• Lie To Me •
La festa sta proseguendo molto bene, mentre l'unica che non è in vena di festeggiare sono proprio io, la festeggiata. È passata una buona mezz'oretta da quando ho finito di cantare e la pista da ballo è piena di gente intenta a divertirsi mentre le hit delle estati precedenti accompagnano i loro passi.
Fisso le mie mani, pensierosa, prima che qualcuno possa prendere posto vicino a me.
Alzo lo sguardo solo per notare con la cosa dell'occhio la figura di Bruce Banner.«Non sei in vena di festeggiare neanche tu?» domanda l'uomo.
Sorrido triste, sospirando appena. «In realtà prima lo ero molto, ma adesso vorrei solo sparire.» mormoro, guardando le mensole piene di alcolici di fronte a me.
«Ah, in quello siamo in due.» prova a scherzare l'uomo al mio fianco, ma vedendo che non è riuscito nemmeno a strapparmi un mezzo sorriso, si ricompone.
«Posso sapere che cos'è successo?» chiede, titubante, riponendo nel bancone il bicchiere vuoto.
«Diciamo che mi sento un po' fuori posto, ecco.»
Bruce annuisce, distogliendo poi lo sguardo.
«Mi spiace per oggi pomeriggio, Bruce.» aggiungo poi.«Non preoccuparti, anzi, se devo essere sincero, speravo che seguissi gli Avengers. Si leggeva nel tuo sguardo il desiderio di dimostrare a Tony il tuo valore.» ribatte, rivolgendomi un sorriso che ricambio.
«Ora cerca di non pensare più a qualsiasi cosa ti faccia sentire fuori posto, perché non lo sei, va bene?» mi consiglia, appoggiando una mano sulla mia spalla. Annuisco e sto per ribattere quando la musica cambia e inizia un lento.
Bruce si guarda attorno e capisco che sta cercando Natasha, così gli picchietto le dita sulla spalla, attirando la sua attenzione.
«Vai, non pensare a me. Sto già molto meglio.»
Il dottore annuisce prima di lasciarmi da sola a contemplare il silenzio e la solitudine mentre le coppie iniziano a ballare. Tra la folla scorgo Natasha e Bruce e mi scappa un sorriso. In disparte, Steve, Bucky, Rhodey, Thor, Clint, mio zio e Peter stanno osservando la scena e noto poi Wanda e Pietro raggiungere le coppie in pista e iniziare a ballare. Almeno non ci sono quelle gallinelle attaccate a lui.
Distolgo lo sguardo, mentre sento il mio stomaco stringersi leggermente, al solo pensiero che quelle ragazze possano avventarsi su di lui di nuovo.
«Che ci fai qui tutta sola?» mi chiede una voce alle mie spalle, risvegliandomi dai miei pensieri tristi. Mi volto e noto Sam intento a sorridermi.
«Ciao, stavo pensando.»
«Nessuno ti ha chiesto di ballare?»
Scuoto la testa e lui mi porge una mano.
«Permetti questo ballo, bella signorina?» chiede facendomi sorridere divertita.«Ti ringrazio, ma preferisco osservare le coppiette innamorate laggiù.» dico, indicando Nat e Bruce.
Sam sgrana gli occhi, stupito.
«Oh, wow! Non mi ero neanche accorto del feeling tra i due.»«Forse perché sei un maschio e non capisci queste cose.» lo prendo in giro facendolo ridacchiare.
«Ero troppo occupato a osservare qualcuno di più interessante.» ribatte, guardandomi negli occhi attentamente.
«Hai chiesto aiuto a mio zio per le battute?»
Lui si stringe nelle spalle, colpevole. «Purtroppo sì, sembrava il tipo giusto a cui chiedere queste cose.»
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𝙒𝙞𝙡𝙙𝙛𝙡𝙤𝙬𝙚𝙧 ❃ 𝙋𝙞𝙚𝙩𝙧𝙤 𝙈𝙖𝙭𝙞𝙢𝙤𝙛𝙛
FanfictionQuando un ragazzo misterioso e affascinante salva la vita di Grace, quest'ultima si sente riconoscente e vuole sdebitarsi con questo ragazzo. Mentre lo cerca per la città mezza distrutta dove abitava, sente qualcuno gridare da un bus dove trova una...