I Hate Everything About You

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Raga, ciao, di solito nello spazio a fine capito faccio l'idiota. Per cui ho pensato che avrei potuto fare la persona seria quassù.
Spero, mi auguro con tutto il cuore che voi con le vostre famiglie e le persone a voi care stiate bene e siate al sicuro.


Ogni istante in cui siamo svegli

dopo ogni litigio
ogni sensazione che ho
ma ancora Non mi sei mancata
ogni coinquilino tenuto sveglio
a causa dei nostri sospiri e strilli
tutte le sensazioni che ho
ma ancora non mi manchi
solo quando smetto di pensare a questo

odio tutto di te
perché ti amo?
odio tutto di te
perché ti amo?

ogni istante in cui siamo svegli
dopo ogni litigio
ogni sensazione che ho
ma ancora Non mi sei mancata
solo quando smetto di pensare a questo

odio tutto di te
perché ti amo?
odio tutto di te
perché ti amo?

solo quando smetto di pensarti
capisco
solo quando smetti di pensarmi
capisci?

odio tutto di te
perché ti amo?
odi tutto di me
perché mi ami?

odio
odi
odio
mi ami

odio tutto di te
perché ti amo?

I Hate Everything About you - Three Days Grace


Papà mi scostò la frangia dagli occhi ormai da tagliare, si dilungò nel sfiorare il piccolo anellino nella parte alta dell'orecchio, senza lasciarsi scappare l'occasione di fare una smorfia - chissà come avrebbe degli altri piercing nascosti nel mio corpo - e mi sistemò il casco protettivo sulla testa.

《Non è eccessivo?》 Chiesi divertita. La sua preoccupazione per la mia incolumità non aveva pari.
《No, amore, con la fortuna che possiedi potrebbe colpirti una trave e io non ho intenzione di avere altri figli per sostituirti.》
Risi, colpendolo giocosamente al braccio.
Nel padiglione del centro benessere,
la squadra edile era già all'opera e papà voleva che dessi un'occhiata, eccitato com'era all'idea.

《Secondo me non è il periodo adatto.》
Insomma, con San Valentino alle porte la piccola spa della locanda era l'attrazione principale di valanghe di coppiette innamorate provenienti da chissà dove, per un weekend romantico.
《Non è mai il periodo adatto, Pulce. Ci rifaremo l'anno prossimo.》

Sì tolse la giacca e risvoltò i polsini della camicia sugli avambracci.

《Bentley!》 Urlo, aiutandomi a superare dei ponteggi e dei teloni plastificati.
Il bel geometra comparve un attimo dopo, facendomi irrigidire.
Tra il rumore assordante dei lavori non compresi molto delle parole che si scambiarono. Poi, senza che me ne accorgessi, persa com'ero a controllare le notifiche del cellulare, papà si allontanò per raggiungere il capocantiere.

Mi poggiai contro una parete ancora intatta, pazientemente.
《Quanto si prolungherà tutto questo?》 Chiesi, come se davvero fossi interessata.
《Due, tre settimane.》
Annuii.
《Non sei a tuo agio?》 Proseguì. L'espressione spiritosa malcelata dall'atteggiamento professionale.
A quel punto mi concessi di osservarlo.

Mignoli |Fil rouge h.s #0.5|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora