Cinnamon Girl/Flashforward

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Okay, di nuovo Lana Del Rey. Okay, non so cosa ho scritto. Non siate troppo brutali.
Ps. Nel capitolo precedente, la parola chiave nei commenti è stata "fanculo". Ve lo devo dire.
VI HO AMATO!

Cannella nei miei denti
Dal tuo bacio
Mi stai toccando
Tutte le pillole che hai fatto
Viola, blu, verde, rosso per tenermi
A distanza di braccia, non funzionano
Provi a spingermi fuori
Ma ho appena trovato il modo di rientrare
Viola, blu, verde, rosso per tenermi fuori
Ho vinto

Ci sono cose che voglio dirti
Ma ti lascerò vivere
Come se mi stringessi senza farmi male
Sarai il primo che l'abbia mai fatto
Ci sono cose di cui voglio parlare
Ma meglio non continuare
Ma se tu mi stringi senza farmi male
Sarai il primo che l'abbia mai fatto

Ah, ah, ah, ah, ah, ah
Stringimi, amami, toccami, dolcezza
Sii il primo che l'abbia mai fatto
Ah, ah, ah, ah, ah, ah
Stringimi, amami, toccami, dolcezza
Sii il primo che l'abbia mai fatto

Ci sono cose che voglio dirti
Ma ti lascerò vivere
Come se mi stringessi senza farmi male

Ah, ah, ah, ah, ah, ah
Stringimi, amami, toccami, dolcezza
Sii il primo che l'abbia mai fatto

Cinnamon Girl- Lana Del Rey


Messaggio ricevuto: Ore 15:32
Da: Cinnamon Girl

Sarò a Leeds tra un paio di settimane, ricordi che l'Inghilterra era da visitare? Non so se ci sarai, nel caso mi troverai alla Leeds Art Gallery. Tardo pomeriggio, esattamente due settimane da oggi.
Ps. Abbiamo un bacio in sospeso.
Vivienne/piccola Butterfield/Lolita.

Io preferivo definirla Lolita. Un metro e sessanta di bomba ad orologeria ben fatta in ogni minuzia.

Era bastato un semplice lavoro in uno sperduto paesino della Carolina del Sud per conoscerla.
Ai tempi suo padre mi chiese di seguire e pianificare dei lavori di ampliamento nella sua locanda.
Tutto nella norma. Avevo voglia di impelagarmi in un progetto semplice, lontano da casa e nel bel mezzo della natura rispetto al caos urbano di Milwaukee. E soprattutto dovevo fuggire da Lidya e dal senso di colpa.

Richard Butterfield di primo acchito e anche in seguito si rivelò un brav'uomo. Quando lo incontrai nell'ufficio direzionale della locanda - anche se era una cosa normale - mi stupì che fosse tappezzato di miriadi di fotografie riguardanti i suoi figli. Una di queste lo raffigurava con una bambina paffuta in braccio; la piccola aveva i capelli così rossi da sembrare artificiali, gli occhi strizzati per via del sorriso tutto denti e una marea di lentiggini spruzzate sul viso.

La guardai per un istante di troppo, anche perché non vi erano ragioni che attirasse tanto la mia attenzione.

《È Viv, mia figlia》, mi disse, 《quando aveva otto anni, adesso è quasi maggiorenne e io non mi sono accorto che il tempo è volato.》

Ore dopo mi trovavo nella hall a ritirare i miei documenti serviti al check in. Ricordavo perfettamente come la receptionist avesse cercato di flirtare ma ero stanco dopo quattordici ore di viaggio in auto e non le diedi corda, però notai una chioma rossa.

Una donna di cui intravedevo solo il profilo. Era carina: piccolina, con capelli lunghi e il tessuto del vestito, che le arrivava appena oltre le ginocchia, sottolineava le curve generose.
Chi prendevo in giro, era davvero bella.

Mignoli |Fil rouge h.s #0.5|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora