Seduti al bar con tutte le ordinazioni, portate da quella gioia per i miei occhi, si creano tutti i discorsi possibili ed immaginabili.
Ci arriva il conto, Frank prende e cade un fogliettino. Lui ride e lo mostra a Nelson che fa lo stesso.
Non capisco cosa stia succedendo
<<Uhm che succede regaz?>> Li guardo
<<*numero di telefono* Feds con uno smile>> finisce mio fratello ridendoOkay questo si che è imbarazzante, sento le guance andarmi a fuoco.
Bea prende il bigliettino dalle sue mani me lo passae leggo, non mi stava prendendo in giro. Bene, quel figone mi ha lasciato il numero.*******
Dopo aver pagato e aver salutato i ragazzi dietro al bancone, nostri amici da anni, con imbarazzo mi sono avvicinata al cameriere<<Uhm ehi, ti ringrazio per il numero>> okay ad essere imbarazzante sono io
<<Tranquilla, un piacere per me>> ammicca, uh dios
<<Beh..io devo andare>> dico indicando i ragazzi <<ah un ultima cosa, come ti chiami?>> Continuo <<tu sai il mio nome ma io il tuo no>> finisco con un sorriso<<Oh si giusto, mi chiamo Simone>> sorride. Che sorriso ragazzi.
Ci salutiamo ed esco.Non riesco a smettere di pensare al suo sorriso, con tanto di fossette, così chiaro che si adatta perfettamente alla sua carnagione scura. Poi i suoi occhi color nocciola simile al colore dei suoi ricci, tutto questo racchiuso in un fisico alto e snello: un sogno.
Per strada tutti hanno continuato a fare battutine al riguardo, da quando sono uscita non hanno fatto altro che prendermi in giro. Li detesto.
Siamo ormai a casa, sono rimasti solo Tonno e Cesare per giocare alla play, io sono in camera mia e decido di scrivergli un messaggio
io: ciau Simo sono Federica, la ragazza che era al bar :)
Okay molto imbarazzante ma meglio di così non so fare
Sono passati minuti ma nessun messaggio, starà ancora lavorando, convincendomi di questo scendo di sotto. Nelle scale incontro Nelson che mi chiede se volessi fare una partita anch'io ricevendo una risposta positiva.
Mi siedo sul divano tra Cesi e Tone, non capisco perché ma sono sempre seduta tra di loro, e chiedo delle cose relative al gioco.
Tra insulti e varie dichiarazioni d'amore, chiamiamole così, mi hanno detto che Tonno è stato stracciato senza pudore da Cesare. Come sempre aggiungerei, shh.La partita è conclusa quindi adesso entro in gioco io contro Cesare "l'invincibile" Cantelli, in effetti si è abbastanza forte devo ammetterlo.
<<Tone prepara i fazzoletti che la farò piangere>> dice con tono sicuro di se
<<ma zitto, che cambierai il pannolino una decina di volte per quanto ti farò piangere>> rispondo io allo stesso tono facendogli anche l'occhiolino.Come nostro solito la partita va avanti ad insulti ed urli a caso, stiamo andando piuttosto bene tutti e due e Tone mi incita a vincere e di risposta Cesare lo manda in un posto felice, ecco.
Dal nulla sbuca Nelson che mi dice di essermi arrivato un messaggio e gli chiedo di leggerlo
<<ehi bellezza, speravo mi scrives->> <<PASSAMI QUEL CELLULARE E TACI>> dico bloccando la lettura di quel messaggio.Butta il telefono sul divano e Tone lo prende, non dico nulla perché tanto gliene avrei parlato
<<ehi perché lui si ed io no?>> chiede Nelson lamentino
<<tesoro il Toni è il Toni>> dico e l'interessato mi lancia un bacino
<<si si okay, io invece?>> si intromette Cesare <<io che ruolo ho, ceh, posso saperlo no?>> dice grattandosi dietro la nuca<<forse, in un altro mondo, leggerai>> finisco facendogli "pat pat" sulla testa ridendo
<<okay basta>> dice e non capiscoPosa il joystick e si gira verso di me <<a noi due>> ed inizia a farmi il solletico. Tanto che mi dimeno dalle risate faccio alzare Tonno dal divano che va in cucina con Nelson sapendo già come sarebbe andata a finire: rincorrerci.
Cosa mai successa visto che siamo caduti entrambi dal divano rotolando lui sopra di me, tra le risate mi rendo poi conto di essere fin troppo vicina al suo viso tanto che ne sento il respiro
Continuo a passare lo sguardo dalle labbra agli occhi e la voglia di sfiorarle si fa sempre più forte. Non posso, dopo quello che è successo quel giorno non posso permettermi di rifare lo stesso sbaglio.
So che non devo ma il solo pensiero delle sue labbra sulle mie mi causa tanti di quei brividi, lui si avvicina e spontaneamente chiudo gli occhi. Mi lascia un bacino sul naso e si alza lasciandomi, ancora una volta, da sola pietrificata.
Passano alcuni secondi dove cerco di ritornare in me e mi alzo, prendo il cellulare e scappo in camera mia.
Questo ragazzo mi farà venire un infarto prima o poi, penso tra me e me.Mi stendo sul letto e prendo il cellulare dalla tasca per ascoltare un po' di musica, sono nella sua chat e ricordo di dovergli ancora rispondere
Simo :) : ehi bellezza, speravo mi scrivessi
Spero non sia troppo affrettato chiederti di uscire quindi... ti va?
Io: no tranquillo, accetto volentieri!
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Golden /Cesare Cantelli/
FanfictionSe seguite la Valle e impazzite per il Cantelli questa storia, forse, potrebbe piacervi :)