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-"Entra altrimenti ti chiudo fuori."esclama con un tono di voce tutt'altro che pacato il bullo dai capelli biondi, colpevole in quanto mi ha appena rovinato questa giornata che si stava prospettando ottima. Non so per quale spietato scherzo del destino sia accaduto ma, per qualche strana ragione, sono finito con il ritrovarmi sulla soglia della porta di casa Shindo non che il ragazzo più in vista, più popolare della scuola e bullo indiscusso e temuto di tutto l'intero collage.

Non mi meraviglio quando il mio sguardo si posa su un'enorme villa a due piani dalle grandi finestre, attornata da un giardino all'inglese ben curato nei minimi particolari ed incorniciata da una recinzione in legno, anch'essa del medesimo colore. La degna abitazione di un personaggio illustre come Ferid Bathory, famoso regista e produttore delle più alte produzioni in circolazione.

-"Permesso..."esclamo con aria scocciata, ma anche stupita, prima di oltrepassare la soglia di quello che è il mondo di Shindo.

Se da fuori pare una nobile villa lussuosa, l'ntero è a dir poco mozzafiato. Mi guardo intorno, quasi disorientato da tutto questo sfarzo che mi fa sentire fuori luogo e a disagio in mezzo a tutto questo lusso che non potrò mai permettermi. Non c'entro proprio nulla con questo posto perfetto da non sembrare quasi reale: alle pareti sono presenti quadri ritraenti fiori tropicali e luoghi di vacanza, tavoli e tavolini in vetro così fragili ma raffinati, due divani a L in pelle nera, lampadari di cristallo e vini pregiati sugli scaffali.

-"La cartella puoi metterla sul mio letto, camera mia è al piano di sopra"

-"Non c'è nessuno in casa?"chiedo continuando a scrutare con sguardo attento ogni centimetro di quest'ambiente assurdo.

È questo che ti preoccupa?
Non sarebbe meglio smetterla adesso?
Non credo sia possibile.

-"Mio padre è impegnato col lavoro e rincasa di rado, mia madre non è stata ancora dimessa"

-"Capisco" Dal suo tono di voce cambiato percepisco di aver appena toccato, inconsapevolmente, un tasto dolente.

La villa si sviluppa su più piani.
Incomincio così a salire le scale per assecondare la sua richiesta.
Mentre avanzo, ad ogni passo, posso sentire distintamente il biondo dietro le mie spalle che mi segue. I suoi passi e persino il suo respiro che, al contrario del mio, è piuttosto regolare. La sua stanza, a dispetto del resto dell'appartamento, la definirei quasi normale. Tralasciando il fatto che è più grande di casa mia, non è per niente ordinata: scartoffie ovunque, vestiti sul pavimento e vari poster sbiaditi appiccicati al muro. Apparte questo però noto che su uno scaffale sono presenti fiumi di libri.

-"Non pensavo fossi un tipo da lettura"escamo scrutando il resto della stanza.

-"Diciamo che mi rilassa. La lettura è il mio unico modo per evadere da questa realtà di merda"

-"Il principino di questo castello si sta forse lamentando di questa realtà? Pazzesco!" esclamo sarcastico mentre lui mi lancia un occhiata di disprezzo. Si stende poi sul letto portando entrambe le braccia dietro la testa ed incrocia le gambe. Il silenzio cala bruscamente nell'intero appartamento. Per caso ho toccato un altro tasto dolente?

-"Allora...hai altri passatempi oltre la lettura e l'iniziare risse?"esclamo rompendo quello strano ma imbarazzante momento di quiete.

Non lo faccio perché mi va di farlo, non mi va affatto di conoscerlo, di iniziare qualsiasi tipo di conversazione con lui, di essergli amico, semplicemente si può dire che, per qualche inspiegabile ragione, mi sia lasciato trasportare dall'atmosfera pesante che regna in questa casa.

-"Non particolarmente."risponde scuotendo il capo."Ma devo ammettere che da qualche giorno a questa parte mi diverte dare fastidio ad una persona in particolare." esclama passandosi le dita tra i capelli biondi alzando lo sguardo nella mia direzione.

Different Boys || Mikayuu [ATTUALMENTE IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora