capitolo 14

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POV CESARE

<<Senti Fede>> dico mettendole una mano sulla gamba, gesto molto spontaneo. Si alza di scatto ed io abbasso la testa. Se ne va e no, questa volta non posso lasciarla andare così, non ora. Mai più

<<cazzo>> sbotto e mi alzo per cercarla, esco da li e la vedo seduta in lontananza su una panchina con la testa chinata

mi avvicino e capisco che sta piangendo <<ti prego non piangere>>
dio odio vederla piangere, farei di tutto per renderla felice ed invece non sto facendo altro che farla soffrire

Mi siedo di fianco a lei e faccio per abbracciarla ma si scansa, ci riprovo un paio di volte finché non si lascia andare, la stringo forte e lei si poggia a me

Di botto si stacca e si alza <<tu, tu brutto stronzo come hai potuto?>> inizia <<quella li, non voglio neanche nominarla perché al solo suo pensiero la rabbia sale alle stelle>> è abbastanza arrabbiata <<no davvero, Sofia? Cristo ma che ti è preso? Ti ha dato di volta il cervello Cesare?>> quasi urla ma come darle torto?

<<Dio, ma ti ricordi quello che ti ha fatto passare o no? Ti ricordi di tutte quelle notti che hai pianto per lei? Di come non volevi neanche più uscire di casa per paura di incontrarla>> abbasso lo sguardo

<<hai smesso di fare qualsiasi cosa per colpa sua, hai smesso di far brillare i tuoi meravigliosi occhi, il tuo sorriso così luminoso ha smesso di splendere. Per colpa di quella stronza stavi per perdere tutto Cesare, ti rendi conto?>> a quelle sue parole il mio cuore ha fatto uno sbalzo, tra tutte queste cose che ha detto le uniche parole che ho sentito sono stati i riferimenti ai miei occhi ed il mio sorriso. 

<<vuoi dirmi per quale diamine di motivo era a casa tua? Che motivazioni hai avuto per riportarla nela tua vita, volevi distrug->> <<l'unica cosa che mi sta distruggendo è vederti abbracciata a quello, il solo pensiero che lui possa toccarti mi fa impazzire, io non capisco più nulla, perdo la ragione se so che siete insieme. Cazzo sono follemente geloso che tu stia con lui>>

Caccio tutto d'un fiato, mi sento libero finalmente anche se so che non cambierà nulla. Ormai stanno insieme ed io sono di troppo.

Ha lo sguardo fisso su di me, alzo gli occhi ai suoi e vedo uno strano luccichio. Si avvicina e mi prende le mani <<per me lui non è niente, non ho mai sentito nulla in confronto a quello che mi fai sentire tu solo se mi guardi. Impazzisco quando incastri i tuoi occhi nei miei perché mi ci vedo perfettamente>> dice ed il mio cuore inizia a battere velocemente <<e poi penso che tra me e lui sia finita>> ammette 

Non capisco <<come scusa?>> chiedo con un pizzico di felicità 

<<nulla, in questo momento poco mi importa>> <<a me->> provo a dire ma si avvicina fino a baciarmi, mi alzo e la allontano

Abbassa lo sguardo, le prendo il viso tra le mani e sorrido, lei ricambia. Mi fiondo sulle sue labbra, il bisogno di sentirle ancora sulle mie era fin troppo forte, vorrei poter stare così per sempre.

Approfondisce il bacio e questa cosa mi fa impazzire, le metto una mano sul fianco e la avvicino ancora di più, mi mette le braccia attorno al collo, il cuore mi batte all'impazzata e devo fermarmi.

Mi stacco da lei svogliatamente e le faccio capire che non sarebbe andata a finire bene se avessimo continuato

<<beh magari dopo>> ammicca ridendo e cammina verso l'entrata, dio quello che mi provoca nessuno lo sa

Golden /Cesare Cantelli/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora