Vestiti blu

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Liz agita i fianchi a ritmo di musica, io la guardo e strabuzzo gli occhi. Le poso le mani sui fianchi nel vano tentativo di fermarla. "Stai ferma, piccola." Dico sorridendo.
"Mi fermo se mi porti a ballare!" Dice entusiasta.
"Non so ballare, lo sai."
"Allora ballerò con qualcun altro." Mi fa l'occhiolino.
Assottiglio gli occhi. "Ucciderò chiunque sia quell'altro." Dico.
Ride divertita, per poi premersi contro il mio corpo. "Dai, portami a ballare." Dice con voce sensuale. Ingoio a vuoto e lei si morde un labbro per trattenere una risata.
"O-Ok.." Dico poco dopo, disorientato.
"Grazie!" Mi stampa un bacio sulla guancia.
Liz non parla più con Josef da due settimane. Ancora non ho avuto il coraggio di chiederle se vuole fidanzarsi con me. Non c'è stata la giusta occasione, glielo devo chiedere in modo speciale.
Mi metto un jeans e una camicia bianca con un paio di scarpe da ginnastica sotto indicazioni della Comandante Suprema Elizabeth.
Passiamo a casa sua, si deve "fare bella". Le ragazze sono strane forti. Soprattutto Liz: perché dovrebbe farsi bella? Non sa che lo è già?
Aspetto fuori dalla sua camera, seduto sul divano. Suo fratello, Jackson, mi guarda. "Tu." Dice. "Sei suo amico?"
Arrossisco un po'. "Una specie."
"Ti piace?" Assottiglia gli occhi, puntandomi un dito contro.
Jackson ha ventiquattro anni, i capelli biondi e gli occhi blu. "Sì." Dico sicuro di me, per una volta. "La amo."
"La settimana scorsa è tornata a casa con dei lividi." Si avvicina, parla sotto voce. "Sei stato tu?"
Mi alzo in piedi. "Cosa?! No! Non potrei mai."
Jackson sorride. "Jay, che stai facendo?!" Lo riprende Liz da dentro la stanza.
"Niente, Lizzie!" Dice lui innocentemente. "Chi è stato?" Cambia tono di voce, tenendola bassa.
"Josef." Sibilo fra i denti.
"Ci hai parlato?" Chiede aggrottando le sopracciglia.
"Certo. Le ho prese, ma ci ho parlato." Qualche giorno fa. Mi ha dato solo un pugno sul naso - che fortuna!
Jackson sorride. "Non mi è mai piaciuto quel tipo."
"Non lo dire a me!"
Ridiamo, anche se non c'è nulla da ridere.
Il pavimento scricchiola e ci giriamo. Liz è in piedi davanti a me e penso di avere la bava alla bocca.
Gli occhi leggermente truccati, un vestito blu le scende sui fianchi. Non porta calze, e ha un paio di tacchi neri in mano. "Sei..." inizio boccheggiando.
"Nuda!" Finisce Jackson, facendole fare dietrofront nella sua camera. Si gira verso di me, mi punta un dito contro. "Guardala di nuovo così e ti cavo gli occhi." Dice serio.
Ingoio a vuoto, per poi ridere nervosamente.
Sta solo scherzando.
Spero.

La teoria dei coloriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora