capitolo 2

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Mi sveglio con un gran baccano, apro gli occhi e capisco che sono ancora sul divano ma con una coperta che prima non avevo. What?
Mi alzo con la lentezza di un bradipo ed entro in cucina

<<Buongiorno fagiolino>> sbuffo
<<Oh dio Nelsino ancora?>> Mi lamento <<buongiorno>> continuo poi.

<<Cesare si è gentilmente offerto per fare la colazione>> sorride e guardo verso Cesare che è senza maglia. Di nuovo. Non respiro.
<<Non mi sono offerto, semplicemente non volevo morire avvelenato per colpa vostra>> dice con un sorrisetto,
<<Oh ma davvero?>> Inizio <<quindi io non sarei brava a cucinare?>> Chiedo con un tono di sfida. Si guardano e Nelson maledice Cesi, ha appena fatto un gran cavolata perché sono l'unica che cucina in casa.

<<Bene bene, allora dite addio alle mie bontà!>> Finisco con fare drammatico
Nelson mi guarda con tristezza
<<No sorellina ti prego, io non ho parlato>> mi risponde con tono disperato, vado verso di lui e lo abbraccio sussurrandogli <<non preoccuparti, poi ti faccio un dolce>> e mi da un bacio.
<<Ehi ma non è giusto!>> Ribatte il Cesu,
<<Anch'io voglio il tuo dolce!>> Finisce lui. Delle immagini che hanno niente di casto si presentano ai miei pensieri, deglutisco rumorosamente, ma cosa penso!
Cerco di togliere quelle immagini dalla mia testa e noto che intanto mio fratello è andato di sopra a vestirsi e svegliare Bea per accompagnarla a casa.

Mi volto verso Cesare e sorridendo, con un po'di imbarazzo, lo guardo <<uhm forse si, forse no, chi lo sa! La prossima volta ci pensi due volte>> finisco con un sorrisetto malizioso e mi allontano dalla cucina,
<<POLLICINO TORNA SUBITO QUI, ti prego>> oh dio loro e questi nomignoli
<<Cosa c'è Cesi? Se vuoi mangiare ancora le mie prelibatezze devi farti perdonare>> dico io trattenendo una risata

Si avvicina, si avvicina troppo. Perché siamo così vicini? Non respiro. Ci guardiamo negli occhi. Siamo fin troppo vicini
<<come posso farmi perdonare?>> sussurra a pochi centimetri dalla mia faccia, sono pietrificata.
Mi mette le mani sui fianchi e mi avvicina ancora di più, siamo attaccati.
Mi da un bacio all'angolo della bocca. Emozioni indescrivibili, ho una giungla nello stomaco.

<<Forse questo può bastare>> mi sussurra sulle labbra per poi lasciarmi sola ed andare di sopra.

Oh diamine.

///////
Dopo aver perso metà vita per colpa di Cesare sono salita, in realtà corsa, in camera mia per prepararmi ed uscire. Devo svuotare la mia testa.
Ho chiamato Tonno e tra un po' ci vediamo al parco, con lui si che posso sfogarmi, mi capisce.

Sono quasi pronta e dopo essermi preparata con tutta la calma del mondo, tanto è un ritardatario nato, sento la porta aprirsi e vedo Cesare, cazzo ma oggi è ovunque.

Mi guarda.
Mi guarda in modo strano, ha un sopracciglio alzato ed uno sguardo indescrivibile ed un sorrisino del tipo "oh dio ti salto addosso", ma non capisco perché.

Lo guardo stranita, mi volto verso lo specchio e noto di essere ancora in mutande. Merda
<<Uh, consiglieri di chiudere la porta>> mi fa un occhiolino, <<a meno che..>> non finisce la frase e nel mentre fa dei passi avanti
<<NOOO, esci subito da questa stanza Cesare Cantelli!>> E lo sbatto fuori di li.
Lo sento ridere, Dio che imbarazzo.

Scendo giù ormai pronta, con ancora il suo sguardo impresso nella mente. Ci sono sempre stati momenti di "perversione" tra me e lui, ma mai mi ha guardata in quel modo.

Vado in cucina dove sono loro, Cesare mi guarda divertito ed io gli sussurro un grande "vaffanculo" mentre Nelson ci guarda stranito.
<<Io sto uscendo>> avviso le due bestie
<<Dove? Con chi? Che devi fare?>> Eccolo che inizia, lo guardo male
<<Vado al Parco con Tone>> dico e Cesare quasi non si affoga con la sua stessa saliva. Ma che ha?

Esco dalla cucina sotto lo sguardo.. strano di Cesare e con le continue domande di mio fratello.
<<A dopo scimmioni>> dico ridendo per poi uscire definitivamente.
Ho bisogno di parlargli urgentemente.

Golden /Cesare Cantelli/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora