capitolo 7

889 29 2
                                    

POV CESARE
Sento un telefono squillare e mi alzo dalla sedia, vedo che sta per ritornare in camera e subito le prendo la mano, sento una strana sensazione al petto.  Lascio perdere ed inizio a parlare.

<<Ehi ti stavo aspettando>> dico <<tutto okay?>> chiedo sottovoce, nessuna risposta. 

Non capisco che abbia, riprovo
<<Piccola parlami ti prego>> non uso questo genere di nomignoli, ma con lei è diverso. E' così piccola e fragile, ha sofferto molto e non vorrei mai che provasse dolore. Non vorrei mai che soffrisse per colpa mia.

La volto verso di me, ma ha lo sguardo basso, come sempre, ma ora ho bisogno che mi guardi. Sento il bisogno che i suoi occhioni marroni si incastrino nei miei, non so perché ma voglio che accada. Le metto una mano sotto il mento e finalmente i nostri sguardi si perdono tra di loro.

Di nuovo quel calore al petto, non capisco cosa mi stia succedendo.

Ha gli occhi lucidi, segno che sta per piangere
<<Perché ti sei allontanata da me?>> non ce la faccio più <<non capisco cosa ti ho fatto, che ho sbagliato?>> è come pietrificata, <<se ho fatto qualcosa, ti prego dimmelo, io non riesco più a stare in questa situazione con te>> sento di stare per scoppiare <<mi manchi tremendamente tanto..>> una lacrima è andata.

Ho bisogno di lei, è diventata troppo importante. Mi fa star bene, è essenziale per me.

<<Davvero dimmi che ho fatto, perdonami però davvero non capisco..>> non riesco più a trattenerle, ormai scendono senza consenso.

Incastra di nuovo i suoi meravigliosi occhi nei miei, mi asciuga le lacrime ed a quel contatto mi sento così bene. Mi ci appoggio e chiudo gli occhi, mi sento così bene.

<<Non è colpa tua Cesi>> finalmente la sua voce <<è stato un periodo pesante per me>> non capisco a cosa si riferisce, penso alla scuola ma non trovo il collegamente con me... Decido di rimanere in silenzio, godermi il suo tocco ancora un po'.

<<Però adesso è tutto okay, è passato>> finisce, la guardo. So che mi sta nascondendo qualcosa, però va bene così almeno ci siamo parlati. Anche se non ci siamo chiariti del tutto, per adesso mi sta bene così.

Ho bisogno di stringerla tra le mie braccia, così faccio.
Mi stringe forte, ricambio senza pensarci minimamente.

<<Mi sei mancato anche tu>> dice in un sussurro.

Sentivo troppo la necessità di tutto questo.

Di lei.

Golden /Cesare Cantelli/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora