"Che avete combinato?" ci chiede un ispettore dopo essersi seduto alla scrivania davanti a noi.
Devo dire che è abbastanza giovane per essere già un ispettore"Ha cominciato tutto lui" dico io guardando male Jongin
"Come vi chiamate?"
-Cazzo-
"Jackson Wang"
"Kim Jongin"
"E tu, signorina?"
"Senta agente, non è importante come mi chiamo, io sono la vittima e devo uscire da qui al più presto" mi guarda senza espressioni
"Il nome prego" abbasso lo sguardo su dei fogli
"La scongiuro" mi avvicino alla sua scrivania
"O mi dice il nome o saremo costretti a stare qui più del previsto" sbuffo
"Dai digli il nome e troviamo un accordo" dice Jongin incrociando le braccia al petto e appoggiandosi allo schienale della sedia con una faccia strafottente
"Accordo? Io ti ammazzo-" dice Jackson spostandomi dal mezzo ma prima che potesse prendere l'altro per il colletto lo fermo
"Nome?" chiede l'ispettore rivolgendosi a me ancora una volta
"Le posso dare il mio numero, sono single"
Entrambi i ragazzi seduti ai miei lati mi guardano scioccati, compreso l'agente
"Non mi sembra il momento per queste cose" dice l'agente sistemando si sulla sedia
"Possiamo vederci quando vuole" gli faccio l'occhiolino
"La smetti di flertare con l'agente?!" mi chiede Jackson con una voce quasi disperata
"Si chiama Ka--" prima che Jongin finisse di parlare lo interrompo dandogli una gomitata
"Kim Miyeon. Mi chiamo Kim Miyeon"
"Cos--" schiaccio il piede a Jongin per non farlo parlare
"Ditemi cos'è successo"
...
"Ce la siamo cavata per un pelo" dico uscendo dalla centrale insieme a Jackson e Jongin.
Dobbiamo andare via da qui prima che ci veda mio padre.
Sento il telefono vibrare, lo tiro fuori dalla tasca e vedo che quello stalker pazzo mi ha inviato una foto, la apro e rimango scioccata.
Per fortuna nessuno dei due l'ha vista, sarebbe davvero un guaio de dovessero vedere la foto di una pistola, cazzo è peggio di quanto pensassi.
Negli ultimi giorni ha iniziato a farsi sentire più spesso dicendomi di non dire a nessuno di lui, sopratutto alla polizia, minacciando me e le persone che amo, in particolare Jackson e mandandomi foto di fruste, coltellini o cose del genere ma la pistola, quella non l'aveva mai mandata.. Ero già preoccupata ma adesso lo sono cento volte di più."Ci sei??" Jackson mi risveglia dai miei pensieri sventolandomi la mano davanti agli occhi
"Ah si, avete detto qualcosa?"
"MiSun.. Possiamo parlare? Da soli"
"No, non se ne parla, andiamo" Jackson mi prende la mano e mi porta via
"Aspetta- voglio sapere cos'ha da dirmi"
"Sei impazzita? Non ti lascio da sola con lui dopo quello che ti ha fatto"
"Ci vorrà poco, te lo prometto"
Sospira e annuisce anche se titubante, so che non vuole
"Ti do cinque minuti e se dovesse succedere qualcosa chiamami, hai capito?"
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Dancing with a stranger // Jackson Wang
Fanfiction"Se fai un altro passo avanti e provi a prendere la foto è finita" "Non credo di poter fare altrimenti" Presi la foto e rientrai. Per ora è meglio per entrambi se non stiamo insieme, stando con me continueresti a farti del male. Mi dispiace Jackso...