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"Andre, che cazzo stai facendo? La stai ABBRACCIANDO?" chiede disgustata Francesca. Vittoria era sotto shock, provava a rimanere stabile ma proprio perse la testa
"Amo che cazzo la abbracci a fare?! Ti ho appena detto che è venuta a insultarmi e poi la balen-"

"MA LA VUOI SMETTERE PORCA PUTTANA?! LEI NON È UNA BALENA HA NOME E COGNOME!"
Vittoria era completamente spiazzata e non sapeva che rispondere, e Francesca ci guardava talmente schifata che per un attimo ho temuto che vomitasse proprio qui.

"Andrea non stai migliorando la situazione, taci e vattene" dice Margherita spingendolo via, ma lui non si mosse di un centimetro

"No Margherita, stavolta non me ne vado, ho assistito a queste scene troppe volte..."  abbassa gli occhi e piega le labbra come se provasse a ricordare tutto lo schifo che aveva passato con loro e a quanto avesse sofferto

"Basta, io non ce la faccio più, sono al limite. Vi sono sempre stato vicino ma ora basta! Ho sempre fatto di tutto per voi, quando avevate torto marcio mi sono comunque messo in gioco per voi lottando contro tutti, mi sono fatto bocciare 2 volte per rimanervi accanto nonostante quello che avete fatto! In questi anni siete diventate meschine, io capisco ciò che avete passato ma non giustifica il vostro comportamento.
Speravo che una volta arrivati tutti qui al liceo avrei visto una Vittoria e una Francesca diverse, non avrei visto le solite oche appiccicate a due cazzo di ragazzini!"

La sua sfuriata lascia tutti zitti. Vittoria continua a piangere in silenzio mentre Francesca...beh, lei lo guarda fredda senza fare niente.
Lui ha i respiri affannati ed è tutto rosso, ma continua comunque a urlare

"Io ho sempre sperato che negli anni voi sareste potute cambiare, ma non è mai accaduto. Pensavo che dopo il suicidio di Serena a causa vostra avremmo potuto ricominciare da zero tutti e tre, ma voi avete continuato con le vostre cattiverie!
Io ho dato sangue e sudore per la nostra amicizia ma ora basta, sono stanco: o cambiate atteggiamento, oppure io con voi ho chiuso."

Wow

"Sei serio Andre? Vuoi veramente buttare sedici anni di amicizia per una così?" urla Vittoria indicando Margherita.
È completamente impazzita, continua a strillare e a strattonarsi i capelli.
Francesca si gira e mi guarda
"Qual'è il tuo piano eh? Vuoi rubarmi il ragazzo e il migliore amico?" sussurra a due centimetri dalla mia faccia stringendo i denti arrabbiata.

Ma di che cazzo sta parlando?

"Punto numero uno, Aveta non è mai stato, non è, e non sarà mai il tuo ragazzo
Punto numero due, tranquilla è tutto tuo, perché io con persone come voi non voglio averci a che fare" rispondo guardandola con sufficienza.

Daria viene in corridoio disturbata dalle urla, effettivamente mi stupisce che non siano accorsi tutti a godersi l'ennesima scenata contro di me solo per umiliarmi e schiacciarmi.

"Che succede?" chiede Daria confusa
"AHH ECCOLA! CI MANCAVA SOLO LEI! LA DONNA DELL'ANNO!" urla Vittoria ancora più forte contro Daria.

Loro sono riuscite a sconfiggere me, ma voglio proprio vedere che riescono a fare conto una con il carattere di Daria...

"Ascolta ciccia, per prima cosa abbassa i toni, e seconda cosa ti do un consiglio da amica,: svegliati! Simone non è mai stato tuo, si è infilato nelle tue mutande e ora ti ha lasciata sola nella spazzatura, dove meriti di stare" dice gesticolandolo e mettendo una mano su un fianco.
Scoppio a ridere, mentre Margherita e Andrea provano a trattenersi.

"E tu chi cazzo ti credi di essere puttanella?" dice Francesca facendo una smorfia con la bocca e aggrottando la fronte

"Io non mi credo nessuno, siete voi due che avete iniziato alla guerra, forse fino ad adesso avevate a che fare con ragazzine sciatte e senza carattere, ma stavolta vi siete messe contro le persone sbagliate..." dice Daria avvicinandosi a loro minacciosa guardandole in modo strafottente.
Loro non sapendo che fare, prendono Bertani per un braccio e se ne vanno
Daria ti amo.
Lui si gira a guardare Margherita e lei le sorride.

"Daria sei una grande! Ti prego insegnami!" dico correndo ad abbracciarla e tutte e tre scoppiamo a ridere.
Scendiamo le scale e andiamo in camera, una volta varcata la porta però il mio sorriso si tramuta in un'espressione cupa: Aveta è ancora seduto sul letto.

Che ci fa ancora qui? Ha sentito tutto?

Daria e Margherita se ne vanno via correndo, e io resto davanti a lui non sapendo che dire incantata per l'ennesima volta dai suoi bellissimi occhi.
Provo a ricompormi, nonostante tutto

"Che ci fai ancora qui? Ti avevo detto di andartene."
"Ma come vedi non l'ho fatto"
"Che vuoi fare? Vuoi vedere fino a che punto puoi spingerti?"
"Non so di che parli"
"Si che lo sai invece, hai sentito tutto?"
"Si"
"Come mai non sei venuto?"

Non risponde, e questo conferma i miei dubbi.
"Ascolta Aveta..." dico completamente stanca ed esasperata
"Non ne posso veramente più di tutta questa storia, smettila con questi giochetti mentali perché io non li farò. Se sei qui per vendicarti della torta di ieri chiedo scusa, è stato un momento di rabbia e non si ripeterà. Io non ti sto simpatica lo so, ma siamo in classe insieme quindi dobbiamo sopportarci: ricominciamo da zero"
Dopo questo sono senza fiato e lo guardo per capire la sua reazione, lui come tutta risposta scoppia a ridere.

"Cioccolatino, credo che ormai questa storia sia chiara tutti e due" dice continuando a ridere e mettendo le braccia dietro al collo sul letto
Quanto è bello...

"Di che cazzo stai parlando?" gli chiedo gesticolando furiosamente e allontanandomi da lui.
"Sai perché non sono venuto?"
"Perché?"
"Ecco, questa è l'ennesima prova di quanto tu sia cogliona Grippa"

Si alza dal letto ma io lo fermo e lo faccio girare verso di me prendendolo per un polso come lui fa sempre.

"Ora basta, dimmi esattamente cosa vuoi e perché ti comporti così. Per un po' sembra quasi che ti importi di me e mi ipnotizzi, e poi fai lo stronzo facendomi stare male. Sii chiaro ora"

Lui mi guarda annoiato, sbuffa e si libera dalla presa.
Lo prendo di nuovo per i polsi, mi metto sulle punte e gli alzo il mento in modo che possa guardarmi negli occhi.

"No Jacopo, me ne sono già andata io troppe volte" dico avvicinandomi sempre di più a lui, riesco a sentire il suo respiro sulle sue labbra e il mio bacino strofinarsi sul suo linguine.

"Ora, guardandomi negli occhi,dovrai dirmi la verità".






Spazio autrice-
Sono molto contenta che la storia vi stia piangendo, volevo informarvi che questo capitolo è stato realizzato con l'aiuto di SalMaggie mi raccomando, andatela a seguirla, scrive benissimo!❤️
Alla prossima

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