2

121 13 1
                                    

Buia non aveva sonno.
Il solo pensiero al profumo degli alberi non le faceva chiudere occhio.
Non era la prima volta che passava vicino alla foresta.
Ma quella volta la gatta aveva sentito come un richiamo.
Decise di uscire fuori un attimo per schiarirsi le idee.
Di notte i bipedi chiudevano le finestre ma mai quella in camera loro.
Buia entrò furtiva.
Salì sul termosifone e con un agile movimento della zampa aprì del tutto la finestra socchiusa.

********
Si accorse di quello che stava facendo solo quando toccò il terreno morbido della foresta.
Lì c'erano profumi diversi.
Sensazioni diverse.
Le formicolarono le zampe e incominciò a correre senza una meta precisa tuffandosi nel buio del bosco.
Si fermò in uno spiazzo tra gli alberi.
Si sentiva libera.

- sarà meglio ritornare a casa -

Quando si voltò capì finalmente di essersi persa.
Un odore strano le inondò le narici.
Rizzò il pelo spaventata.
Qualcuno la stava osservando ma prima che lei se ne rendesse conto un gatto randagio enorme le andò addosso penetrandogli gli artigli nella pancia.
Buia urlò di dolore.
Il randagio la lanciò verso un albero.
Rimase per un attimo senza aria prima di accasciarsi a terra frastornata e sanguinante.

"Chi sei tu !? Puzzi di gatta domestica"

Buia mise a fuoco e vide un gattone nero con striature arancioni sul corpo che le premeva gli artigli sul collo.

"T-ti prego n-non farmi ma-malee!"

Il gatto la lasciò andare

"Voi gatti domestici siete sempre così spaventati. Mi fate pena. E adesso sparisci !!!"

La gatta lo guardò offesa e spaventata

"Tu non ti s-spaventeresti  se un gatto ra-randagio ti attaccasse così alle s-spalle?"

Il felino la fissò negli occhi stretti a fessura

"Ho detto di tornartene a casa"

Buia gonfiò il petto

"Io m-mi sono p-persa "

Disse la frase a bassa voce ma il gatto la sentì comunque.
Sbuffò.

"Seguimi"

Sì avviò verso la parte più buia della foresta.
La micia domestica deglutì per poi seguirlo incerta e dolorante per la ferita sulla pancia.

"Che ci fa una gatta domestica come te qui nel bosco?"

Il randagio continuava a guardare avanti.

"Cercavo il g-gomitolo del mio amico"

Il gattone scoppiò a ridere.

"D-dove mi stai portando?"

"Vedrai...."

Dopo una ventina di minuti si fermarono vicino a un tronco ricoperto di edera che sembrava una specie di passaggio.

"Aspettami qui non ci metterò molto"

Entrò nel tunnel lasciando Buia da sola.
Ben presto incominciò ad avere paura.

-non mi avrà abbandonata qui!!?-

Si appiattì sul muschio cercando di tranquillizzarsi.

-in che guaio mi sono cacciata!? Chi è questo gatto !? Dove sono finita!?-

In quel momento arrivò il gatto randagio insieme ad un'altra gatta dal pelo arancione e gli occhi verde smeraldo come quelli di Buia.
Era molto più grande di quell'altro.

"Tu chi sei?"

Domandò la gatta arancione.

"Io s-sono Buia"

La gatta osservò la cucciola

"MusoStriato mi ha detto che ti sei persa. Giusto Buia?"

Buia annuì guardando il gattone

-così si chiama MusoStriato ? Che strano nome-

Non si accorse che la gatta dagli occhi verdi si era rimessa a parlare.

"Io sono StellaDiLupo, la leader del clan del Tuono, non mi aspetto che tu capisca. Ti permetterò di restare qui fin quando la tua ferita non sarà rimarginata poi dovrai ritornare a casa tua."

La micetta la guardò stranita.

"DenteDiLuna ti guarirà. Non essere spaventata"

Finalmente Buia ebbe il coraggio di parlare.

"Io non sono spaventata! Chi siete voi!? Che cos'è il clan del Tuono!? Perché avete questi nomi strani!? E soprattutto dove mi trovo adesso!?"

StellaDiLupo la zittì con la coda

"Sei una gatta domestica. Queste cose non ti dovrebbero importare. Per ora ti guariremo solo la ferita poi dovrai andartene dai tuoi bipedi e non tornare mai più"

Buia sì offese ma non cercò di darlo a vedere davanti a una leader.

- non sarei mai dovuta entrare nella foresta -











Warrior Cats : La profezia degli smeraldi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora