School

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-"Sveglia Yu! Alza quel culo svogliato dal letto e muoviti, sei già in ritardo sin dal primo giorno!"

Impreca delicatamente Guren, uno dei genitori adottivi che mi ritrovo.

Già, sono stato adottato. Non ho mai conosciuto veramente i miei veri genitori. Quando sono morti per colpa di un terribile incidente ero ancora troppo piccolo ed ora che sono cresciuto mi restano solamente vaghi ricordi sfumati di loro. Da quel drammatico giorno sono stato preso in custodia dalla signora Annie, una cara amica del mio defunto padre e direttrice di un orfanotrofio. Mi ha accolto nella sua casa, nella sua grande famiglia e mi ha cresciuto imsegnandomi a vivere. All'età di dodici anni sono stato affidato ad una strana coppia di uomini, Guren e Shinya, ed ho finalmente messo piede fuori dall'orfanotrofio per la prima volta. Per me il fatto che sono omosessuali non ha mai rappresentato alcun tipo di problema, adesso sono la mia famiglia ed è grazie a loro che finalmente ho trovato il mio posto nel mondo, è solo questo che conta davvero.

-"Cosa vuoi idiota di un Guren non urlarmi nell'orecchio gia' di prima mattina o diventerò sordo!" gli urlo con una voce ancora impastata dal sonno per poi ingnorarlo totalmente mettendomi il cuscino sopra la testa. Se andiamo d'accordo? C'è ancora da lavorare su questo punto.

-"Perdonalo Yu, ma davvero sei in ritardo...dovresti alzarti. Non vorrai fare tardi proprio oggi"

Sussurra gentilmente Shinya indicandomi l'ora tarda che si è fatta. Lui in tutto ciò fa un po la parte della "mamma", è quello più dolce e sopportabile dei due, il più normale se proprio devo dirlo. Guardo l'ora. Cazzo!

-"Merda! La gente ha bisogno di dormire di più la mattina!" urlo già notevolmente irritato dall'intera situazione tirandomi su dal letto. Metto in fretta e furia la mia nuova uniforme scolastica cercando di domare quel cespuglio di capelli corvini ribelli che non ne vogliono saperne di restare in ordine da quando sono nato. Saluto velocemente Shinya e quella peste di Guren ed esco di casa correndo ancora in balia di una terribile sonnolenza. Questa non è certo la prima vota che mi succede di arrivare in ritardo e purtroppo per me ed i miei ritmi mattutini non sarà neanche l'ultima.

-"Sono sicuro che Shinoa, Kimizuki e Mitsuba saranno già arrivati! Al diavolo!"

Aumento il passo e finalmente vedo ergersi davanti a me l'imponente edificio della Owari Hig School, il più noto e prestigioso collage d'élite di Tokyo. Entro senza pensarci due volte, ancora con il fiatone ed i capelli più in soqquadro di prima per colpa della maratona fatta.
L'interno è gigantesco: questo collage si sviluppa su più piani, ampiamente smisurati, ed è provvisto di molte aule più i vasti dormitori femminili e maschili per gli studenti. Sposto lo sguardo a destra e sinistra un po perplesso e disorientato da cotanta imponenza. Dei miei amici nessuna traccia. E te pareva, figurati se quelli mi hanno aspettato per entrare!

-"Dunque...la mia classe dovrebbe essere in fondo al corridoio del secondo piano...Sempre se non mi sbaglio ovvio"

Incomincio a salire i primi scalini consapevole di essere in un ritardo bestiale dato che i corridoi sono già deserti ed all'entrata non erano presenti altri studenti oltre al sottoscritto. Continuo a salire quelle maledette rampe cercando di regolarizzare il respiro. Scale...come se la corsa di prima non bastasse.

La terza rampa tuttavia sembra non essere deserta poiché sento delle voci e delle urla provenire da pochi scalini di distanza. Mi blocco di colpo nell'istante in cui noto un gruppetto di ragazzi, forse più grandi di me, intenti a picchiare un ragazzo più basso, esile e dai capelli mori.

Sgrano le pupille. Cosa diavolo, che cazzo sta succedendo qui?

Non credevo che in questa scuola ci fossero persone del genere. Cioè voglio dire, è un collage d'élite, è strano che ammettano gentaglia simile. Neanche il tempo di proferire parola che uno di loro si accorge di me.

Different Boys || Mikayuu [ATTUALMENTE IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora