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Raggiungo tutti quanti nelle stanze comuni da arredare, Daria è rimasta in camera con le altre a parlare. Già, lei ha subito legato e parlato con tutti, è veramente simpaticissima e aperta, mentre io non ci riesco proprio a essere come lei.
Arrivo di sotto con lo sguardo basso per non farmi notare e prendo un grosso barattolo di vernice, ma è veramente troppo pesante per me e rischio di farmela cadere addosso

"Oh questo è veramente troppo pesante, lascia fare a a me"
Giro e vedo un ragazzo davanti a me con il mio barattolo tra le mani.
È molto più alto di me, con i capelli castano chiaro e gli occhi color miele, il è senza maglietta e il suo fisico è assolutamente perfetto: i suoi addominali sono a dir poco perfetti, mai come quelli di Aveta, ma è comunque carino.
"Grazie mille" gli sorrido
"Se vuoi ti posso dare una mano, sono molto bravo a disegnare" mi dice lui con aria fiera.
"Si certo"
Io non me la cavo affatto in disegno e una mano mi farebbe comodo, e inoltre non mi dispiacerebbe conoscere nuove persone.
"Piacere Martina"
"Dennis, piacere mio"
"Che classe fai?" gli chiedo prendendo i pennelli da terra
"1 F, sono della succursale"
"Ah" sospiro
Ma perché tutti quanti hanno un legame con quelle due?!
Mi allontano un attimo da lui e vado ad un angolo della parete
"Ehi, tutto ok?" dice lui avvicinandosi a me e mi sposta i ricci dalla fronte
"Si si tutto ok"
Vado vicino al muro e inizio a disegnare con lui appoggiato dietro di me che mi guarda

"Conosci Francesca e Vittoria?" gli chiedo prendendo coraggio e girandomi verso di lui guardandolo negli occhi
"Beh si, diciamo di sì" stavolta è lui a disagio.
"In che senso diciamo di sì?" mi avvicino a lui curiosa

"Si le conosco da moltissimi anni, io e Francesca siamo molto legati anche se ultimamente abbiamo un po' perso i rapporti, e poi...diciamo che io e Vittoria siamo stati 'più che amici' per un periodo" dice lui mimando il segno delle virgolette.

Oh no

"Ah davvero?" gli chiedo sorpresa
"Si si, per me non era una cosa molto seria, ma lei si era affezionata a me ed era troppo gelosa. Dopo qualche scopata mi ero già stufato di lei,
sì dammi pure dello stronzo ma è andata così" dice lui facendo spallucce e guardandomi negli occhi.
"E lei come l'ha presa?" gli chiedo avvicinandomi ancora
"Beh ovvio non bene" dice lui ridendo continuando a spiegare
"Inizialmente mi ha fatto una scenata dicendo che ero stato un bastardo a trattarla così, anche se io ero stato molto chiaro fin da subito.
Dopo qualche mese si è innamorata perdutamente di Simone e si sono 'messi insieme' ,ma dopo che anche lui l'aveva completamente usata per divertirsi l'ha lasciata. A quel punto è caduta in depressione per del tempo e ha provato a suicidarsi."

MA COSA CAZZO?!
Veramente Simone ha fatto una cosa del genere?
di Daria che ne sarà allora?

"Davvero?"
"Sì" dice continuando a disegnare
"E poi come si è evoluta la cosa?"
"Dopo il suo tentato suicidio ha detto a Simone che si era innamorata, ma a lui a parte il suo corpo non gliene fregava un cazzo di lei"
Bene
"Lui l'ha lasciata sola, ma comunque Vittoria l'ha perdonato e ora sono ancora 'amici'"
"E Francesca?"
"Lei è sempre stata attratta da Aveta, ma lui l'ha sempre tenuta come scopamica e come ruota di scorta. Lui l'ha sempre trattata come un oggetto ma lei si è sempre rifiutata di interrompere il legame fisico tra loro"

Che bastardi

Rifletto su quello che mi ha detto e mi distraggo troppo, e per sbaglio gli verso il barattolo di vernice addosso.
La vernice viola gli macchia il viso perfetto e gli Cola sugli addominali e si mette a ridere
"ODDIO SCUSAMI! SCUSA SCUSA SCUSA NON VOLEVO!"
Prendo un panno e gli pulisco l'addome arrossendo e lui abbassa lo sguardo per guardarmi.
Mi metto sulle punte dei piedi avvicinandomi a lui e ci guardiamo.
Questo momento è assolutamente perfetto: io, lui, l'atmosfera...e la porta che sbatte facendoci sobbalzare e provocando un rumore fortissimo

"GRIPPA SEI SOLO UNA STRONZA! TI ODIO TI ODIO GIURO! HAI GIÀ FATTO DI TUTTO E ORA TI AVVICINI A DENNIS?!"

Ci giriamo e vediamo Vittoria che strilla avanzando verso di noi.
Vicino a lei c'è Francesca con lo sguardo minaccioso...e dietro di loro c'è Aveta che mi guarda.

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