《 Quindi, che ci facciamo ancora a scuola alle quattro di pomeriggio del venerdì? Non che mi dispiaccia, sia chiaro, però ecco... avrei degli impegni Haru.》 Disse Kazuto mentre si sedeva per terra vicino al distributore automatico.
《 Vuoi o non vuoi catturare lo stalker?》 Chiese la rossa incrociando le braccia al petto.
《 Si ma perché ora? Che vuoi fare? Aspettare che magicamente appaia qualcuno davanti al mio armadietto e ci infili qualcosa dentro indirizzato a me?》
《...Sì. 》
Il ragazzo stette zitto e squadrò scettico la sorella: 《 E credi sul serio che succederà?》
《 Si.》 Rispose la sorella.
《 Come fai a esserne certa ?》
《 Grazie a questi.》 Haru gli passò una cartellina color arcobaleno contenendo dei fogli tutti scarabbocchiati e pieni di appunti.
《 E questi? Che sarebbero?》
《 Me li ha dati una mia conoscenza che frequenta questa scuola. Sono appunti riguardanti il tuo presunto valentino-stalker ma questi sono dettagli irrilevanti. Comunque, secondo questa mia fonte, il tuo valentino si chiama Sen Takaba, è nato il dodici di maggio e ha quindici anni (wow, è più piccolo di te) , sua madre non è giapponese ma francese, suo padre lavora all'estero e ha una sorellina minore di sei anni di nome Sophie. Frequenta lezioni di piano e ama il disegno, la poesia e a quanto pare te. Inoltre, questa mia fonte mia ha detto che più o meno a quest'ora Sen si avvicina al tuo armadietto. Sempre e solo il venerdì. 》
Tutto quello che riuscì a dire il ragazzo fu un :"Ah"
Uno perché non capiva come non si fosse mai accorto della natura da stalker di sua sorella e secondo perché non riusciva a capire come Sen si fosse innamorato di lui.
Sì, conosceva Sen. Eccome se lo conosceva! Era uno dei suoi compagni di classe porca miseria! Come cazzarola aveva fatto a non accorgersene?!
Insomma, era un tipo simpatico e gli faceva piacere parlare con lui, ma... mai e poi mai avrebbe pensato che potesse provare per lui qualche sentimento oltre alla semplice simpatia per un compagno!
Il ragazzo iniziò a bere il suo succo di frutta nervoso e guardò i messaggi sul telefono per tranquillizzarsi un attimo; ve ne era uno di Katsuki che diceva : "Dove cazzarola siete ?! Sapete che mi sono fatto un culo così per il pranzo di oggi ?! Brutti ingrati ! Sta sera a letto senza cena! "
Sul volto di Kazuto comparve un piccolo sorriso : 《 Papà è incacchiato perché non siamo tornati a casa.》
《 Tsk, digli che è tutto ok e che torniamo prima delle sei.》 Sbuffò la maggiore.
Il ragazzo fece come gli era stato detto e in risposta gli arrivò un messaggio con scritto: "Cinque e mezza oppure revoco il computer a tua sorella."
《 Ah brutto stronzo ! E a lui niente !?》 Strillò Haru mentre indicava il fratello e guardava indignata lo schermo del cellulare.
Kazuto ridacchiò, ma poi sentì un suono di passi lontani che pian piano si avvicinavano. Prese sua sorella e si nascose nel piccolo spazio tra il serbatoio automatico e il muro; le fece di far silenzio e si sporse a guardare il nuovo arrivato.
Era una figura alta e magra, vestita con la divisa della scuola e sopra una felpa scura, con il cappuccio tirato su.
Essa tirò fuori una lettera dalla tasca della felpa e la introdusse grazie alle fessure nell'armadietto.Poi si guardò intorno circospetta e i suoi occhi verdi incontrarono quelli scuri e impressionati di Kazuto.
《 Oh merda...》 mormorò Sen, rosso in viso dall'imbarazzo e in preda al panico.
《 Sen...》 sussurrò l'albino, incredulo: 《 Sei sempre stato tu ? Sul serio?》
《Io...ecco...》 balbettò il giovane.
《 Perché non me lo hai detto ?》 Chiese Kazuto, avvicinandosi.
《Io...ci ho provato ma...era troppo difficile.》 Indietreggiando:《 Volevo confessarti i miei sentimenti ma...in anonimato. Solo per il momento, poi mi sarei svelato...forse...》
《Quindi hai pensato di spiarmi per un mese intero?! Ma ti rendi conto come mi sono sentito a disagio? Hai idea della paura che ho provato pensando che qualcuno mi seguisse costantemente?! 》 lo rimproverò l'albino mettendolo,letteralmente, all'angolo.
Infatti, Sen si ritrovò con le spalle al muro e a fissare due occhi celesti iracondi.
I due si guardarono per minuti interi senza dire niente, fino a quando il moro non distolse lo sguardo, vergognandosi.《 Sei un codardo. 》 mormorò infine Kazuto.
Sen sentì il mondo cedergli addosso.
E sapete perché miei cari lettori ? Perché era vero. E non c'è niente di più difficile se non l'affrontare una dura realtà.
Ma dopo tutto lo aveva sempre saputo.
Non era nemmeno riuscito a dirgli : "Ti amo" in faccia.
Aveva preferito nascondersi dietro le sue poesie e i suoi disegni, nel più totale anonimato, a causa della sua paura.
Rimase col capo chino per tutto il tempo, anche quando Kazuto e la sorella se ne andarono.
Era solo...di nuovo.
Haru non avrebbe mai pensato di vedere il fratello così arrabbiato.
Anzi, non avrebbe mai pensato di vederlo arrabbiato.
Insomma, Kazuto non era MAI arrabbiato! (A differenza sua e di Katsuki)
《Kazuto...》 lo chiamò.
《Zitta. Per una volta nella tua vita sta' zitta.》 Le rispose duro, accelerando il passo e sbuffando.
Haru sentì una scarica dolorosa attraversarle il petto e automaticamente vi portò una mano, guardò il fratello sbattere i piedi e distanziarsi di uno o due metri e sospirò affranta.
《Mi dispiace...》 sussurrò, riprendendo a camminare, a sguardo chino, verso casa.
Angolino Autrice:
Fermi lì con quei forconi e ascoltatemi.
Prende un bel respiro profondo
No, non è finita qui.
Sì, ci sarà una terza parte :)
Con questo, scusate gli errori ortografici, grammaticali, sintattici, ecc e arrivederci :D
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UNA FAMIGLIA (AL QUANTO) ESPLOSIVA
FanfictionE se Eijiro e Katsuki avessero dei figli? Come sarebbe la loro vita? Ci vedete loro due fare i genitori ? Leggete e lo scoprirete! I personaggi di BNHA sono proprietà dell'autore,i miei OCs non possono essere usati senza il mio permesso,quest'opera...