Ció che ami ritorna sempre

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JESSICA'S POV
zia: Jess oggi vai a farti un giro! C'è il mercato!
Mia zia sa che adoro quando c'è il mercato del lunedì a Capri, vi si trova ogni tipo di abito o oggetto... e quando ci vado non posso fare a meno di comprare qualcosa...
Oggi però non mi va tanto dopo lo sfogo di ieri, vorrei andare sulla costa a guardare il mare e rilassarmi con un po' di musica
J: va bene zia...
Non voglio farla stare in pensiero per me, meglio assecondarla piuttosto che iniziare una nuova conversazione...
Faccio colazione con i pankake e mi vesto abbastanza comoda; con un pantalone della tuta e un top... anche se è gennaio il clima di Capri non delude mai...

Mia zia mi offre la sua bici ma le dico che non ne ho bisogno, voglio sgranchirmi le gambe e camminare mi aiuta a pensare

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Mia zia mi offre la sua bici ma le dico che non ne ho bisogno, voglio sgranchirmi le gambe e camminare mi aiuta a pensare. Esco di casa alle 8.30 e inizio la mia lunga passeggiata, impiego un'ora ad arrivare alla mia spiaggia preferita, ovvero la spiaggia dei coralli, una delle più belle di Capri. Quando arrivo mi siedo sul muretto e guardo l'orizzonte, dall'altro lato ci sarà Nick, magari anche lui sta guardando verso di me come sto facendo io... mentre sono in uno stato di trance sento dietro di me una bici sgommare, mi giro e vedo che è un ragazzino alto, capelli biondi e occhi verdi... mi fa un sorrisetto e si siede accanto a me... oh no.
J: emh scusa...
Non conosco benissimo l'Italiano...
J: chi sei tu?
X: piacere Alessio, sei davvero carina..
lo guardo con una faccia storta, mi alzo dal muretto
A: non sei di qui vero?
J: no
A: di dove sei?
J: cosa ti frega?
A: ehm scusami
Sbuffo
J: vengo da Los Angeles e no, non voglio il tuo numero grazie...
A: wow è davvero lontano!  Non vuoi il mio numero perché sei fidanzata?
J: ehm... sì
Ma che cosa sto dicendo?
A: ah... e chi è il fortunato?
Gli prendo il telefono e digito su instangram il nickname di Nick, poi glielo mostro con aria scocciata...
Ma che cosa stai facendo Jess...
A: Nick Austin? Quello famoso su TIK TOK!
J: come scusa? TIK TOK?
Ma che cazzo sta a dire questo? Da quando il mio ex è famoso su TIK TOK?
A: woooowwww... se non lo sai vuol dire che non state davvero insieme, ecco il mio numero...
J: ti ho detto di no.. grazie...
A: non sapevo che le americane fossero così scorbutiche
X: e io non sapevo che gli italiani fossero così insistenti.
Dice una voce alle mie spalle... è una voce inconfondibile, la riconoscerei ovunque. Il ragazzo di nome Alessio è sbiancato e si è precipitato sulla persona che ha detto quella frase per farsi una foto con lui... ma che sta succedendo? Dopo che lo vedo andarsene mi giro lentamente... non credo di essere tanto pazza da avere delle visioni... perché Nick è qui? Come fa a saperlo? Chi glielo ha detto?
N: non sapevo che stessimo ancora insieme...
Dice alludendo alla cazzata che ho detto a quel ragazzo... in fatto di stronzaggine sono un po' arrugginita ma...
J: e io non sapevo che tu facessi i TIK TOK, perché sei qui? Chi ha fatto l'infame tra Amanda e mia madre?
Nick non risponde, ma cosa mi prende? Mi ero promessa di perdonarlo se mai fosse tornato! Ma non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, che venisse qui apposta...
J: dimmi chi è stato!
N: Amanda, era ubriaca
Cazzo Amanda, non ti si può dire proprio niente! Mi metto il palmo della mano in fronte, vorrei tanto piangere... dalla gioia perché lui è qui, vorrei baciarlo e abbracciarlo... ma non posso.
J: perché sei venuto qui?
N: avevo bisogno di vederti e di parlarti...
J: beh mi hai vista e abbiamo parlato, ora puoi andare via?
N:  non sei affatto cambiata...
J: neanche tu... con quante ragazze sei stato in tre mesi?
Ma che dici Jess, così penserà che ti importa qualcosa!
N: nemmeno una
J: certo... che cosa devi dirmi?
NICK'S POV
sono rimasto molto stupito dalla piccolezza del l'aereoporto di Capri, quelli in America sono almeno il quadruplo! Per il check out la fila non era molta, inoltre con me avevo solo uno zaino come bagaglio. In un'ora sono arrivato sul lungomare, ho chiesto all'autista dell'auto a noleggio di portarmi su una delle spiagge più belle e famose. Avevo bisogno di pensare un po' e guardare il mare mi avrebbe rilassato ed aiutato.
Autista:  spiaggia dei coralli...
N: grazie
L'unica parola che so dire in italiano. L'autista mi ha lasciato poco prima del lido, ho iniziato a camminare quando ho visto due ragazzi parlare e ho sentito le loro voci
"Sono fidanzata"
"Con chi?.... Nick Austin? Quello famoso su TIK TOK?"
"Cosa? TIK TOK?"
Solo allora ho riconosciuto la voce, era Jessica. Il cuore ha iniziato a battermi così forte che sembrava volermi uscire dal petto... avevo le farfalle nello stomaco, non riuscivo a respirare e il mio corpo e la mia bocca si sono mossi da soli... senza il consenso del mio cervello che si era bloccato alla vista della bellezza della mie ex ragazza... quanto cazzo la amo...
Io e il ragazzo ci siamo fatti una foto, se ne è andato e piano piano Jessica si è girata verso di me... mi ha aggredito, fino a quando non mi ha chiesto cosa dovessi dirle... sono rimasto in silenzio, non era quello il momento giusto...
J: bene... hai fatto un viaggio inutile...
N: no affatto, dovevo vederti... cosa hai fatto in tre mesi?
J: cosa te ne importa? Piuttosto cosa tu hai fatto?
N: ho passato un mese a piangere e gli altri due a pensare a te!  A differenza tua che non te ne freghi niente!
Grido con tutta la forza che ho nei polmoni
J: davvero credi questo? Ho passato tre mesi a pensare a te, a mentire ai miei amici su dove mi trovassi, a fare sorrisi falsi! Quindi non gridare con me perché siamo esattamente allo stesso punto!
Infondo ha ragione... entrambi siamo stati malissimo in tutto questo tempo...
N: mi sei mancata tantissimo, non posso stare senza di te... ti prego torna in America...
J: sono venuta qui per farmi una nuova vita...
N: ma non ci sei riuscita perché pensi ancora a me...
Ci ho preso, si sta infastidendo parecchio, adoro quando si infastidisce cavolo...
J: non c'è bisogno che me lo ricordi!
N: quindi è vero... mi pensi?
Esita un attimo, poi scoppia a piangere...
J: tutto il tempo cazzo... non c'è niente che mi distragga... per questo te ne andrai... perché te ne andrai! Domani torni in aereo porto e torni a Los Angeles capito? Devo dimenticarmi di te!
N: magari non ci riesci perché non vuoi...
J: smettetela di dirmi tutti la stessa cosa! Se vuoi stanotte puoi dormire nell'hotel in cui lavoro, ma domani te ne vai intesi?
Per quanto mi faccia male dirlo, accetto... ma prima di andarmene devo trovare il modo di confessarle il mio amore.
Camminiamo in silenzio fino all'hotel, lei non spiccica una parola, io neanche... ho tanto da darle ma niente da dirle, e questo mi distrugge. Quando dopo un'ora arriviamo all'hotel mi fa cenno di stare fermo nella hall...
JESSICA'S POV
sono una stupida! Perché gli ho detto che deve andarsene? Da dove me ne sono venuta! L'orgoglio mi distruggerà! Lo sta già facendo...
Arriviamo in albergo e vado a parlare con mia zia che è nel suo ufficio
J: zia...
Z: si tesoro...
J: scusa zia è che ho incontrato un mio amico che non ha dove andare, non è che può rimanere qui per stanotte?
Da un lato spero che accetti dall'altro no... ti prego zia...
mi rivolge un sorriso ed annuisce
J: per ringraziarti domani faccio il turno di mattina!
Le do un bacio e sulla guancia ed esco dall'ufficio.
J: puoi restare, ecco le tue chiavi...
dico e giro i tacchi, sarà l'ultima volta che lo vedo...
Lo sento salire le scale... è un addio più doloroso di quanto sarebbe mai stato un addio parlato... ma devo farlo per me.
La mattina dopo ho la sveglia alle 5, alle 6 devo essere in reception, mi vesto e mi trucco. Ma qualcosa non va... so che Nick partirà stamattina... è più forte di me.
Chiamo un taxi
J: all'aereoporto!
Anche se ci vuole un'ora e salterò il turno, non me ne frega, devi dirgli addio. È la prima volta che torno io da lui, il mio orgoglio sta svanendo ... arrivo in aereo porto, chiedo delle informazioni e vengo a sapere che il volo per Los Angeles parte alle 7.00
Sono le 6.56. Corro più veloce che posso verso il Gate interessato, corro e scanso la gente, non mi frega di ciò che penseranno, corro più veloce della luce... e arrivo al Gate. È vuoto, la hostess sta chiudendo la portiera... è andato, l'ho perso... dal vetro vedo l'aereo che decolla... sono una stupida... un macigno enorme mi si posa sullo stomaco... è il tormento dei sensi di colpa. Vorrei tanto piangere ma non posso perché è solo colpa mia, sono stata una stupida. Angosciata torno all'hotel... quando entro mia zia mi aggredisce con uno sguardo assassino
Zia: dove cavolo sei finita? Sono le 8 e dovevi essere qui alle 6! Muoviti che sta arrivando un nuovo cliente!
J: scusa zia, mi metto subito al lavoro.
I minuti passano, vorrei tanto scoppiare a piangere dall'angoscia, così inizio a scrivere qualcosa sui post- it che ho sulla scrivania... frasi a caso,figure, disegni, cuoricini spezzati per colpa mia... poi sento la campanella della porta che suona, indica che qualcuno è appena entrato... sono troppo debole per alzare la testa.
X: buongiorno...
Non può essere vero...

🌧even in the rain~ 𝐍𝐢𝐜𝐤 𝐀𝐮𝐬𝐭𝐢𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora