Paralyzed

941 56 33
                                    

Quando sono diventato così intorpidito?
quando ho perso me stesso?
tutte le parole che partono dalla mia lingua
sento come se venissero da qualcun'altro

sono paralizzato
dove sono i miei sentimenti ?
non mi sento più le cose
so che dovrei
sono paralizzato

dov'è il vero me?
sono perso e questo mi uccide - dentro
sono paralizzato

quando sono diventato così freddo?
quando sono diventato così vergognoso?
dov'è la persona che conosco?
devono essere andati via
devono essere andati via
con tutta la mia fede

sono paralizzato
dove sono i miei sentimenti ?
non mi sento più le cose
so che dovrei
sono paralizzato
dov'è il vero me?
sono perso e questo mi uccide - dentro
sono paralizzato

sono paralizzato
ho paura di vivere ma ho paura di morire
e se vita è dolore allora ho seppellito la mia tempo fa
ma è ancora viva
e mi sta prendendo- dove sono?
voglio sentire qualcosa, sono intorpidito dentro
ma non sento nulla, mi chiedo perché
e nella gara della vita il tempo passa
guarda
mi siedo dietro e guardo, mani nelle tasche
le onde mi colpiscono ma io le guardo solo
le guardo solo
sono sotto l'acqua ma mi sento come se fossi in cima
sono al fondo e non so quale sia il problema
sono in una scatola
ma sono quello che mi ha chiuso dentro
soffocando e sto esaurendo l'ossigeno

sono paralizzato
dove sono i miei sentimenti ?
non mi sento più le cose
so che dovrei
sono paralizzato
dov'è il vero me?
sono perso e questo mi uccide - dentro

sono paralizzato (sono solo così paralizzato)
dove sono i miei sentimenti? (si, sono solo così paralizzato)
non mi sento più le cose (non ho sentimenti)
so che dovrei (oh. perché non mi sto muovendo?)
sono paralizzato
dov'è il vero me?
sono perso e questo mi uccide - dentro (sono paralizzato, sono paralizzato)
sono paralizzato (sono paralizzato)

Paralyzed - NF

Con gli occhi chiusi allungai le mani nel tentativo di scegliere una delle buste disposte sul bancone.
Molto maturo da parte mia compiere delle scelte per la mia vita affidandomi alla casualità, eppure cosa potevo fare?
Ormai ero agli sgoccioli, dovevo - per forza di cose - entrare nell'età adulta e farlo presumeva che scegliessi l'Università da frequentare.

《Vivienne!》 Strillò Karen, schiaffeggiandomi le dita con un canovaccio.
《Ahia!》 Sbottai. Aprendo gli occhi, la trovai dall'altra parte del bancale intenta a preparare dei biscotti.
Ero a casa Styles dopo aver passato la mattinata alla gara di matematica annuale svoltasi a Grover. Tra ore di autobus, un aula piena di secchioni provenienti da ogni scuola del Paese e esercizi di aritmetica, avevo la testa lì lì per esplodere.
Almeno ero riuscita a conquistarmi il primo posto con la medaglia di ferro scadente ricevuta.

Comunque, aldilà di come avessi passato la giornata, del mal di testa, che indossassi un ridicolo completo giacca pantaloni accompagnato da una camicia bianca giusto per omologarmi agli altri secchioni; il tempo stringeva e dovevo decidere  quale Università frequentare in autunno, altrimenti nessuna mi avrebbe voluta oltre i termini.

L'unico problemino era la mia incapacità di venirne a capo. L'indecisione. L'unica sicurezza che avessi mai avuto era quella di correre più lontano possibile da Blacksburg, non di preciso dove.

Mignoli |Fil rouge h.s #0.5|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora