È un arrivederci non un ADDIO

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La mattina successiva Anna si svegliò perché aveva sentito sbattere la porta. Si alzò di scatto e vide da dentro la camera che Marco stava entrando in casa. Allora in quel momento decise di scendere giù a parlare.
Anna: Marco adesso che ti sei calmato possiamo parlare?
Marco: adesso devo andare a lavoro ne riparliamo stasera
Ma prima che Marco uscisse per andare a lavoro, Anna fece in tempo a mettersi davanti la porta per fermarlo.
Marco disse: Anna cosa stai facendo?
Anna rispose: io e te dobbiamo parlare ora, ormai siamo una famiglia e le famiglie si dicono tutto.
Marco: distrutto visto che non aveva dormito tutta la notte, si mise seduto sul divano. Però non era arrabbiato anzi era stanco.
Anna se ne era acccorta da quando lui era entrato in casa. Tanto che Anna si avvicinò e si sedette sul divano e disse
Anna: Marco cosa succede?
Marco: In quel momento a Marco venivano le lacrime agli occhi. E subito dopo disse ad Anna "mi hanno minacciato" e hanno detto che se non faccio quello che vogliono distruggeranno la mia famiglia.
Anna: Marco cos'è successo
Marco: ti ricordi che io ho lavorato per un certo periodo a Roma
Anna:si e quindi
Marco: sono stato a stetto contatto con un uomo che non pensavo potesse arrivare a fare ciò che ha fatto(minacciarmi).
Anna con le lacrime agli occhi disse a Marco che tutto si sarebbe risolto, e che insieme avrebbero risolto tuttto. Ma Marco non era d'accordo. Allora Marco si giro a Anna e disse "per il bene nostro e di Ines è meglio se non ci facciamo vedere insieme per un po'. Baciò Anna e sottovoce disse "mi mancherai amore". Si alzò prese le sue robe e andò via. Anna dopo aver pianto si riprese e penso che la cosa giusta fosse quella di coprire le sue tracce e cercarlo di aiutare però senza farsi scoprire.

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