Un'idea geniale

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Rose si fece strada tra le cianfrusaglie che erano accatastate disordinatamente in soffitta, finché non raggiunse una vecchia cassapanca. Si sedette sul ruvido parquet di rovere e iniziò a rovistare al suo interno.

Nel frattempo io iniziai a gironzolare per la stanza, curiosando qua e là.

- Allora... - iniziai a chiedere - Cos'è che stai cercando di preciso? - chiusi con uno scatto un cassetto pieno di cianfrusaglie.

- Mi sembra di avertelo già detto James - e poi sentendo il rumore del cassetto che si chiudeva si girò di scatto e mi fulminò con lo sguardo - E non toccare niente mentre io sono impegnata - mi rimproverò.

Alzai le mani in segno di resa.

- Va bene mamma. - canzonai.

Alzò gli occhi al cielo e si girò ritornando alla ricerca interrotta.

Ignorai quello che mi aveva appena detto e ricominciai a gironzolare per la stanza facendo il minimo rumore possibile.

Avevo appena aperto un'anta di un'antica cristalliera e non trovandoci nulla di interessante decisi di lasciare perdere; quando, giusto un momento prima di chiudere l'anta, un oggetto, che fino a poco fa non c'era, attirò la mia attenzione.

Allungai il braccio e lo presi in mano.

Ero uno scrigno. Interamente fatto di oro lavorato; di forma esagonale; impreziosito da un rubino rosso sangue di forma pentagonale, incastonato al centro, che emanava una sinistra luce scarlatta, con un lucchetto di diamante che impediva la sua apertura.

- Ehi, Rose! - esclamai richiamando la sua attenzione - Guarda cosa ho trovato. Sembra interessante. - dissi avvicinando lo scrigno per osservarlo meglio.

Quando Rose si voltò e mi vide in mano quello scrigno sussultò. Balzò in piedi e mi raggiunse a grandi falcate.

- James! - esclamò furibonda - Rimettilo subito dove lo hai trovato. - mi ordinò imperiosa. - Cosa non capisci nella frase:

"Non toccare niente"? -

- E se ti rispondessi "tutto"? - le chiesi divertito, ignorando l'ordine che mi aveva imposto prima.

- James! - sibilò irritata. Si fermò davanti a me e tese un braccio verso lo scrigno. - Lo sapevo che era una cattiva idea portarti qui sopra con me. - sospirò - Ora, però, dammi quello scrigno. -

- No - risposi ghignando.

Poi mi passò per la mente un pensiero.

- Se sei così agitata vuol dire che tu sai cosa c'è qui dentro, non è vero? - le domandai picchiettando lo scrigno con la nocca del dito.

Rose me lo strappò di mano e se lo portò al petto come se fosse un bimbo da cullare e mi voltò le spalle.

Alzai un sopracciglio in attesa di una risposta speranzoso che mi rispondesse.

- Beh... a dire la verità sì, anche se non avrei dovuto dirtelo... - sussurrò sommessamente.

- Rose, dai dimmi cosa contiene. - la stuzzicai anche se mi rendevo conto che era inutile, non mi avrebbe detto nulla in ogni caso.

- Non lo so nemmeno io di preciso. - mormorò e James alzò un sopracciglio incredulo.

- Rose, ma se hai appena detto che... -

- Ti ho appena detto che non lo so neanche io esattamente. - rispose voltandosi di scatto. In viso dipinta un'espressione grave.

- Ma cosa sarà mai di così importante da non volermi svelare cosa sia? -

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