capitolo 16

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Sono passate settimane da quella giornata, forse la più bella fin'ora. Siamo stati anche in vacanza, sfortunatamente, non tutti insieme: Frank è andato con suoi vecchi amici, Dario e Nick non lo sappiamo...forse.

Non so dove sono stati ma erano insieme e di questo ne sono sicura, "abbiamo bisogno di stare soli, sai" tutto ciò che ha detto Dario e beh chi vuole intendere intenda.

Siamo stati io Cesu Tone Nels e Bea in Sardegna, è stata forse un delle vacanze più belle e divertenti mai fatte. Sarà che adesso ho il cuore aggiustato, probabilmente si.

Adesso siamo per strada e passeggiamo mano nella mano per il centro di Bologna e stranamente ha voluto farsi delle foto, non da lui ma ho apprezzato.

Stiamo entrando nel bar dei nostri amici quando dalla vetrina riconosco un volto, faccio finta di nulla e gli stringo la mano. Ci sediamo al nostro tavolo, dopo aver salutato i nostri amici, ed iniziamo a parlare tranquillamente 

<<salve, che vi po->> avevo la testa bassa fino ad ora, non sono ne arrabbiata ne triste, non me ne frega assolutamente nulla

Guardo verso Cesare e capisco che è arrabbiato, gli poggio una mano sulla gamba e lo sento rilassarsi <<per me un analcolico a frutta e per lui una birra, i ragazzi al banco già conoscono le nostre preferenze>> dico con la più totale indifferenza

Scrive senza proferire parola e va via, meglio così, non penso che sarei riuscita a mantenere Cesare. So fin troppo bene cosa pensa di questa storia, e di lui, ma adesso stiamo bene insieme non voglio che niente e nessuno rovini tutto ciò.

Ritorniamo a parlare, sta per darmi un bacio quando Simone torna con le nostre ordinazioni <<ecco a voi>> dice e sembra voler dire altro, posa con fin troppa lentezza il mio bicchiere

lo prendo dalle sue mani, mi sta facendo alterare e non poco. Cesare aveva una mano intrecciata alla mia e col pollice, forse per calmarsi anche lui, inizia a fare dei cerchi invisibili.

Fa per andarsene <<ascolta, possiamo parlare?>> chiede con tono basso, inizio a sentire la rabbia salire alle stelle

Lo evito, non voglio rovinare questa giornata. Siamo insieme, a girare, da questa mattina e sinceramente non mi avveleno la giornata per uno come lui.

<<Ma te ne vuoi andare?>> Ecco, come non detto. Cesare è nero dalla rabbia, si è alzato e subito gli prendo la mano.

Guardo Simone e vedo che mi fissa, senza smuoversi. Cerco di mantenere la calma, almeno io.

<<Ti prego>> sussurra e quasi non lo sento, non so con quale forza ma mantengo lo sguardo alto e lui quasi sembra sorpreso

Non rispondo, non penso merita ancora le mie attenzioni, deve stare lontano da me.

<<Ho bisogno di spieg->> <<se senti tutto questo bisogno di "spiegarmi", perché non l'hai fatto prima di partire? Anzi guarda, non mi interessa, tieni le tue spiegazioni ed anche te stesso, lontano da me>> poso i soldi sul tavolo e faccio per uscire

Mi prende il polso <<eh no adesso, basta>> Cesare parte e gli tira un pungo in faccia

<<Andiamo via, per favore>> dico quasi piangendo, non sostengo queste situazioni. Gli prendo la mano, la intreccio con la mia e sorrido.

So che non è la miglior situazione per farlo ma anche lui ricambia, ci scusiamo con i ragazzi ed usciamo.

Lo giro verso di me e lo bacio.

Golden /Cesare Cantelli/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora