Vite sovrapposte

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"Rose? Capisco che tu sia triste, ma questo..." si squadra un attimo attorno. Cool imperversa in piedi davanti a sua sorella ed al cadavere di Joseph come un dio della morte.

Antoniette invece le sta andando incontro, con poca convinzione come se in realtà ormai non ci fosse più niente da fare Viola continua: "...ora dobbiamo trovare un modo per sopravvivere".

Si stringe una mano al petto chiudendo gli occhi in attesa della fine, intanto Cool alza la lama pronto a dare il colpo di grazia a Rose.

"Tranquilla ragazzina, non soffrirai ancora per molto".

Con delicatezza Rose appoggia la testa di Joseph a terra.

Con un ultimo bacio suggella il loro addio e gli chiude gli occhi così da lasciarlo riposare in pace.

"Tu non capisci, sei solo un assassino".

Cool alzando in alto la lame afferrandola con entrambe le mani pronto a sferrare il colpo finale.

Nel frattempo Antoniette è arrivata davanti a Viola con in mano la spada d'ordinanza che era volata via dalle mani di Joseph durante la collutazione che aveva avuto con Cool.

Prima però di poter eliminare Viola definitivamente Rose si alza e si frappone tra la sorella e lama venendo infilzata poco sopra il bacino.

"Che urto", con il dorso della mano Antoniette colpisce Rose sulla guancia facendolo cadere a terra.

"Dovreste smetterla di interrompermi" e con la mano estrae la spada dal ventre di Rose facendola urlare dal dolore.

Cool poco distante raggiunge il gruppo di ragazze: "Questa mossa è stata inutile, se ti fossi lasciata uccidere da me ti saresti risparmiata del male".

A terra piegata su se stessa con la mano che cerca invano di fermare il sangue che esce dal taglio Rose si alza rimettendosi in ginocchio.

"Te l'ho detto, tu non puoi capire. Anche se hai ucciso Joseph io non posso permettermi di morire".

Allarga completamente le braccia con fare protettivo nei confronti di Viola che si trova dietro di lei.

"Finchè avrò ancora fiato in corpo non vi permetterò di fare del male a mia sorella".

Quelle parole volano dritto al cuore di Cool segnandolo nel profondo.

Come una scarica elettrica salgono in un lampo fino al cervello riportandolo con la mente ad avvenimenti successi 2 anni prima.

Nel ricordo che gli riempie la testa Cool si trova solo nel vuoto, circondato da nient'altro che tenebra. Un passo dopo l'altro gli compare un terreno davanti ai piedi che gli permette di avanzare.

Qualcosa lo spinge ad iniziare a correre sempre più forte come se no avesse più.

Ad un certo punto si ferma, il sudore gli imperla la fronte mentre il petto si alza ed abbassa a ritmo del suo respiro affannato.

Le tenebre davanti a lui vengono squarciate da una luce azzurra che gli illumina metà del voto mentre l'altra metà rimane in ombra.

Oltre le sue spalle si trova Shoot inginocchiato con i polsi legati a due colonne di pietra tramite solide catene di ferro.

Il petto libero da qualsivoglia indumento è solcato da profondi tagli che arrossano la pelle. La pietra su cui poggia le ginocchia è tinta di rosso da diverse macchie di sangue.

All'arrivo del fratello il prigioniero alza lo sguardo, gli occhi vitrei di Shoot si incrociano con quelli di Cool in una muta supplica d'aiuto prima che la testa crolli da un lato streamata.

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