19.

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Fin da quando ero piccola ho sempre sognato il momento perfetto.
Il momento in cui i miei pensieri negativi mi avrebbero abbandonata anche solo per un attimo, il momento in cui mi sarei sentita nel posto giusto, il momento in cui mi sarei veramente sentita bene.
A causa dei miei genitori ho avuto una vita triste e fatta di delusioni, e nei momenti in cui mi chiudevo nella mia stanza a piangere sola, mi chiedevo se ci sarebbe mai arrivato il momento in cui sarei stata felice.

Beh, ora tra le braccia di Jacopo e le sue labbra, sento che il momento che aspettavo da tutta la vita è arrivato.

So che è sbagliato quello che sto facendo, so che dovrei respingerlo e dirgli di starmi lontano, ma questo momento è troppo bello per farlo finire.

Le nostre labbra sono premute l'una contro l'altra e la sua lingua mi scivola in bocca con dolcezza e avidità allo stesso tempo.
Mi sento avvampare dentro e ricambio il bacio accarezzando la sua lingua calda con la mia.
Ci stacchiamo un attimo per guardarci negli occhi, lui mi guarda e si morde il labbro.
Oddio
Senza nemmeno rendermene conto mi getto di nuovo su di lui e lo sento sorridere sotto la mia bocca, compiaciuto della mia reazione.
Lo bacio con ancora più passione di prima e gli butto le braccia intorno al collo, mentre lui sposta le mani dai miei fianchi al mio sedere e lo palpa avidamente.
A quel gesto mi sfugge un gemito di piacere e getto la testa all'indietro, lui per tutta risposta mi stringe il sedere ancora più forte tra le mani e sposta le labbra sul mio collo provocandomi brividi ovunque.

Giuro che se solo potessi fermerei questo momento per sempre.

Appena infila una mano nei miei pantaloni non resisto più e dalle mie labbra sfugge un gemito di piacere, gli strattono i capelli e lo avvicina ancora di più a me.

Oddio...
Si ma stai calma
Dici?
Nah scherzo, sto godendo più di te andate pure avanti.

Continuiamo ancora a scambiarci caldi baci e sposto la mia attenzione sul cavallo dei pantaloni.
La sua erezione era evidente e, sotto il mio sguardo, si ingrossava sempre di più.
Spostai la mano e gliela infilai nei pantaloni e lo accarezzai in quel punto da sopra i boxer.

Su dai Marti, infila la manina,non fare la timida...
Sei indicente cara
Dico solo la mia

Continuo a baciarlo senza fermarmi, mentre muovevo la mano su e giù.

Ma che cosa sto facendo? Questa non sono io...

Mi stacco da lui dandogli una spinta fortissima facendolo oscillare all'indietro e lo guardo indignata.
Gli occhi mi pizzicano e sento le lacrime uscire

No, non posso piangere davanti a lui.

Senza dargli il tempo di reagire mi allontano da lui.
Dovrei tirargli uno schiaffo, dirgli di starmi lontano per sempre e di non provare mai più a toccarmi in quel modo; ma l'unica cosa che riesco a fare e scappare.

Corro in casa con le lacrime agli occhi e sbatto la porta dietro di me, mi accascio a terra strisciando sulla parete.

Perché l'ho fatto?
Perché non sei riuscita a resistergli come ogni ragazza con lui, cioè guardalo su.
Lasciami stare tu ora.
Ok evaporo.

Ho troppi pensieri in testa in questo momento, ora che succederà? Per lui avrà significato qualcosa? Lo dirà ai suoi amici? Come reagirà Francesca?
Non voglio nemmeno saperlo.

Mi stendo sul letto, sperando di riuscire a svuotare la testa.
Chiudo gli occhi e getto la testa sul cuscino, i ricci mi solleticano il viso e le lacrime mi sbavano il trucco.

Sospiro e provo a pensare ad altro, come ad esempio su quanto fosse stato dolce e carino Dennis oggi; ma i miei pensieri ritornano ad Aveta...

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