Brutti ricordi

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Londra, mattina del 2 Maggio 2021

Oggi è il l'anniversario della Battaglia di Hogwarts. Il giorno dedicato a tutti i maghi e alle streghe che si sono sacrificati per combattere il Signore Oscuro.

James non voleva alzarsi dal letto, perché sapeva cosa implicava, ma doveva.

Voleva scappare e dimenticarsi di quella giornata.

Non era l'unico con quest' idea folle in testa, ma forse il solo con il fegato (e una giusta dose di irresponsabilità) da applicarla veramente.

James era così, un sedicenne ribelle; non che a quell'età tutti non fossero così, ma lui era un caso particolare.

Forse James doveva ringraziare i propri ascendenti. Non di meno i suoi genitori avevano azzeccato alla perfezione il suo nome: James Sirius Potter; le peggiori pesti che Hogwarts abbia mai conosciuto.

Non  è da tralasciare il fatto che nelle vene di James scorreva il sangue dei gemelli Weasley, forse gli unici che in quest'ultimi cinquant'anni abbiano mai dato filo da torcere a Sirius Black e a James Potter.

A sentir i nonni Weasley, Ginny, la madre di James, alla sua età era una ribelle; beh magari non come i due fratelli, ma aveva un bel caratterino anche lei e Harry, che ai tempi della scuola aveva infranto sì e   no un migliaio di regole, non era da meno.

James, in ogni caso, non voleva prendere parte a quella stramaledetta cerimonia!

Per quale motivo?

Per il semplice fatto che odiava parteciparvi ogni anno. Era il suo incubo. Ogni volta si sentiva uno straccio e anche peggio.

Certo, era stato fortunato, almeno non doveva piangere  la morte dei suoi genitori, che al contrario di molti altri, erano usciti vittoriosi dalla guerra, ma purtroppo Teddy non era uno di quelli.

Teddy rientrava nella lista di quelle persone che odiava la cerimonia del 2 Maggio. Ogni anno archittettava nuovi stratagemmi per non prendervi parte, ma sua nonna Andromeda riusciva sempre a mandare  in fumo qualsiasi sua idea. Era una donna tosta quella, anche per la sua veneranda età.

A James rodeva il fatto che non avrebbe mai conosciuto l'affetto dei suoi nonni paterni; la spavalderia di James e Sirius; la solarità di Tonks con i suoi capelli color rosa shoking; la saggezza e la tranquillità di Silente e l'arroganza e la tenacia di Severus Piton. Questa gente, morta durante la guerra, era solo un breve elenco di una una lunga lista di persone di cui sentiva tanto la mancanza e il desiderio ardente di conoscere.

Ma la cosa peggiore di tutte era assistere al momento della Commemorazione; durante la quale ciascun sopravvissuto saliva sul podio e raccontava della propria storia, dei propri cari caduti in guerra. James non dimenticherà mai gli occhi vitrei e oleosi di nonna Weasley quando racconta la storia dei suoi fratelli o peggio ancora di Fred; lo sguardo tetro di papà e la mascella irrigidita dallo sforzo di non piangere mentre raccontava di tutte le persone che sacrificandosi hanno dato la vita perchè lui potesse continuare la sua e distruggere Voldemort. 

Brutti ricordi, che anche se non appartenevano a James, lo turbavano e che ogni anno era costretto a rivivere attraverso mille voci. 

La voce di sua madre che lo invitava ad alzarsi lo destò dalle sue riflessioni.

- James! Tesoro, alzati che è tardi! -

- Sì,mamma -

Di malavoglia cominciò a preparasi. Afferrò gli abiti che sua madre gli aveva preparato la sera prima e iniziò a vestirsi.

Indossò una camicia bianca, lasciandola sbottonata all'altezza del colletto di proposito, dimenticando la cravatta appesa all'omino. Infilò un paio di jeans neri e le sneakers.

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