• Dandelions •
Dopo due ore di interrogatorio, finalmente Peter e gli altri escono dalla stanza. Io e Pietro scattiamo subito in piedi e io mi avvicino a mio zio e a Peter che sono un po' in disparte rispetto agli altri.
«Stai bene, Peter?» chiedo, evitando lo sguardo confuso di mio zio.
Il ragazzo annuisce e sfoggia un sorriso tirato. «Sì, sì, sono solo un po' stanco...» mormora, distogliendo subito lo sguardo. Capisco che sta mentendo dal modo in cui si dondola sui piedi e perché è arrossito in imbarazzo.
Io e mio zio ci scambiamo uno sguardo fugace. «Sarà meglio che vai a riposarti, allora, ragazzo. Vieni, ti mostro la tua stanza.» fa finta di nulla Iron Man, indicando un corridoio alla nostra sinistra.
Li osservo allontanarsi, ancora confusa dalla bugia che ha detto Peter. Che cosa gli hanno fatto?
Serro i pugni lungo i fianchi, pensando ad un modo in cui posso essere da aiuto ma, allo stesso tempo, cerco di di calmarmi perché un senso di nervosismo si è già fatto sentire dentro di me. Non essere informata di ciò che sta succedendo mi sta davvero dando fastidio.
«Sai, alle volte dovreste davvero dare sfogo alle tue emozioni.» dice una voce alle mie spalle. Sollevo lo sguardo e mi osservo attorno, notando che sono rimasta sola per l'ennesima volta con il fratellastro del Dio del tuono.
Quando mi giro verso Loki, lo trovo a fissarmi con un sorrisetto furbo sul volto.
Alzo gli occhi al cielo. «Certo, e magari, secondo te, dovrei pure chiamare un esercito alieno per conquistare il mondo!» ribatte sarcastica.
Loki ridacchia. «Non sarebbe affatto male, ma io intendevo che alle volte dovresti dire ciò che pensi in faccia alle persone, trattenere troppo i tuoi sentimenti potrebbe corroderti l'anima, parole di un esperto.» alza le mani legate dalle catene il Dio degli inganni.
Lo guardo con un sopracciglio alzato. «E io dovrei fidarmi di ciò che mi stai dicendo? Senza offesa, ma sei il Dio degli inganni e sei bravo a mentire.»
Il fratellastro di Thor sbuffa e alza gli occhi al cielo. «Voi midgardiani siete proprio dei diffidenti, eh? Oltre ad essere incredibilmente stupidi e fragili.»
Incrocio le braccia al petto. «Hai finito con gli insulti o vuoi rispondere alla domanda che ti ho appena fatto?»
Loki sfoggia un'altro sorriso divertito, alquanto irritante. «Dai, non ci si può nemmeno divertire! Comunque ero sincero, alle volte succede che lo sia.»
Rimango un attimo stupita dalla sua risposta, poi mi ricompongo. Sforzo un sorriso nella sua direzione. «Beh, allora grazie del consiglio.»
Lui fa spallucce. «Non ringraziarmi, sembravi in difficoltà.»
«È strano che tu non abbia approfittato di questo mio stato di disagio per trarne beneficio personale.»
«E cosa avrei dovuto fare esattamente?»
Indico le sue catene. «Per esempio toglierti le catene?»
Lui scoppia a ridere. «Sei una tipa molto perspicace, Grace, non me lo sarei mai aspettato! Comunque sia, non posso fare niente se non ho il mio scettro.»
Annuisco. «Sei lo stesso il Dio degli inganni, la furbizia e la perspicacia di certo non ti mancano.»
Loki sorride furbamente. «Certamente, ma non ho voglia di sprecare energia per frivolezze.»
Lo osservo inarcando le sopracciglia, come se avesse detto la cosa più stupida del mondo. Notando che io non ho ancora risposto, l'asgardiano incrocia il mio sguardo e solleva un sopracciglio.
STAI LEGGENDO
𝙒𝙞𝙡𝙙𝙛𝙡𝙤𝙬𝙚𝙧 ❃ 𝙋𝙞𝙚𝙩𝙧𝙤 𝙈𝙖𝙭𝙞𝙢𝙤𝙛𝙛
FanfictionQuando un ragazzo misterioso e affascinante salva la vita di Grace, quest'ultima si sente riconoscente e vuole sdebitarsi con questo ragazzo. Mentre lo cerca per la città mezza distrutta dove abitava, sente qualcuno gridare da un bus dove trova una...