• Secrets •
Il viaggio nella limousine dura all'incirca venti minuti e, finalmente dopo un silenzio alquanto imbarazzante, arriviamo a destinazione. Seguo mio zio all'interno di una vecchio condominio.
«Sì, non è proprio il massimo dell'agiatezza ma non preoccupatevi... non è tutto oro quello che luccica.» commenta Tony, notando il mio sguardo perso nel vuoto. Mi sforzo di annuire, ignorando spudoratamente lo sguardo di Pietro.
Steve schiaccia il pulsante dell'ascensore e improvvisamente compare uno schermo con una strana luce rossa che inizia ad esaminare il volto dell'eroe della seconda guerra mondiale per poi emettere un suono acuto.
"Bentornato, capitano." annuncia la voce, aprendo poi una porta alla nostra destra. Seguiamo Captain America attraverso dei corridoi per poi arrivare in un'appartamento molto spazioso dove troviamo gli altri.
Wanda corre subito incontro al fratello e i due si stringono in un abbraccio mentre io mi avvicino a Clint, Bruce e Sam che stanno chiacchierando tra di loro.
L'arciere è il primo a notarmi e mi accoglie con un caloroso sorriso. «Ciao, Grace!» mi saluta, circondando poi le mie spalle con un suo braccio. Questo gesto mi fa sentire al sicuro.
Abbozzo un sorriso ai tre uomini. «Ciao, ragazzi.»
Occhio di Falco nota che c'è qualcosa che non va. «Hey, tutto okay?»
«Sì sì, ho solo un po' di mal di testa.» mento e lui annuisce.
Bruce si sistema gli occhiali da vista sulla punta del naso. «Può capitare, soprattutto su una telepatica come te.» mormora l'uomo, con un debole sorriso.
«Però sarebbe bello sentire i pensieri degli altri, sapere cosa pensano di te e di altri... un po' ti invidio.» scherza Sam, facendoci ridacchiare.
«Ha i suoi pro e i suoi contro, e uno dei difetti è che ti provoca forti mal di testa e giramenti di testa quasi insopportabili. Sinceramente non so come ho fatto a resistere per così tanto tempo.» ribatto.
Loki, in manette e poco lontano di noi, ci rivolge uno sguardo impassibile. «Perché sei stata creata dalla fusione delle due-» ma viene presto interrotto da mio zio Tony che, con un colpo della sua armatura, gli lancia addosso un pezzo di scotch.
«Stai zitto, Dio delle capre!» esclama il miliardario facendo alzare gli occhi al cielo al Dio degli inganni, infastidito.
Clint ridacchia, stringendomi a lui. «Sono orgoglioso di te, ragazzina, sul serio. Ti sei dimostrata una tipa tosta, e noi abbiamo bisogno di persone come te nel nostro gruppo.» mi loda l'uomo con un sorriso sincero.
«Grazie, Clint.» ribatto, ricambiando il sorriso.
La mia mente però si sofferma sul povero ragazzo dei Queens, che è rinchiuso chissà dove, prigioniero dell'organizzazione più spietata di tutta la storia che ha l'obbiettivo di ucciderci, e chissà che loschi piani ha in mente visto che hanno lo scettro di Loki!
Devo ritrovarlo, perché mi sento in colpa per non averlo aiutato abbastanza. Sono stata io a portarlo in questo casino.
Scuoto la testa, tornando alla realtà e noto che i tre uomini si sono seduti ad un tavolo poco più in là e le due donne del gruppo mi stanno guardando confuse.
La gemella di Pietro fa un passo in avanti. «Tutto okay, Grace?» domanda.
Senza farmi vedere dalle due donne, esamino la mente e i pensieri di Wanda, alla disperata ricerca di qualche ricordo legato a quello del fratello. Essendo anche lei una telepatica, trovo resistenza ma, dato che io discendo dalla fusione di due gemme, riesco ad avere la meglio. La ragazza cade a terra con un forte mal di testa, tanto che Pietro corre in suo aiuto.
STAI LEGGENDO
𝙒𝙞𝙡𝙙𝙛𝙡𝙤𝙬𝙚𝙧 ❃ 𝙋𝙞𝙚𝙩𝙧𝙤 𝙈𝙖𝙭𝙞𝙢𝙤𝙛𝙛
FanfictionQuando un ragazzo misterioso e affascinante salva la vita di Grace, quest'ultima si sente riconoscente e vuole sdebitarsi con questo ragazzo. Mentre lo cerca per la città mezza distrutta dove abitava, sente qualcuno gridare da un bus dove trova una...