Adam si era ormai rassegnato all'evidenza: James Grover si era rivelato un insegnante esigente, privo di ogni empatia con i propri studenti. Da quando quel corso aveva avuto inizio, erano già giunti alla loro ottava lezione: ancora due e il corso si sarebbe concluso.
Il giovane aveva ormai perso il conto delle volte in cui l'uomo l'aveva umiliato per le sue scarse capacità. Persino Jen detestava suo fratello, seppure, di tanto in tanto, asserisse che, fuori da quell'ambiente, l'uomo non era completamente stronzo e continuava a elogiarlo subito dopo averlo sommerso di epiteti poco carini, comportandosi in modo sempre più strano. Gli aveva rivelato che poteva persino capitare che James Grover si concedesse un sorriso vero! Anche se, a quello, Adam non sapeva se credere davvero oppure no.
Il sorriso di James, Adam lo ricordava bene – anche se non aveva la certezza assoluta che il suo ricordo non fosse l'ennesimo frutto di un sogno: ogni volta che ritornava con la mente a quel reale e breve incontro con lui nella sua camera d'albergo, la mente arrivava ad arricchire e ampliare ogni dettaglio, caricandolo sempre più di particolari che sino a quel momento gli erano sfuggiti. Poteva trattarsi di un profumo, un dettaglio del suo viso, un gesto, un colore. Finanche particolari molto più in là rispetto ciò che era davvero accaduto quel pomeriggio.
Il giovane arrossì furiosamente: sì, aveva sognato di nuovo di fare sesso con lui. E non una sola volta: così tante che aveva iniziato a riconoscere il tocco effimero dell'altro quando, accidentalmente, lo sfiorava durante le lezioni del corso mentre era intento, con fare innocente, a mostrargli determinate posizioni da assumere per impugnare correttamente gli strumenti del mestiere.
Adam, quel giorno, mentre cercava di distogliere gli occhi dal suo insegnante, aiutando Jen a stendere il cioccolato su una lastra di marmo, sembrò toccare il fondo della propria follia.
Si specchiò tra le morbide curve del liquido che scivolava sinuoso sulla superficie, in attesa che loro iniziassero a lavorarlo. Il cioccolato, da quel giorno, sembrava essere diventato per lui una specie di sirena e gli era facile rimanere sedotto dalla sua malia: bastava che restasse a fissarlo per un secondo in più e la sua mente partiva per la tangenziale, riempiendogli la testa di filmini hard.E fu così anche quel pomeriggio: prese a immaginare il cioccolato che scivolava con sensualità tra le dita di James, mentre quella stessa mano si poggiava sulla sua. Lo vide accarezzare le sue nocche con i polpastrelli, resi caldi e umidi dal cioccolato: le dita presero a salire sul suo polso, scoprendo parte dell'avambraccio, continuando a esplorare la sua pelle, sporcandolo di cioccolato...
-Steel!- lo richiamò James e Adam sussultò: allontanò di colpo la mano dal ripiano di marmo, colpendo involontariamente il manico di una spatola che, a causa dell'effetto leva, balzò all'indietro per poi arrivare ai piedi di Thomas Black, che spalancò le gambe e fece un saltello all'indietro, evitando che l'attrezzo gli colpisse i genitali.
Tutti gli studenti rimasero in silenzio, sembrò che pure la stanza trattenesse il fiato.
Jen allungò una mano verso Adam, poggiandogliela su di un braccio, mordicchiandosi le unghie dell'altra, rivolgendogli uno sguardo di sottecchi decisamente preoccupato.
Adam deglutì un paio di volte, sentendo il sangue defluire dal viso: sgranò gli occhi e poi, di punto in bianco, Black iniziò a ridere.
Le risa dell'assistente si fecero presto sguaiate e molti studenti presero a unirsi a lui, ricambiando quella sua ilarità con un po' di imbarazzo.-La lezione è finita- sbottò lapidario James e il silenzio tornò di colpo, ancora più teso del precedente.
Grover voltò le spalle alla classe e uscì subito dalla stanza, senza aggiungere altro. Thomas prese a rassicurare gli allievi; un paio si fecero scappare anche qualche lacrimuccia, altri rivolsero delle occhiatacce nei confronti di Adam; altri ancora incassarono l'accaduto e si apprestarono a lasciare la stanza come se nulla fosse successo.

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CHOCOLAT
RomanceAdam ha due grandi passioni: i dolci e James Grover. La sua vita è complicata, piena di rinunce, ma non è una persona triste: ha accettato il suo destino cercando di trarre forza da i suoi stessi sogni - quasi tutti decisamente poco casti. Eppure...