Surprise

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Quando arriviamo nel salone principale, sono già tutti pronti per incominciare il servizio fotografico. Davanti alla fotocamera, posizionata su un apposito cavalletto, è stato allestito uno scenario che ritrae come sfondo un'elegante sala da ballo. Io e Mika ci guardiamo per qualche secondo, quasi a volerci comunicare qualcosa ma, i nostri sguardi si distolgono altrettanto velocemente alla comparsa dei fotografi, attrezzati con tutto il necessario.

-"Sono questi i due ragazzi che, questo mese, ci faranno ottenere un buon incasso?"domanda il primo, cominciando a sistemare l'attrezzatura.

-"Esatto! Ed ora non ditemi che non sono azzeccati per la parte perché è impossibile!" esclama il tizio eccentrico di prima, entrando in scena con ancora indosso il cilindro di poco fa

-"Azzeccatissimi Saito. Devo dire che hai buon occhio per la scelta dei modelli. Specialmente per quelli più giovani e affascinanti"esclama per poi rivolgere la sua attenzione a Mika che, accortosi di essere osservato, punta lo sguardo altrove.

-"Ok e tutto pronto, ora tocca a voi ragazzi" annuncia il signor Saito accendendo l'enorme reflex in suo possesso."Voglio che tiriate fuori le vostre espressioni migliori!"

Per i primi scatti a Mika è stato detto di tenere la schiena poggiata al muro, mentre io dovevo restare seduto su uno scomodo divano in pelle rossastra. Nel cambio posa ci hanno successivamente richiesto di stare in piedi per metterci schiena contro schiena.

-"Grandi, siete grandi. Ancora!"strilla il fotografo incominciando a battere violentemente le mani. Uno di loro però, nel guardare gli scatti, non sembra essere del tutto convinto del risultato ottenuto.

-"Non ci siamo..."inizia a dire portandosi una mano alla bocca"Questi scatti sono belli sì, ma non fanno miracoli. Sono troppo comuni, non bastano"

-"Tranquillo mio caro, Saito non ha ancora finito con il suo book"sentenzia l'uomo aggiustandosi il cilindro e prendendo in mano la situazione.

-"Ora vi mostrerò cosa intendo per uno scatto da copertina!"

Rimango con un punto interrogativo stampato in volto mentre Mika sembra non darci troppo peso, anzi, dal suo cambio di espressione e dalla sua sbuffata si direbbe quasi che se lo aspettasse.

-"Io te l'avevo detto di non accettare"esclama portando la sua attenzione su di me."Ora non potrai più tirarti indietro"

Sto per rispondergli quando sento il fotografo pronunciare i particolari per il prossimo scatto.
Sbianco.
Mika aveva ragione, non dovevo accettare.

-"Avanti ragazzi miei, infuocate il palco"

Resto immobile ancora per qualche secondo. Mika mi si avvicina di qualche metro.

-"Te lo avevo detto idiota. I fotografi cercano sempre di ottenere le loro foto migliori, non importa come, non farne un dram-"

-"Fallo e basta"esclamo interrompendo il discorso del biondino."Non mi importa. Come hai detto, è solo uno stupido lavoro. Vediamo di fare in fretta."

Il biondo sembra sorpreso dal mio comportamento, deduco che non si aspettava per niente questa mia reazione.

-"Come vuoi tu Yu-chan, cerca solo di non lamentarti dopo perché una volta iniziato non mi fermerò per te"

Mi sussurra nelle orecchie facendomi irrigidire, ma non mi tiro indietro.

Mi sdraio completamente sul divano in pelle e lascio che Mika si metta a cavalcioni sul mio petto. Per sorreggersi e non far scontrare i nostri corpi porta tutto il suo peso sulle ginocchia mentre, con la mano destra, si regge sul tessuto del divano. Una delle mie mani viene lasciata libera mentre l'altra viene stretta da quella del biondo e bloccata sul divano. I nostri visi sono divisi da pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro, costretti a guardarsi incessantemente per tutto il tempo che il fotografo vorrà concedersi. Tutta la sicurezza che credevo di avere un istante prima, ora si è come frantumata in mille pezzi. È svanita nel nulla, lasciando spazio solo al terribile senso di imbarazzo che contorna questo interminabile momento.

Senza volerlo comincio ad avvertire un caldo atroce provenire da tutti i pori del corpo

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Senza volerlo comincio ad avvertire un caldo atroce provenire da tutti i pori del corpo. Sopra di me, il volto di Mika sembra leggermente arrossato sugli zigomi e il suo respiro sembra accelerato. Evidentemente anche lui è in imbarazzo. Cerco di imporre al mio corpo di calmarsi, di non continuare ad avvampare e di darsi un cavolo di contegno ma con scarsi risultati. L'ossigeno intorno a noi inizia a farsi pesante ed a mancare, anche il mio respiro non è più regolare. Immancabilmente finiscono per tornarmi alla mente quegli strani attimi passati dentro il bagno di quella maledetta discoteca. Com'è che si chiamava? Ma in fondo che importanza ha adesso!
Il tocco delle sue mani, le sensazioni che mi aveva fatto provare, il corpo che non rispondeva al mio volere, quel gemito uscito senza il mio permesso ed infine lui con quella camicia...quella fottutissima camicia nera sbottonata...

Avresti voluto togliergliela vero?
Anche in un momento come questo riesci a rompere?
Io ci sono sempre Yu, non scordarlo mai.
Fammi il favore di crepare.
Sai che non posso farlo. Piuttosto...Ora non è il passato il problema a cui devi pensare, ma è quello che è appena successo nella parte alta dei tuoi pantaloni mio caro.
Ma che vai dicendo?

Alzo di poco lo sguardo e lo punto sul cavallo dei pantaloni, constatando che sì...c'era un enorme problema. Sgrano gli occhi.
P-PERCHÉ QUI, PERCHÉ ORA?
Mio dio, n-non è possibile!
D'un tratto mi ricordo del biondino poco più in alto di me, ancora intento ad osservarmi.
Ti prego dimmi che non se ne è accorto!

-"Ehi, tutto bene? Sembri avere la febbre da quanto la tua mano è bollente"chiede Mika continuando a non staccarmi gli occhi di dosso neanche per sbaglio.
Fanculo Shindo.
Al termine di un lungo respiro fingo l'espressione più normale del mondo per quel che posso.

Quando alle mie orecchie giungono finalmente le parole tanto attese del fotografo che annuncia il completamento del book fotografico tiro un sospiro di sollievo e allontano Mika dal mio corpo ormai ustionante per poi alzarmi da quello scomodo divano, ponendo così fine a quella tortura. Per prima cosa saluto i fotografi e poi mi dirigo nello spogliatoio. Mi chiudo la porta dietro le spalle per poi accasciarmi a terra.
Idiota! Sono un idiota!

SCUSATE SE CI HO MESSO COSÌ TANTO AD AGGIORNARE. PURTROPPO IN QUESTO PERIODO HO TANTI, TROPPO COMPITI DA FARE CHE NON HO PIÙ TEMPO PER DEDICARMI ALLE MIE COSE. PRESTO AGGIORNERÒ😅😊Se volete potete lasciare una stellina, spero che questo capitolo vi piaccia!❣

Different Boys || Mikayuu [ATTUALMENTE IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora