capitolo 8

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Da quella mattinata tra me e Cesare è come se fosse tornato tutto normale. Nei giorni a seguire mi è stato vicino, letteralmente incollato. Di tutto questo il mio migliore amico ne ha risentito, tanto da discuterci varie volte. Ed ovviamente Cesu aveva la meglio visto che finivano sempre a fare a "botte", scherzosamente. Anche se penso che Tonno fosse serio ma dettagli.

C'è stato un evento che mi è rimasto più degli altri: eravamo solo io e Tone in camera mia, a casa non c'era nessuno, stavamo guardando un film molto più che trash, a tratti anche cringe, non riuscivamo a non ridere. Tanto del casino che facevamo tra risate rutti e battute, nessuno dei due si rese conto che i ragazzi fossero tornati fin quando la mia povera porta non viene sbattuta contro il mio povero muro. Un Cesarino, con una faccia ed uno sguardo che non saprei come descrivere, si scaraventa su di noi, o meglio Tonno che (aggiungerei anche come sempre) finisce sul mio pavimento e le sue braccia sostituite da quelle di Cesare.
Mai sentita a casa come in quel momento.
Non pensavo che Cesare potesse reagire in questo modo, poi con Tonno. Non so perché ma questi suoi gesti mi hanno colpita un po'.

Ci sono anche stati dei momenti di puro silenzio, alcuni molto più che imbarazzanti, altri dove eravamo solo noi ed i nostri respiri: i momenti dove tutto il resto scompare e rimaniamo solo io lui ed il silenzio. 

*******

Con Dario l'amicizia si è stretta da quel giorno sui colli, ci scriviamo sempre e tende a chiedermi di uscire, proprio come ha appena fatto. 

Succede quasi sempre, ovviamente quando quei due mi lasciano un po' di tempo libero ma non che mi dispiaccia solo che mi piacerebbe passare del tempo insieme al resto del gruppo.

L'ho sempre visto un ragazzo che sta molto sulle sue, non è che non me lo aspettavo solo che, per come sono io un po' euforica, diciamo così, pensavo non gli andassi a genio. Mi sono ricreduta, è un ragazzo tanto simpatico ed ha anche lui dei momenti di pazzia come me, ovviamente le sue lunghe riflessioni non mancano mai. Mi ci trovo perfettamente.

I miei pensieri vengono fermati da due bambini urlanti che, molto probabilmente, stanno correndo per casa. Come non detto la mia porta, sempre lei poverina, viene aperta e sbattuta contro il mio povero muro. Dovrei metterci qualcosa o mi ritroverò un buco nella parete.

Die specie non identificate mi si sono presentate in camera e mi sembrano molto carichi. Mai un attimo di pace in questa casa oh.

<<Hai da fare oggi? No? Perfetto vest..>> fa una mini pausa dopo avermi lanciato un sguardo <<vedo che sei già pronta, usciamoooooo>> finisce Cesare urlacchiando.

Li guardo un pochino dispiaciuta ma con un sorrisino sulle labbra
<<Mi dispiace ma già mi hanno prenotata>> dico io, non hanno il tempo di rispondere che suonano alla porta
<<Uh guarda, giusto in tempo, sarà per me>> dico e divertita mi dirigo verso la porta

Ai miei occhi mi si mostra una Bea tutto sorridente che subito mi abbraccia
<<Oh finalmente>> dice mentre ricambio l'abbraccio

<<coff coff>> una tosse, molto finta aggiungerei, si sente alle mie spalle

Ci giriamo, sempre stretti, per capire il suono da chi provenisse: Cesare, a mio parere un po' scocciato, mi chiede se fosse lei il motivo del mio impegno ricevendo una risposta negativa seguita poi dal saluto da parte di Dario che è appena arrivato.

Adesso inizia a lamentarsi di sicuro, sembra un bambino quando si comporta così. E' proprio dolcino.

<<Dai ti prego rimani, ci esci un altro giorno con Dario>> piagnucola, come non detto

Di tutta risposta gli lancio un bacio e sotto lo sguardo divertito dei tre ragazzi io e Dario usciamo, finalmente, da quella casa.

<<Grazie mille Dario, mi hai salvata>> ridendo ci incamminiamo verso il centro. 

Golden /Cesare Cantelli/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora