꧁ 𝐄𝐩𝐢𝐥𝐨𝐠𝐨: 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐨𝐩𝐨 ꧂

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Il Ratto delle Sabine

Capitolo XVIII

𝐄𝐩𝐢𝐥𝐨𝐠𝐨: 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐨𝐩𝐨

Il piccolo bambino correva, correva, i capelli neri pece gli cadevano qualche volta sulla fronte e le guance erano diventate lievemente rosate, il sudore piano piano gli colava ai lati della fronte fino ad impregnarsi nella veste bianca che indossava.

"ELISIUM!!! ASPETTAMI!!" il grosso cane bianco si fermò al richiamo del suo padroncino e quando il bambino gli fu vicino gli saltò addosso cadendo sul manto verde del prato. I due giocarono per ore, fin quando udirono una voce profonda chiamare il nome del ragazzino: "Paride!! Paride! Elisi! Dove siete?!" i diretti interessati si alzarono e assetati più che mai si diressero verso la figura dell'uomo muscoloso e Manio Jeon Paride* riconoscendo la voce del padre sorrise ancora di più per poi catapultarsi tra le braccia di quest'ultimo. Il generale lo strinse a se, ma subito dopo a causa dell'odore che emanava il proprio figlio lo allontanò da se e gli disse ridendo lievemente: "Dai andiamo a farci un bagno caldo, prima che tua madre si arrabbi vedendoti in queste condizioni"

"Ma padre, io voglio giocare!" l'uomo non ascoltò le continue proteste del primo genito e lo portò a lavarsi.

Una volta terminato, il bambino si mise nella sala principale della domus e giocò in solitudine con i suoi modellini che rappresentavano Ulisse, Patroclo e Achille. Qualche minuto dopo fu interrotto dalla stridula ma allo stesso tempo dolce voce della figlia del generale Min, il bambino si voltò verso la sua amica e gli sorrise per poi domandarle se volesse unirsi a lui nel giocare ed ella sorridendo si sedette vicino a Paride.

T/n nel mentre dava una mano alle schiave (considerate da lei amiche) della domus a preparare la cena, siccome quella sera ci sarebbero stati gli amici stretti con rispettivi mogli e bambini del marito a banchettare nella loro casa.

Jungkook dopo aver fatto fare il bagno al proprio figlio andò nelle scuderie e si diresse nella sua postazione vicino al proprio cavallo e affilò la sua lama. Terminato si asciugò la fronte impregnata di sudore e ripose gli utensili usati nella cesta apposita, e poi tornò nella domus per potersi lavare, ma voleva farlo insieme alla moglie, così la cercò e la trovò nelle cucine con le schiave che preparava il banchetto serale.

"T/n puoi venire con me?" le domandò dolcemente il generale. La donna udendo la voce del marito si bloccò e dopo che le sue amiche le dissero che si sarebbero occupate loro del resto, ella si lavò le mani in un mastello di legna e seguì il ragazzo fino alla camera da letto.

Jungkook in pochi secondi era come l'aveva fatto mamma e per T/n ogni volta che lo vedeva nudo, le sembrava di vederlo come per la prima volta. Le guance diventarono rosse e successivamente gli chiese: "Come mai mi hai chiesto di venire con te in camera?"

Il generale posò due dita dentro l'acqua per veder che fosse calda abbastanza e successivamente si voltò verso la moglie tirandola a se e facendole percepire l'erezione attraverso i suoi vestiti, ella sgranò lievemente gli occhi e cercò di allontanarsi dal marito ma egli glielo impedì, perché iniziò a baciarle il collo lasciando delle macchie rosse e successivamente mosse il bacino in senso orario contro quello di T/n, facendole percepire ancora una volta la voglia di unirsi a lei era tanta.

La donna tentò in tutti i modi di resistere alle voglie di Jungkook, ma fallì miseramente. "Jeongguk ti devi lavare, puzzi di sudore" disse la ragazza annusando il suo collo. Il ragazzo ridacchiò e le disse strappandole di dosso il vestito lasciandola nuda: "Amore così me lo fai afflosciare"

𝐈𝐥 𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐒𝐚𝐛𝐢𝐧𝐞 [𝐉.𝐉𝐤𝐱𝐫𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora