capitolo 7

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«partiamo dall'inizio...»

«hey frank, buongiorno, scusa se ti sono entrato così. Posso farti una proposta?» disse euforico Nelson entrando in casa di Davide.
«certo, Nels, dimmi tutto»
«ecco, allora... io avrei pensato ad un progetto... per ora siamo io, tu, cesu e tonno. Cesare sta chiedendo anche a Federico e credo proprio che coinvolgerò anche Ilario, il ragazzo della radio.»
«quello a cui rubasti il posto tempo fa? Non era Dario?»
«sì, e chi sennò?» disse lui ridendo nervoso. Vedevo che era sotto pressione e, forse per quello o forse anche perché non ero impegnato in nulla di speciale, accettai la proposta con un cenno del capo. 
«di cosa si tratta?»
Lui mi sorrise, si sedette difronte a me, dall'altro lato del tavolo di casa mia ed iniziò a raccontarmi euforico
«allora... hai presente casa mia, no? il salotto con divano e tavolo da pranzo?»
stetti in silenzio abbastanza incuriosito, anche se non mi affezionavo o semplicemente non venivo attirato da dei progetti in modo particolare, a differenza di Nelson.
Nelson è sempre stato molto diverso da me. Sempre positivo ed allegro. Anche molto pigro, questo sì, ma non c'è mai un progetto nullo con lui.
«p-praticamente ci siamo noi che... che facciamo un talk show... su internet»
«tipo quelli in TV
«e-esatto! ci... ci stai...?» mi disse speranzioso lui
«mh... va bene, basta che non esce una cazzata dove ci siamo noi che facciamo i coglioni»
lui mi corse incontro e mi abbracciò. 
Ricambiai l'abbraccio ridacchiando piano.
«è così tanto importante la mia presenza?»
«certo frank! altrimenti non avrei chiamato te» mi disse lui staccandosi dall'abbraccio.
«mi dici poi tu quello che devo fare?»
«certo! ora devo scappare, devo avvisare Cesare della grande notizia!» e così dicendo corse fuori dall'appartamento con il suo grande sorriso sulle labbra.

«rega ma ora che Fede è ad Edimburgo come facciamo? Abbiamo tutto pronto» disse tonno mettendosi le mani tra i capelli.
Federico si era laureato a pieni voti e, per concludere definitivamente gli studi ed infine per cercare lavoro era costretto a lasciare Bologna.
Non era programmata questa sua partenza.
Praticamente space valley non sarebbe nemmeno lei senza Federico.
«...ho un'idea. Vi ricordate Nicolas?»
tutti guardammo Nelson e ci scambiammo uno sguardo complice.
Avevamo trovato il tassello mancante del puzzle.
Ed avevamo trovato anche una scusa per Federico, per chi sarebbe arrivato poi.
Nelson si affrettò a digitare un messaggio su Whatsapp al ragazzo più piccolo, poi si sedette accanto a Cesare, seduto sul divano, e si poggiò sul suo petto stremato.
«Nelson hai dormito questa notte?» se ne uscì Dario mentre interrompeva la sua passeggiata per il salotto di Nelson, ormai nuovo studio di space valley.
Il ragazzo riccio scosse la testa coccolato delicatamente da cugino che lo fece sistemare per farlo riposare almeno un po', stressato com'era.
Sospirai.
«Nelson non ti demoralizzare. Sei riuscito a fare tutto questo nonostante le mille difficoltà, non puoi abbatterti così. Nic accetterà sicuramente, te lo assicuro» disse tonno sistemando i capelli di Nelson, ormai sul punto di crollare in un sonno abbastanza pesante.
«ha... ha ragione tonno. Insomma, non puoi pensare che un fringuello come quel ragazzetto lì rifiuti una proposta simile, dopo quello che hai fatto tu per lui.» disse Cesare accarezzando piano il braccio di Nelson.
Dario si limitava ad annuire poggiato allo stipite della porta. 
Io ero perso nei miei pensieri.
Non sapevo molto di quel Nicolas, ma da come ne parlavano i tre ragazzi si percepiva una persona davvero buona.
Come sperato, infatti, dopo qualche giorno, arrivò la risposta di Nicolas, ovviamente positiva.
Quando raggiungemmo lo studio per le ultime modifiche riuscimmo a conoscere meglio il nuovo arrivato ed appurammo, io e Dario che ancora non sapevamo quasi nulla di questo ragazzo, che era davvero affidabile, perfetto per l'ormai nostro miglior progetto.

𝒂𝒇𝒕𝒆𝒓 𝒂𝒍𝒍 𝒕𝒉𝒊𝒔 𝒕𝒊𝒎𝒆 ..? - 𝒔𝒑𝒂𝒄𝒆 𝒗𝒂𝒍𝒍𝒆𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora