Un bacio all'oscurità

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"Che fortuna, questa volta ho davvero creduto che per Antoniette fosse la fine, vero Livvi?".

"Si, per fortuna che quel tipo tutto tenebroso non è uno stronzo totale".

"O credetemi bambine, l'ombra ha molto più cuore di quel sembra, fa solo fatica ad esprimersi. La sua è stata una vita difficile".

Le due bambine piegano la testa da un lato non capendo completamente, poi Sina bisbiglia qualcosa nell'orecchio dell'amica che inizia a sogghignare.

"Che avete voi due piccole impertinenti da ridere sotto i baffi".

"Niente maestra, è solo che lei sembra conoscere molto bene l'ombra".

"Bhe dove sapere che anche io nella vita l'ho incontrato?".

"DAVVERO?!" urlano contemporaneamente.

"Si perchè tutta questa agitazione".

"Insomma è incredibile che lei sia riuscita a sopravvivere ad un incontro con lui, in fondo è abbastanza forte da uccidere da uccidere un generale dell'esercito senza farsi notare".

"Eheh, dovete imparare a rispettare di più la vostra maestra, una volta era un'incredibile combattente", nel dirlo le scrocchia l'anca.

"Ah! Il colpo delle strega".

Le bambine impressionate fino ad un attimo prima scoppiano subito a ridere, poi Sina continua scuotendo una mano davanti alla bocca come se stesse facendo finta di credere a quello che le dice l'anziana solo per farla contenta.

"Un tempo potrai anche essere stata una grande combattente, ma ora sei solo una povera vecchietta".

"Piccola inso..." prima che possa terminare la frase Livvi la interrompe: "Ma io e Sina le vogliamo bene comunque, ora per favore può continuare con la storia".

"E va bene".

Un leggero rivolo di sangue esce dai lati della bocca di Berick mentre gli occhi gli si rivoltano all'indietro e cade in avanti come un peso morto.

La sua figura lascia spazio a quella dell'ombra, il coltello macchiato di sangue ancora fra le mani e il respiro affannato.

Per raggiungere Antoniette in tempo deve aver corso a perdi fiato.

Lei si rialza malamente rischiando anche di cadere la prima volta, quando si sente salda sui suoi piedi si avvicina al suo "partner" come l'ha chiamata l'altro.

Lui intanto pulisce con nonchalance la lama aspettando che lei arrivi.

"Se non fossi tanto orgogliosa ti avrei potuto dare una m...", uno schiaffo in pieno viso gli interrompe a metà la frase.

"Non dovevi tornare indietro solo per salvarmi, dovevi catturare Chrisantos. Perchè diavolo voi uomini non rispettate mai i vostri ruoli, dopo che ve li siete pure scelti oltretutto".

"Non so a chi altro stai alludendo con -voi uomini-, ma io ho portato a termine il mio compito".

Il ragazzo si allontana, ritornando poco dopo col corpo di Chrisantos. L'uomo svenuto si trova imbavagliato e legato.

"Bastava un grazie per ringraziarmi" continua massaggiandosi la guancia.

"Ah, scusa. Bel lavoro".

Un po' a disagio per averlo schiaffeggiato senza motivo Antoniette cerca di andarsene il più velocemente possibile, ma nel farlo una fitta di dolore le trapassa la schiena e cade tra le braccia dell'ombra.

Sente le dita di lui premerle sulla schiena e sui fianchi, ogni piccola pressione le provoca un sussulto, ma tralasciando il male trova il tocco del ragazzo molto delicato e piacevole.

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