunque tranquillo, togliamo il disturbo... Come abbiamo già fatto no?"

Suo padre continuava ad essere arrabbiato, pensava che lei e la sua ex moglie avessero da sempre in programma di andare via da lui, a parer suo, Valeria non lo aveva mai amato e non aspettava altro che il divorzio per trovare un altro compagno.

Lisa salutò distrattamente il padre poi si alzò dalla sedia e, furiosa, uscì dalla porta, trovandosi Elia di fronte.

Lisa: "ma che ci fai qua? Ti sei messo ad ascoltare vero?"

Elia: "ma no, ma che dici, ho appena riattaccato". Ovviamente lui aveva sentito tutto e si teneva ben alla larga dal fare domande.

Lisa: "vabbè... Che si va a fare un giro? Anzi ti porto in un posto".

Elia curioso chiese dove stessero andando ma non capì a pieno la risposta dell'amica, che dopo aver visto la sua espressione confusa cercò di spiegarsi meglio, ma sempre senza svelare del tutto i suoi piani.

SKAM ITALIA // Elia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora