⚡️ T e n ⚡️

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• Broken Pieces •


GRACE

Laura mi ha detto che dormirò con sua figlia nella sua cameretta che ha un letto a castello. Mentre mi dirigo verso la cameretta della piccola Lila, osservo Natasha seduta sul letto della camera di fronte alla mia. Sto per entrare per salutarla, quando Bruce esce dal bagno a petto nudo. Mi nascondo dietro al muro prima che possano notarmi e mi ritrovo ad origliare la conversazione tra i due piccioncini.

Bruce si accorge della presenza della Vedova Nera che si alza di scatto dal letto con un asciugamano in mano.

«Non sapevo che stavi aspettando.» dice il dottore.

«Sarei voluta entrare ma non mi sembrava il momento migliore.» alza le spalle la donna, guardandolo.

«Hanno finito tutta l'acqua calda.»

«Ah, sarei dovuta entrare...» afferma sforzando un sorriso.

«Occasione sprecata...» ribatte lui, chiudendo la porta del bagno.

«Convinto?»

Bruce abbassa lo sguardo, cambiando poi argomento. «Continuo a ripensare a quando il mondo ha visto Hulk, il vero Hulk per la prima volta... Sai che devo andarmene.»

«Pensi che io debba restare?» chiede in risposta la donna, mentre l'uomo si mette la maglia per poi guardarla pensieroso.

La rossa poi riprende a parlare. «Ho fatto un sogno, uno di quelli che sembrano normali al momento, ma quando ti svegli...»

Il dottor Banner fa un passo verso di lei, preoccupato. «Che cos'hai sognato?»

«Che ero un'Avenger, che non ero più quell'assassina, che il KDB aveva creato.»

Bruce si avvicina maggiormente a lei. «Certe volte sei troppo dura.»

Natasha accorcia di più la distanza tra i loro volti con un suo sorriso. «Spero tanto che quello lo sia tu con me.»

I due si fissano negli occhi per un istante mentre io inizio a pensare che da un momento all'altro possano baciarsi e fammi sclerare interiormente per la gioia.

Il dottore scuote la testa, in ansia e anche un po' rassegnato. «Che stai facendo?»

«Mi lascio andare... con te, se è quello che devo fare.»
Si fissano ancora più attentamente, mentre la donna accarezza una guancia dell'uomo che, d'istinto, la prende tra la sua e la stringe. Il mio cuore si scalda davanti alla scena così dolce e romantica.

«Fin dove tu vorrai...» mormora la donna.

Quel bellissimo momento viene interrotto dall'insicurezza del dottore che si stacca dalla donna, scuotendo la testa. «Sei impazzita?» domanda, con un sospiro.

Natasha ha gli occhi lucidi. «Vorrei che iniziassi a capire che non-»

«Natasha,» la interrompe Bruce, il dolore che traspare dal suo sguardo. «Dove posso andare? In ogni parte del mondo sono una minaccia...»

La guerriera fa un passo verso di lui. «Non sei una minaccia per me.»

«Sicura? Anche se ora io non...» si blocca un attimo, prima di guardarla di nuovo. «Non c'è futuro con me! Non potrò mai avere questo,» fa un gesto che abbraccia tutta la stanza piena di giocattoli. «Figli, non posso fisicamente.»

La Vedova Nera si incupisce. «Nemmeno io.»

Bruce le rivolge uno sguardo confuso, facendogli capire di spiegarsi meglio.

𝙒𝙞𝙡𝙙𝙛𝙡𝙤𝙬𝙚𝙧  ❃ 𝙋𝙞𝙚𝙩𝙧𝙤 𝙈𝙖𝙭𝙞𝙢𝙤𝙛𝙛 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora