Dimmi che ci credi anche tu

8.

Non riesco a trattenere le mie emozioni, e lacrima dopo lacrima mi riaffiorano i ricordi.
"Ehi che succede cioccolatino?"

Silenzio.
Non riesco a parlare.

"Beh, diciamo che dietro quest'anello c'è una storia molto personale..."
"Ah scusa, non lo sapevo" sembra quasi a disagio.
Non so cosa mi provoca questo ragazzo ma in questo momento mi sento bene come non mi sentivo da tanto tempo, forse è l'aria fresca, forse era l'alcool, o forse era semplicemente lui.
Per qualche strano motivo prendo un respiro profondo e riordino i pensieri, e senza che lui abbia il tempo di aggiungere qualcos'altro inizio a raccontare tutto ciò che mi ricordo

"Quando andavo in terza media ero follemente innamorata di un ragazzo e ci mettemmo insieme, ma lui non era una brava persona. La sua famiglia era disastrata, si drogava, si ubriacava e sfogava su di me tutto il suo disastro interiore, mi picchiava tutti i giorni e mi minacciava. I miei genitori quando lo vennero a sapere andarono su tutte le furie, loro sono persone in carriera con un immagine impeccabile e fama mondiale, per loro esisteva solo il lavoro ed era inaccettabile che la loro figlia frequentasse un delinquente quindi mi diedero un ultimatum: o lo avrei lasciato o loro lo avrebbero denunciato. Non volevo rinunciare a lui, nonostante facesse schifo.
Gli volevo veramente bene, anche se per lui ero solo un sacco da boxe da prendere a pugni quando era arrabbiato.
Lui non prese per niente bene la reazione dei miei genitori e quella sera mi violento', si è preso la mia verginità con la forza e io non ho potuto fare niente.
Questo anello ora è l'unica cosa che mi rimane di lui, a parte i lividi.
Mi ricordo ancora il giorno in cui me lo regalò 'per ricordarti che si sarò sempre per te qualsiasi cosa accada' mi disse"

Aveta non sapeva cosa ridere e fece l'unica cosa giusta in quel momento, mi abbracciò.
L'unica cosa che mi ricordo sono i miei occhi che si chiudevano pensando a lui, per il resto solamente il vuoto.